NON SOLO ARTEFIERA

di - 25 Gennaio 2007

Cina, ancora Cina. Se si vuole cercare un motivo unificante, che introduca questa trentunesima edizione di Artefiera, bisogna guardare all’estremo oriente. Non perché la rassegna dedichi una particolare attenzione all’arte cinese, che pure sarà degnamente rappresentata. Bisogna guardare a Shanghai. Sì, perché è lì che a settembre Artefiera sarà in prima fila fra i protagonisti di ShContemporary, la prima vera fiera d’arte contemporanea della Cina. E questo non può non far guardare alla fiera bolognese con un occhio diverso, visto che questa sfida internazionale potrebbe fornirle il definitivo slancio per approdare all’olimpo dei grandi eventi mondiali. Per il resto i numeri parlano di una rassegna che ha da tempo trovato stabilità e va sempre più mettendo a fuoco una propria identità.

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Inaugurazione Arte Fiera Art First 2007, Fiera – Bologna


Oltre duecento le gallerie, più o meno come lo scorso anno, con un 35% di operatori stranieri, con ottimi acquisti –dalle newyorkesi James Cohan e Esso, alla vecchia conoscenza parigina Yvon Lambert– che riequilibrano qualche importante defezione, come le londinesi Lisson e Haunch of Venison. Semmai è il fronte italiano a meritare qualche considerazione, specie sul versante “giovane”, visto che a fronte dei pochi esordi –Unosunove da Roma, Pianissimo da Milano– si fanno registrare molte assenze o rinunce: Perugi, Sergio Tossi, Romberg, Franco Riccardo, Fabio Paris, Cesare Manzo, Francosoffiantino, Fabbrica Eos. Fatto che potrebbe confermare una sensazione generale già da tempo nell’aria, con una definitiva opzione di Artefiera verso i grandi nomi internazionali ed i protagonisti già metabolizzati dal mercato, insieme ad un dispimpegno sempre crescente sul fronte dei nuovi nomi e della ricerca, del resto ormai saldamente presenziato dalla torinese Artissima. Staremo a vedere. Intanto godiamoci la proposta felsinea, che come sempre apparecchia un ampio e diversificato programma di iniziative da offrire agli oltre 40mila visitatori attesi. Una rassegna che si presenta ancora più curata dal punto di vista espositivo, con l’obiettivo di offrire agli appassionati d’arte moderna e contemporanea spazi progettati per valorizzare le opere in esposizione. E che anche quest’anno non saranno soltanto quelli dell’area fieristica.
Torna infatti dopo il successo dello scorso anno l’iniziativa Bologna Art First, con le opere d’arte presentate nelle più suggestive location cittadine, in un percorso artistico inedito per l’arte contemporanea. Selezionate fra i molti progetti pervenuti dalle gallerie espositrici dal Comitato Artistico, composto da Gianfranco Maraniello (Direttore GAM Bologna), Silvia Evangelisti (Direttore Artistico di Artefiera) e dai collezionisti Gaetano Maccaferri e Marino Golinelli, le opere tracciano un suggestivo percorso -fra arte moderna e forme architettoniche del passato- a disposizione degli appassionati d’arte. Che si snoda fra Museo della Musica, Museo medievale, Museo Civico, Cortile Palazzo D’Accursio, Palazzo Re Enzo, Marconi Business Lunge, Museo della Sanità a Santa Maria della Vita, Cortile Archiginnasio e Museo Palazzo Poggi. Rientrando negli spazi canonici, fra una corsia e l’altra ci si potrà fermare allo stand A.B.O. (Art Before Obvious), dove Achille Bonito Oliva presenta tre giornate di incontri in cui ogni volta un artista diverso di fama internazionale rivolgerà domande ad altri protagonisti del sistema dell’arte. Fra gli incontri previsti, da non perdere Mario Della Vedova che intervista i collezionisti Guntis Brands e Enea Righi, mentre Franco Vaccari si confronta con i collezionisti Mario Botta e Franco Purini e Gilberto Zorio con i direttori di museo Cristiana Collu e Jan Hoet. Molti gli appuntamenti con presentazioni di libri e conversazioni intorno all’arte contemporanea, affrontati con il contributo di protagonisti della scena internazionale nel programma di Words on Art presso l’Art Cafè.

Ricco anche il programma di eventi alternativi dedicati all’arte che Bologna propone al multiforme popolo che giunge in città, con mostre, proiezioni, conferenze e performance che coinvolgono una molteplicità di luoghi. A cominciare dal centro storico, dal Palazzo Re Enzo, dove domina la settima edizione di Netmage, rassegna internazionale dedicata alle arti elettroniche. Da vedere anche -venerdì 26 gennaio alle 19– l’inaugurazione della residenza per artisti e critici Nosadella.due, con la mostra di installazioni di Flavio Favelli, Boaz Kaizman, Simon Moretti, Pantani-Surace, Reynolds/Jolley, vedovamazzei. Al Cassero di Via Don Minzoni appuntamento invece per sabato 27, con l’anteprima mondiale –proposta da Gender Bender- del video Il Castrato, di Katarzyna Kozyra, alla presenza dell’artista.

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Artefiera@Shanghai? Bologna alla guida della nuova megafiera ShContemporary

massimo mattioli


Arte Fiera Art First
Dal 26 al 29 gennaio 2007
Orario: Da venerdì a domenica 11.00 – 19.00
Lunedì 11.00 – 17.00
www.artefiera.bolognafiere.it
Ingresso: Aperta al pubblico.
Biglietto intero: euro 16,00
Padiglioni: 16,18,21,22
Ingresso Ovest Costituzione e Ingresso Nord


[exibart]

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  • va bene con l'internazionalità ma non mi pare del tutto positiva la notizia che alcune gallerie che lavorano sopratutto con i giovani italiani non ci siano più
    non c'è il rischio di un appiattimento?

  • c'è molta selezione ad artefiera e questo è il motivo di molte gallerie sparite... così facendo si evita di perdere tempo a vedere lavori di poca qualità...

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