Dopo le mostre d’arte sugli autobus di linea Bolzano torna ad essere capitale italiana dell’arte pubblica con i ‘Ponti d’Artista’ durante il periodo natalizio. Anche tu parteciperai a questa manifestazione, come ti rapporti con l’arte pubblica? quali sono le differenze tra una installazione ‘en plein air’ ed una mostra in galleria? Quali difficoltà o stimoli ricevi, come artista, da questa esperienza?
L’arte pubblica si impone tra la gente, viene vissuta a stretto contatto: l’impatto è molto forte e coinvolgente. Significativa ed importante è la possibilità data all’artista di dialogare e di interagire con l’architettura e la struttura urbana, con il tessuto umano e sociale della città.
L’amministrazione di Bolzano e la giovane curatrice Letizia Ragaglia stanno dimostrando una notevole intelligenza, sono sicuro che questo tipo di eventi prederà sempre più piede.
Certo per affrontare un progetto di arte pubblica non mancano i problemi. Io lavoro con l’immagine proiettata e le dimensioni devono essere elevate e la scala di grandezze è totalmente diversa rispetto al lavoro in galleria. Inoltre un grosso problema può essere costituito dai fattori atmosferici come il vento: ad esempio da calcoli statici possono saltar fuori cifre come 10-20 tonnellate di zavorra per sostenere una struttura che deve far fronte al vento. Ma le difficoltà, allo stesso tempo, rappresentano uno stimolo per cercare e trovare nuove soluzioni e nuovi materiali. Sicuramente l’arte pubblica può avere una grossa componente tecnica.
E’ la prima volta che ti cimenti in opere d’arte all’aperto o hai avuto altre esperienze?
Ho avuto alcune esperienze di installazioni esterne e in questo momento ho diversi progetti in questa direzione. Comunque il progetto di Bolzano, per durata e tecnologia usata di conseguenza, risulta essere il più impegnativo e dispendioso…
Parlaci del lavoro che stai preparando sul ponte Druso.
CREATION è immagini proiettate di due pesci rossi a 65 metri di distanza su una membrana bianca in pvc semitrasparente, sospesa all’ingresso del ponte Druso e sostenuta da due strutture auto portanti metalliche alte
Sai accennarci alle realizzazioni che presenteranno i tuoi colleghi sugli altri ponti di Bolzano?
Per “Ponti d’artista” a Bolzano siamo io ed altri sette colleghi, per otto ponti. Da quello che ho potuto vedere alla presentazione preliminare dei progetti, sicuramente ci sarà una varietà di idee, realizzate ed affrontate in altrettanti modi diversi. So che tra i supporti usati per concretizzare il progetto verranno utilizzati mezzi tra i più disparati… dai neon ai lumini in cera. In questa occasione sono l’unico ad impiegare l’immagine proiettata.
Massimiliano Tonelli
Gli altri artisti di PONTI D’ARTISTA:
Arthur Kosten
Giorgio Seppi
Erwin Lantschner
Thomas Mittermair
Paul Thuile
Elisabeth Holzl
Robert Pan
Inaugurazione 22 nocembre ore 17 presso il foyer del Comune, vicolo Gumer 7, presentazione del catalogo il 10 dicembre.
[exibart]
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grazie Biz. In effetti è venuta fuori un'intervista carina, vediamo se si esprimerà a riguardo anche Stefano Cagol e speriamo soprattutto che ci racconterà come è andata l'inaugurazione di questa interessante iniziativa!
Quando Exibart presenta un’intervista, esulto.
Davvero la forma migliore per coinvolgere i lettori ed una esplicitazione editoriale frizzante che spero si ripeta con altissima frequenza.
Spesso la freschezza di un’intervista deriva dallo stile dell’intervistatore, e in questo specifico caso non è in dubbio la competenza e l’arguzia editoriale di Massimiliano Tonelli, che ci presenta un colloquio serio, dettagliato, ma soprattutto discreto.
Bene, Max.
Quando gli intervistatori profondono domande fiume che nascondono un trattato che contiene già la risposta, si caglia il latte alle ginocchia.
L’allestimento è tra i più interessanti dell’anno.
Stefano Cagol mi regala la gioia di ascoltare una persona seria, lui.
I pesci rossi sono deliziosi, e anche se la parentesi zoologica suscita sbadigli non vorrò perdermi un appuntamento tra i più interessanti e seri del panorama innovativo europeo.
Vi grido grazie.
Ciao, Biz.
Il fare arte di Stefano Cagol può piacere o non piacere, ma è certo che l'artista ha sempre una razionale consapevolezza del proprio ruolo e del lavoro che sta svolgendo.
E' un piacere seguirne l'evoluzione ed i successi.