Open Gallery 2022 diventa Digital: percorsi d’arte e tecnologia a Roma e nel Lazio

di - 22 Ottobre 2022

Gallerie d’arte, parchi e giardini d’autore, ateliér d’artista, spazi creativi, luoghi d’eccellenza di Roma e del Lazio, saranno aperti al pubblico per tre giorni e tre notti, in occasione di Open Gallery, l’evento che, dal 21 al 23 ottobre, esplora le forme più avanzate della videoarte e delle videoinstallazioni, aprendo per la prima volta una finestra anche sulle nuove tecnologie e sull’arte digitale, diventando Digital.

Progetto speciale della Biennale MArteLive, l’appuntamento biennale multiartistico e a carattere internazionale della Capitale, per questa sua quarta edizione Open gallery sarà dunque Digital, puntando sulle nuove frontiere dell’arte digitale e aprendo per la prima volta il suo raggio d’azione anche al Lazio, per includere nel suo itinerario alcuni luoghi selezionati della Regione, con siti d’eccellenza fuori dai percorsi più battuti dal turismo, legati dal filo conduttore della video arte e della digital art.

A Roma si va da Lost and Found Studio, laboratorio di creatività del fotografo Angelo Cricchi, che ospiterà le opere di Max Papeschi e di Coniglioviola, alla Mecenate Fine Art che presenta 444 NFTs del collettivo Pixel Skull Art Collective, insieme alle opere di Jeff Roland; dalla storica galleria Sala 1, fondata dallo scultore Tito Amodei nel 1970 nel complesso del Santuario Pontificio della Scala Santa, dove si potranno ammirare le installazioni effimere e il video di Claudio Sperati, alla galleria nel bellissimo appartamento del centro di Roma di Andrea Festa Fine Art, che ospiterà l’NFT dell’opera “Escort” dell’artista francese ma spagnolo di adozione Yann Leto.

E poi, lgli spazi ibridi di tendenza come quelli di Sacripante nel rione Monti, con la pittura di Benjie Basili Morris, della galleria Rossocinabro, a due passi da Villa Borghese, con l’artista belga André Colinet, dell’elegante galleria Galleria Edouard nel quartiere Prati con la video arte del filmmaker americano Dusty Deen, e di Lettera E che ospita l’opera di  Videoarte “Conscience” sulla performance dell’artista in mostra Maria Jole Serreli.

E ancora lo storico Palazzo Velli e la TAG _ Tevere Art Gallery, entrambi a Trastevere ospitano installazioni audiovideo e mostre digitali, Basile Contemporary e Zanon Gallery nel centro di Roma, la galleria Sinestetica a Montesacro, Galleria Pavart a Monteverde, Nero Gallery a Pigneto, Noema Gallery, Art Gap a Torre Argentina, lo studio di architetti e designer dMake, Mitreo Iside a Corviale e la sede di Fablab Lazio di Roma Casilina.

La Regione Lazio apre le porte di alcuni giardini segreti e luoghi di straordinaria bellezza, tra cui il Giardino di Pianamola a Bassano Romano (VT), laboratorio botanico di piante, situato a 50 km a Nord di Roma con vista sul Lago di Bracciano, residenza e atelier della produttrice cinematografica e paesaggista Elisa Resegotti e di suo marito, l’artista e biologo tedesco Hans-Hermann Koopmann, che qui hanno dato vita a un parco d’arte open air dove si potranno ammirare la Video Arte di noti  artisti italiani e internazionali di fama tra i quali: Abbas Kiarostami, Stefano Scheda, Silvia Camporesi, Seifollah Samadian, Hans-Hermann Koopmann, solo per citarne alcuni.

Ultimo, ma non per importanza, il Parco Internazionale di Scultura Contemporanea a Bassano in Teverina (VT), fondato dalla scultrice romana Lucilla Catania, interamente dedicato alla scultura, con opere di artisti come Bruno Ceccobelli, Ines Fontenla, Paolo Garau, Alberto Timossi, Vittorio Messina, Paolo Grassino, Roberto Pietrosanti, Luigi Pixeddu, Francesca Tulli,  Ines Fontenla, Licia Galizia, diffuso a Bassano in Teverina, con sedi all’aria aperta e altre “al chiuso” dislocate tra la campagna e il centro storico del borgo laziale.

Da non dimenticare gli spazi e atelier d’artista, sempre a Bassano in Teverina, con il laboratorio d’arte Fornace 77 di Alessia Dionisi, della Galleria Cervo Volante di Tommaso Cascella, dello spazio espositivo di scultura di Lucilla Catania e la bottega della fotografia di Marco Paolini, che ospiteranno i corti d’autore di Jerzy Gnatowsky affiancato da altre opere di videoartisti emergenti.

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