Arte in Nuvola ha chiuso le porte della sua seconda edizione negli spazi del Nuovo Centro Congressi all’EUR, la Nuvola dello Studio Fuksas, il 20 novembre, confermando quanto di buono aveva mostrato alla prima uscita, tra una buona partecipazione di pubblico e la soddisfazione delle gallerie invitate, circa 140. «Da giovedì a domenica abbiamo registrato oltre 35mila visitatori di cui 15mila solo l’ultimo giorno», ci ha raccontato Alessandro Nicosia, ideatore della fiera Arte in Nuvola, commentando i risultati della fiera a bocce ferme. Diretta da Adriana Polveroni, Arte in Nuvola però non si è esaurita negli stand, anzi, proprio tra gli spazi espositivi a disposizione delle gallerie, sono andati in scena ben 15 progetti speciali, curati da Valentina Ciarallo, tra mostre tematiche, installazioni, performance e talk. Ecco una selezione di quelli più interessanti.
Giacomo Cossio, ControNatura
Dimensione estetica e concettuale si fondono nel lavoro pensato per Arte in Nuvola da Giacomo Cossio, artista e architetto parmigiano classe 1974, già presente in mostre presso siti istituzionali quali la Reggia Venaria di Torino, Castel Sant’Elmo a Napoli e i Fori Imperiali a Roma. Riproposto con un’installazione site specific in occasione della fiera, “ControNatura” è una installazione performativa che sfida l’elemento naturale e ne prova la sopravvivenza anche nel più invadente contesto urbano. Mediante l’intervento del pubblico, partecipe tramite la donazione di alcune delle piante che compongono l’opera, l’artista costruisce un paesaggio vegetale irradiato dal colore nel corso di una performance, che testimonia la volontà di ogni forma di vita di resistere alla dominazione antropica.
Manfredi Beninati, Ai Leoni
Artista siciliano, classe 1970, Manfredi Beninati ha presentato un progetto immersivo e alienante, per un viaggio nel tempo e nello spazio. Dopo aver esordito nel contesto cinematografico, collaborando a diverse produzioni e con artisti del calibro di Michelangelo Antonioni, Beninati ha partecipato nel 2005 e nel 2009 alla Biennale di Venezia. Tramite la ricostruzione di un ambiente fittizio, all’interno del quale ha ricreato lo studio di un pittore, per Roma Arte in Nuvola Beninati ha proiettato lo spettatore in una dimensione altra, in cui con la sapiente modulazione delle luci, si riproduce l’ora del tramonto. “Ai Leoni” è la messa in scena di un sogno artistico, nel tentativo di proporre un’alternativa alienante ad un ambiente che si ritiene ostile.
Romina De Novellis, La Pecora
L’artista Romina De Novellis rinnova, in occasione di Roma Arte in Nuvola, il suo impegno nell’indagine dei meccanismi che producono le disuguaglianze all’interno del nostro tessuto umano. Nata a Napoli nel 1982, formatasi tra Roma e Parigi, dove attualmente risiede, si specializza in studi antropologici, mettendo al centro della ricerca il corpo. Attiva nei maggiori centri internazionali di produzione artistica, come Ca’ Pesaro a Venezia, Fondazione Louis Vuitton e Palais Tokyo a Parigi, testimonia le istanze eco-femministe attraverso un’analisi delle culture mediterranee.
La performance “La Pecora”, rielaborata appositamente per gli spazi di Roma Arte in Nuvola, fa parte di una trilogia che include i lavori “La Gabbia” e “La Veglia”, dove lo spazio e corpo sono in una costante tensione. “La Pecora” è composta da un labirinto di lana grezza che ricorda il cervello umano, dove l’artista, spogliata di tutto, si trova al centro del filamento nervoso in cerca di una soluzione, di una via d’uscita. Attraverso la cardatura della lana, l’artista intende rievocare lo scioglimento da catene mentali, che suggestionano al punto tale da sembrare impenetrabili. Un labirinto quindi, quello di Romina De Novellis, all’interno del quale il gesto artistico diventa la rotta da seguire per superare i limiti che la società ci impone.
Gabriele Picco, Clouds of Eden
L’esposizione “Clouds of Eden”, di Gabriele Picco, sarà visibile fino al 23 novembre all’Hotel Eden, primo progetto speciale in esterna per Roma Arte in Nuvola. Artista e scrittore bresciano, nato nel 1974, Picco indaga i rapporti ossimorici tra temi universali, come morte e vita, focalizzandosi sulle contraddizioni dell’uomo e della società contemporanea. In seguito all’esposizione in numerose istituzioni e gallerie nazionali ed estere, Picco partecipa al programma degli special project con una selezione di opere che dona una nuova veste agli spazi della “Library”.
In questa occasione, Picco reinventa il tema iconografico della nuvola, sottolineandone l’intrinseca contraddizione ed ambiguità che rappresenta. Mistiche, impalpabili ed evanescenti, le nuvole, da una parte, sono associate all’icona in modelli in scala di automobili storiche come la Fiat 500, dall’altra vengono proposte in diverse varianti coloristiche e materiche, con l’utilizzo di marmi pregiati come il Bianco di Carrara o il rosa del Portogallo. La volontà dell’artista è richiamare il senso di eternità legato alle nuvole, relegate ad una dimensione a noi non accessibile e che diventa una metafora per identificare il vissuto di ogni individuo, in attesa di ritrovare una ragione di moto.
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Date le mostre proposte ci dobbiamo domandare se siamo fatti per un Mondo vegetale oppure artificiale o ancora concettuale. Gli ambienti che di volta in volta troviamo sulla nostra strada richiedono capacità immersiva e una forte reazione al groviglio di pensieri altalenanti tra il positivo ed il negativo. La Pecora, installazione morbida e fluttuante, é la proposta artistica che più mi ha colpito. Finalmente una donna, Romina De Novellis, ha avuto il coraggio di affrontare i suoi pensieri aggrovigliati, che, visti sotto un'altra ottica sono percorsi di vita labirintici. Del resto tutta l'esistenza ci sottopone dei problemi da affrontare. In questo senso l'Arte ha il merito di individuarli e di proporre delle vie d'uscita. Evanescente é anche la Nuvola di Gabriele Picco, anche in questo caso, la presenza di un problema in attesa di trovare la soluzione più intelligente( La nuvola di fantozziana memoria non é poi così lontana dal concetto di problema). Siamo umani, pensatori, ma comunque, a mio parere, in cerca di una vita vera, fatta di aria da respirare, di un contatto forte con la Natura, nostra madre. Distruggere la vita é distruggere la Natura, attenzione dunque ad una società che é solo antropica e che, cieca, non vede il Mondo intorno a sé.