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Note di sguardi, appunti fotografici tra l’Emilia-Romagna e Berlino
Fotografia
A Bologna è stata presentata e avviata la terza edizione di “Note di Sguardi”, progetto nato nel 2018 – poi effettivamente attivato nel 2020 – promosso dal Consiglio di Zona 1 del Comune di Cervia (RA), nel contesto di “Arte pubblica in transito 2019 – 2023. Rimembranza, memoria e ricordo come rigenerazione dei legami di Comunità”. La direttrice della Biblioteca Comunale di Cervia Bianca Verri ha invitato Giovanna Sarti a ideare una manifestazione di ampio respiro, qual è “Note di Sguardi”.
Il progetto, infatti, nasce e si sviluppa a Cervia, centro balneare della Riviera romagnola, si estende verso Bologna per arrivare fino a Berlino. L’artista e curatrice Giovanna Sarti ha strutturato una rete invisibile fra queste tre città i cui quartieri di riferimento sono: Zona 1 a Cervia, quartiere Santo Stefano a Bologna e Pankov a Berlino. “Note di Sguardi” si basa proprio su tale rete invisibile e sulla collaborazione di altri due curatori che rendono possibile un link espositivo pubblico e discreto allo stesso tempo: Gino Gianuizzi è il curatore individuato su Bologna, mentre a Berlino la curatrice referente è Sara Bernshausen, subentrata a Eva Scharrer, curatrice per la prima edizione. Come la stessa ideatrice del progetto afferma, il fare collaborativo era una sua prerogativa presente durante la progettazione e di fatto la conoscenza pregressa con Gino Giannuizzi (noto ai più come tra i fondatori della storica Neon di Bologna) e con Sara Bernshausen – grazie agli studi e ai tredici anni di Giovanna Sarti vissuti a Berlino – ha reso possibile la creazione di un lavoro collettivo esteso e non scontato.
Entrando nello specifico del progetto, va detto che sono state realizzate tre apposite bacheche, dal minimale design in ferro, apposte nei pressi delle biblioteche dei quartieri individuati: ognuna delle tre bacheche presenta un manifesto – nel canonico formato 70×100 – con un’immagine selezionata dall’archivio personale delle artiste e degli artisti che vengono autonomamente invitati dai tre curatori. 36 manifesti ogni anno, scanditi in affissioni mensili che avvengono contemporaneamente a Cervia, Bologna e Berlino.
Attraverso la collaborazione tra Sarti, Gianuizzi e Bernshausen e delle artiste e degli artisti coinvolti, l’intervento nello spazio urbano tenta così di offrire un appunto visivo per frenare il disordine mediatico. Una sorta di esercizio di riposo dello sguardo in una dimensione pubblica, possibile di una libera fruizione da parte dei passanti che inconsciamente prendono parte alla rete.
«Un’immagine esposta, protagonista unica e sola, emblema di una riflessione altrui, diventa qui un monumento fugace di memoria collettiva. Una visione che al passaggio innesca nuovi legami, risonanze, momenti, che riportano in vita immagini latenti nel profondo di ognuno di noi – artista creatore di quell’immagine e passante osservatore di quell’immagine – rendendole attive. Tante immagini, una dopo l’altra, come oggi vediamo su Instagram, hanno il potere di diventare racconto. Se da sole ci appaiono spesso schermate e impenetrabili, prive di contenuto, appena si incontrano creano caos e scaturiscono indizi in grado di creare una nuova realtà parallela», sostiene l’ideatrice della manifestazione.
Gli autori dei primi lavori di questa terza edizione affissi lo scorso 5 gennaio sono Mathilde Tre Heijne, Gerry Johansson e Fabio Fantuzzi. A seguire per il mese di febbraio Anne Katrin Ahrens, Fabio Torre, Tim Brown; a marzo Ursula Döbereiner, Antonio Rovaldi, Adriano Zanni; ad aprile Larissa Fassler, Paola Di Bello, Giulia Marchi; a maggio ci saranno le note visive di Marc Brandenburg, Andrea Rossi Andrea, Luca Piovaccari; a giugno Claudia Angelmaier, Daniela Facchinato, Francesca Gardini; Jonas Brinker, Chiara Vitofrancesco, Cristiano Buffa per il mese di luglio; Gerd Rohling, Matteo Lisanti, Nicola Baldazzi in agosto; a settembre Anne Duk Hee Jordan, Marilisa Cosello, Aliy Soltan Toumi; Timo Nasseri, Beatrice Imperato, Franesca Rivetti in ottobre; a novembre Astrid Busch, Emanuela Ascari, Nicole Marchi; e Hannah Rath, Sonia Lenzi, Anna Castaldi a dicembre chiuderanno la terza edizione.
La manifestazione, però, non prevede solo l’esposizione di appunti fotografici sulle nove bacheche complessive, si amplia, invece, in eventi collaterali con base a Cervia. Sono state attivate, infatti, diverse residenze d’artista che permettono di esplorare e scoprire da vicino il paesaggio di Cervia e dintorni, caratterizzato da una storia legata alla marineria, alla produzione di sale, ex colonie e parchi di divertimento abbandonati. Inoltre diversi laboratori e passeggiate con l’appuntamento ZONZO ritorneranno verso la prossima primavera. Maggiori dettagli e l’archivio digitale con le opere esposte si possono trovare sul sito web ufficiale, per il resto, una volta individuati, non rimane che cogliere l’invito a riposare lo sguardo sui dispositivi-bacheche.