44 progetti culturali e 150 eventi per 330 giorni. E poi 350 artisti provenienti da 45 Paesi differenti del mondo, con il coinvolgimento diretto di oltre 2000 cittadini. “Perché la cultura non isola”, come recita il tema di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022 che, per il suo programma, presenterà cinque sezioni declinate attraverso altrettanti verbi: “Procida inventa”, “Procida ispira”, “Procida include”, “Procida impara”, “Procida innova”.
Procida – la più piccola tra le tre isole del golfo di Napoli – raccoglierà il testimone da Parma il 14 gennaio 2022 e inaugurerà il suo anno da capitale della cultura il 22 gennaio, con un evento di otto ore che, ispirandosi alla suggestione dei miti del mare, partirà dalla terraferma, attraverserà il golfo di Napoli per giungere sull’isola, coinvolgendo la comunità isolana attraverso performance teatrali, parate e uno spettacolo pirotecnico.
Ma ancora prima dell’anno da Capitale, Procida ha fatto alcune prove significative, come nel caso della mostra “PANORAMA”, promossa dalla piattaforma di gallerie d’arte Italics, lo scorso settembre. E anche dal punto di vista organizzativo, le cose si muovono, attraverso lo sviluppo di una eterogenea rete di collaborazioni nazionali e internazionali, da Enit Agenzia Nazionale del Turismo, al Consolato Generale USA di Napoli, dal Forum Austriaco di Cultura a Roma, alla recente sottoscrizione di un protocollo di intesa con la RAI.
Per il progetto di Procida Capitale della Cultura 2022, la Regione ha stanziato 8.730.412,63 euro, cifra destinata allo sviluppo del programma culturale, alla realizzazione di interventi integrativi e complementari per la valorizzazione del patrimonio culturale campano e a opere infrastrutturali di rilievo, primo fra tutti il restauro e la riqualificazione di Palazzo d’Avalos. Il Ministero della Cultura ha stanziato per Procida Capitale 1 milione di euro.
E a chi teme per la sostenibilità di un ecosistema delicato, sottoposto allo stress di un grande evento, ha risposto il sindaco di Procida, Agostino Riitano: «Procida 2022 non sarà una “Disneyland” degli eventi culturali ma un importante acceleratore della crescita del territorio, in chiave sostenibile e nel pieno rispetto del suo paesaggio».
Eterogeneo il programma delle mostre, dall’archeologia all’arte contemporanea. Si parte da “I Greci prima dei Greci” (giugno -settembre), in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e il Parco Archeologico dei Campi Flegrei e il Museo Civico di Procida.
Sarà invece il complesso monumentale di Palazzo d’Avalos, uno dei luoghi della rigenerazione di Procida 2022, a ospitare “SprigionARTI” (maggio-dicembre), una mostra di arte contemporanea con opere site-specific di Jan Fabre, Andrea Anastasio, Francesco Arena, Foma Fantasma con la curatela di Vincenzo De Bellis e Agostino Riitano.
La fotografia è protagonista del progetto “Abitare metafisico” (ottobre-dicembre) di Mimmo Jodice, le cui opere saranno diffuse tra le architetture dell’isola e racconteranno l’identità di Procida. Antonio Biasiucci sarà invece il protagonista della mostra “Una Sola Moltitudine” (giugno-settembre), che racconta la condizione di vita dei detenuti dell’ex carcere di Palazzo d’Avalos attraverso suppellettili e indumenti abbandonati.
Il programma di Procida Capitale della Cultura metterà al centro le voci dei suoi cittadini, i residenti e quelli temporanei, i turisti che scelgono di trascorrervi qualche giorno. Con “Voci al vento” (luglio), per esempio, le storie dei viaggiatori diretti sull’isola diventano pagine di un diario di bordo, ispirando nuovi racconti che prendono vita dai tetti delle case dei luoghi più suggestivi dell’isola.
Con “Happening of Human Books” (maggio – settembre) 180 cittadini di tutte le età, guidati dal regista Armando Punzo della Compagnia della Fortezza, interpretano ciascuno una pagina de “L’immortale” di Jorge Luis Borges, capolavoro sul tema dell’isolamento, del viaggio e della ricerca dell’immortalità, recitando in 22 luoghi simbolo dell’isola.
Agenti critici del cambiamento secondo l’agenda ONU 2030, i bambini diventano anche progettisti: con “Restart from the future” (giugno) la Scuola di Architettura per Bambini, curata da Farm Cultural Park, mette in relazione i bambini procidani con i principali studi internazionali di architettura, per realizzare sette architetture sociali pensate e concepite da bambini per altri bambini, che resteranno come opere permanenti nell’ex tenimento agricolo di Palazzo D’Avalos.
Per “La flotta di carta” (aprile), migliaia di barche di carta, origami realizzati dagli studenti procidani e flegrei, attraverseranno il golfo di Napoli per sensibilizzare al rispetto dell’ambiente. A guidarla, l’artista tedesco Frank Bölter, che navigherà su una barca di carta lunga trenta piedi. Il materiale “rifiutato” ispira anche “Riciclarcere” (29-30 settembre), con professionisti internazionali del riciclaggio artistico impegnati nella valorizzazione di oggetti in disuso, in primis metalli, bidoni e lamiere.
Per tutte le informazioni sul programma completo, potete dare un’occhiata qui.
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Sono certo sarà tutto molto interessante .
Non ho dubbi .
Il giorno 22 gennaio p.v. farò il possibile per esserci .
e questo secondo voi sarebbe un programma da capitale della cultura???