08 febbraio 2024

Pesaro Capitale italiana della Cultura: lanciato il primo programma di iniziative culturali sul territorio

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Blu: il colore della Cuccagna è il calendario di eventi che vede alla direzione l'associazione Casa Sponge e l'artista Giovanni Gaggia, una serie di iniziative diffuse che unisce la tradizione marchigiana all'arte contemporanea

casa sponge pesaro
Casa Sponge ph. Antonio Oleari

L’arte contemporanea incontra le radici storiche e culturali del territorio marchigiano con Blu: il colore della cuccagna. Ideato da Casa Sponge, l’associazione fondata e diretta dall’artista Giovanni Gaggia dal 2007, il progetto rientra nel programma di Pesaro 2024 – Capitale italiana della Cultura. Le attività inizieranno a Urbino il 12 febbraio con un convegno presso il Teatro Sanzio ed entreranno nel vivo dal 18 al 25 febbraio con la settimana-evento affidata al Comune di Pergola. Il progetto si svilupperà poi durante l’intera annualità attraverso iniziative di diverso tipo che coinvolgeranno i comuni di Urbania, Peglio, Borgo Pace, Sant’Angelo in Vado e Pesaro.

Giovanni Gaggia, Come è il cielo in Palestina_ 2024, cme 217 per 150, ricamo su coperta

Costruito attorno al tema del blu, con un preciso riferimento alla pianta Isatis Tinctoria, conosciuta come “guado”, tipica dell’area, Blu: il colore della cuccagna si propone di coniugare il contemporaneo con gli antichi saperi e le tradizioni legate alle arti tintorie in un’esperienza che mira a coinvolgere attivamente la comunità locale artistica e non solo. Giovanni Gaggia lo definisce un processo piuttosto che un progetto: «Ho applicato le stesse modalità d’azione che utilizzo nella realizzazione delle mie opere d’arte: in primis la costruzione delle relazioni. Le comunità sono protagoniste insieme agli artisti, che per un anno vivranno e creeranno nel nostro territorio». I diversi linguaggi artistici divengono così uno strumento per esplorare e valorizzare il legame profondo tra territorio, comunità e produzione artistica accogliendo le suggestioni del passato e i fermenti artistici del contemporaneo.

Diego Miguel Mirabella, No titles left (blue), 2020. Indian ink on paper 140 x 100 cm. Courtesy l’artista e Galleria Mazzoli, Modena

Nucleo principale del programma è la mostra L’Oro Blu (24 febbraio-15 dicembre), mostra curata da Leonardo Regano e ospitata presso il Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola. Nelle tre sale, in dialogo con la ricca collezione del Museo, tra cui il gruppo dei Bronzi Dorati – unico esemplare di gruppo scultoreo romano in bronzo dorato giunto ai giorni nostri – vi saranno esposte le opere di 40 artisti contemporanei. Attraverso l’esplorazione dei toni del blu e dell’oro e coniugando media e linguaggi differenti, L’Oro Blu vuole essere un punto di incontro tra il patrimonio artistico locale e le forme espressive più attuali, preservando la memoria e insieme facendone cosa viva. Grazie ad alcuni importanti prestiti delle collezioni private marchigiane, la mostra ospiterà, tra gli altri, i lavori di Christo, Vettor Pisani, Alighiero Boetti, Nobuyoshi Araki, oltre a quelli di artisti affermati, mid-career ed emergenti scelti tra le eccellenze nazionali tra cui Franco Guerzoni, Luigi Carboni, Sissi, Gea Casolaro, Diego Miguel Mirabella per offrire al pubblico, secondo le intenzioni del curatore, «uno spaccato vibrante e multisensoriale del panorama artistico contemporaneo».

Christo, Packed Coast -Project for Australia, Near Sydney -, 1969, Grafite su cartoncino 56 x 71 cm

Il progetto, in linea con la filosofia interdisciplinare di Casa Sponge, intende inoltre superare i confini tradizionali della mostra, attraverso la collaborazione sinergica tra artisti, istituzioni e comunità locali. Residenze, laboratori didattici, attività esperienziali, talk, seminari, eventi diffusi nei borghi trasformeranno il territorio in un laboratorio creativo a cielo aperto. Le iniziative spaziano da La via Blu, un’installazione ambientale permanente di Rocco Dubbini che trasforma il centro storico di Pergola in un percorso di arte urbana, a eventi più specifici, come il workshop dedicato a conoscere il guado e il suo utilizzo, nelle sue declinazioni chimiche, botaniche, tecniche e artistiche, o lo showcase acustico di Francesco Motta a Rebel House, volto a esplorare il legame tra il colore blu e la musica. Diverse inoltre le attività didattiche in collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado. In linea con gli obiettivi di Pesaro 2024, Blu: il colore della cuccagna affida all’arte e alle sue contaminazioni con l’agricoltura, la biologia, la chimica, l’economia, il compito di preservare e trasmettere le radici storiche e culturali delle Marche, stimolando al contempo una visione condivisa e partecipata sul futuro.

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