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NEWEGG, i pollai di Vedovamazzei per Artissima sono nella villa Liberty
Progetti e iniziative
Può uno sponsor creare, o meglio far creare, una vera e propria installazione artistica, magari addirittura un percorso espositivo con una tematica ben identificabile, che appassioni e diverta il pubblico? Così sembrerebbe, soprattutto se lo sponsor è Giannoni e Santoni, azienda leader nella creazione di spazi per l’arte e collaborazioni artistiche. A patto, naturalmente, di fare tutto con un dose generosa e abbondante di sanissima ironia.
È questo, infatti, il caso di uno dei progetti off di Artissima di quest’anno. Nella cornice liberty ed elegante di Villa Sanquirico, a Torino, nei giorni della fiera, è infatti possibile visitare NEWEGG, una inaspettata collezione di pollai domestici, la serie di installazioni site specific creata dal duo Vedovamazzei con la supervisione artistica di Nicolas Ballario. E quanto alla collezione, dire inaspettata è dire poco. Perché sì, proprio come recita il titolo della mostra, di veri e propri pollai si tratta, con tanto di galline che prendono posto allegramente con annessi e connessi all’interno sale della villa chic a pochi metri dal Castello del Valentino.
Avete presente quando, nel periodo del lockdown, si vedevano animali più o meno selvatici abitare le strade vuote delle metropoli, quasi a riprendersi una porzione di spazio vitale? Ecco, qui capita qualcosa del genere, ma direttamente nello spazio domestico, con tutte le senz’altro ironiche conseguenze che questo comporta.
Immaginate di poter avere un pollaio domestico, cioè di avere in casa, e non in cortile, frotte di galline trattate con i guanti, che si sentano così a loro agio da provvedervi di ottime uova ogni giorno. E nel caso dell’allestimento artistico di Villa Sanquirico, parlando di ottime uova non si scherza, dato che tra i collaboratori c’è anche il nome di Paolo Parisi, noto produttore di uova di qualità suprema (beh, non proprio lui, è chiaro, ma le sue galline).
E non finisce qui: l’allestimento gioca con il design, l’arredamento e l’architettura. Nelle installazioni in mostra, i pollai sono infatti tutti dotati di casette progettate in modo da preservare al massimo il benessere degli animali che le abitano. Sono vere e proprie case per galline che si possono aprire e chiudere a piacimento, e che, a completare il tutto, portano sulle proprie pareti esterne iscrizioni di ogni tipo. Si va dai riferimenti filosofici a Eraclito, Platone e Aristotele; alle osservazioni con un retrogusto politico del pollaio okkupato (!); dal pollaio ispirato alla poesia, fino alla dimora delle galline dalle uova d’oro.
L’idea veicolata dall’iniziativa ha, in realtà, a che fare con vari temi molto attuali, che sono trattati con leggerezza, ma anche con acume. Il tentativo è quello di provare a pensare un rapporto uomo natura ispirato alla cura, anziché allo sfruttamento e all’abuso delle risorse, che tenga conto della biodiversità e non disdegni l’ironia, perché no anche un po’ politica.
Insomma, senza offesa per gli animalisti, magari sarà anche vero che la gallina non è un animale intelligente, e che lo capiamo dal modo in cui guarda la gente, come dicevano Cochi e Renato. Certo è, però, che se la gallina è posta nelle giuste condizioni, ed è oggetto di cure ben calibrate, le uova che produce pare possano essere fantastiche. Ma soprattutto, la progettazione del pollaio dove “abita” può prestarsi a una serie di similitudini dall’ironia pungente e dai risvolti accattivanti fino a presentarsi come vere opere d’arte. Che poi, a dirla tutta, la gallina magari non sarà intelligente, ma di certo se finisce per abitare in uno di questi pollai d’artista, e da appartamento, e si trova al centro di una kermesse artistica del calibro di Artissima, è davvero molto fortunata.