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«La mostra valorizza elementi “sacri”, risorse preziose, simboli e rituali che non vanno sprecati e vanno rispettati, preservati e tramandati alle future generazioni; patrimoni materiali e immateriali di un ecosistema unico al mondo – il Mediterraneo – che è stato il primo vero internet dell’umanità, capace di connettere popoli, culture, cibo, idee». Così Sara Roversi, Presidente del Future Food Institute e Paideia Campus, introduce EuCarestia – No Food Tomorrow, progetto espositivo curato dal collettivo {[(etica)estetica]anestetica}, incentrato sul dialogo tra esseri umani, ambiente ed ecosistema, attraverso la lunga, complessa e significativa filiera del cibo. Prodotta da TRAMA Creative Studio di Padova, ideata e distribuita in collaborazione con il Future Food Institute e supportata dalla Comunità Europea, la mostra arriva a Roma, presso lo Spazio Europa, in via Quattro Novembre, 149. Le tappe precedenti sono state Bologna e Pollica, luoghi emblematici di un percorso dedicato ai modelli di rigenerazione ecologica integrale.
«Il progetto parte simbolicamente proprio dal cuore del Mediterrano: Pollica, culla e Comunità Emblematica della Dieta Mediterranea, e tutto il Cilento, che custodisce da millenni una profonda coscienza ecologica e un perfetto equilibrio tra uomo e natura. Abbiamo scelto di far partire la nostra riflessione da lì perché tutto questo patrimonio culturale e naturalistico va protetto e tutelato. Oggi EuCarestia torna dov’è nata. E, ne sono certa, può diventare un’ulteriore piattaforma per la formazione umana integrale: questa deve partire proprio da piccoli ingredienti — olio, pane, grano, acqua — che hanno grandi valori essenziali».
Cibo dunque come elemento di incontro ma anche di sviluppo, in sintonia con le nuove tecnologie. In questo senso, la mostra No Food Tomorrow è ampliata da una piattaforma ideata da {[(etica)estetica]anestetica} e Future Food Institute per proporre collezioni di arte digitale realizzate su temi legati alla biodiversità e alla sostenibilità alimentare
Nell’occasione verranno esposti alcuni NFT al microscopio di elementi e alimenti provenienti direttamente da Pollica, Comunità Emblematica UNESCO della Dieta Mediterranea: Grano Gentil Rosso di Petrosa (SA), Pomodoro San Marzano di San Mauro Cilento (SA), Vino Aglianico di Pollica (SA), Olio EVO DOP delle Terre della Dieta Mediterranea (SA), Acqua di Mare di Acciaroli (SA).
«Dopo l’inaugurazione ad Artefiera Bologna e dopo una versione della mostra realizzata quest’estate per il comune di Acciaroli, dove abbiamo proiettato la Torre Normanna vestendola di luce con la tecnica del videomapping, ora presentiamo a Spazio Europa una nuova versione della mostra, mostrando gli NFT al microscopio dei cibi base della dieta mediterranea trasmessi in un grande schermo verticale, mentre parte della mostra diffusa rimane a Pollica al Castello dei Principi Capano, sede del Centro Studi sulla Dieta Mediterranea “Angelo Vassallo”», ha dichiarato Andrè Guìdot, fondatore del collettivo artistico {[(etica)estetica]anestetica} e regista dell’installazione.
«Essere accolti a Spazio Europa in occasione della Giornata internazionale della consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari fa riflettere sul ruolo della creatività nella società: l’arte può contribuire a generare una riflessione ed un dialogo tra i protagonisti istituzionali sui temi più critici, innescando una presa di coscienza collettiva capace di guidare il cambiamento. Abbiamo “augmentato” gli NFT (non-fungible token) presentati nella mostra e realizzati grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova trasformandoli in un impattante manifesto visivo e un prezioso monito».
Un racconto per immagini che mette al centro i cibi base della Dieta Mediterranea vittime della perdita di biodiversità: Olio, Vino, Grano e Acqua di Mare. Ingredienti sacri da cui partire per rendere effettiva una rivoluzione culturale e un nuovo mindset condiviso capace di mettere al centro i valori e i bisogni essenziali dell’uomo e del pianeta. Perché, come ricorda Antonio Parenti, Capo della Rappresentanza della Commissione Europea in Italia, «La Dieta Mediterranea può diventare uno strumento per rispondere alle sfide del futuro».