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Prolungata fino al 29 febbraio la mostra di Gianfranco Meggiato: i Dioscuri tornano a Roma
Progetti e iniziative
di redazione
Undici sculture monumentali poste da Porta Pinciana lungo via Veneto nel cuore di Roma. Opere contemporanee astratte, che indagando i miti della città antica, ripropongono i temi attuali della fraternità e del rispetto verso il diverso. «Come Castore e Polluce che erano fratelli diversi, l’uno mortale e l’altro divino così anche noi, oggi, siamo invitati a riflettere sul valore di quello che ci appare diverso da noi stessi, per riconoscerlo come fonte di arricchimento per la comunità, con la consapevolezza che siamo tutti foglie dello stesso albero, siamo tutti onde dello stesso mare. È questa per me l’essenza della vera fratellanza», ha sottolineato Gianfranco Meggiato che, nel 2017, è stato insignito del premio ICOMOS-UNESCO «Per aver magistralmente coniugato l’antico e il contemporaneo in installazioni scultoree di grande potere evocativo e valenza estetica».
Intitolata I Dioscuri tornano a Roma, la mostra di Gianfranco Meggiato è curata da Dimitri Ozerkov, già direttore del dipartimento di arte contemporanea del museo Ermitage di San Pietroburgo, dimessosi nell’ottobre del 2022 a seguito dell’offensiva russa in Ucraina. Il percorso è scandito da una serie di sculture realizzate in alluminio e in bronzo, alte dai due ai cinque metri, e raccontate da un QR code. Partendo proprio dalla rappresentazione dei mitici fratelli, considerati protettori di quanti, sul campo di battaglia o in mare, si trovassero in situazioni di grave pericolo, l’artista nato a Venezia, classe 1963, indaga i significati della dualità e della duplicità, degli opposti che tendono all’unità, tra dimensione umana ed estensione spirituale.
Prenotando sarà possibile accedere alla presentazione del libro della mostra, venerdì 16 febbraio alle 16:30, presso la Curia Iulia, alla presenza, fra gli altri, della Direttrice del Parco archeologico del Colosseo Alfonsina Russo, dell’Assessore alla cultura del Municipio I Giulia Ghia, del giornalista e scrittore Alberto Samonà e dell’artista.
L’ingresso sarà gratuito con prenotazione obbligatoria su Eventbrite a partire dal 9 febbraio. Si accede all’evento da Largo della Salara Vecchia 5/6 (via dei Fori Imperiali). Per qualsiasi informazione, si può scrivere a info@fundaciongianfrancomeggiato.org.