Pronti, design, via!

di - 13 Aprile 2015
Come ogni Aprile a Milano è tempo di Fuorisalone, la manifestazione annuale che porta il design in città e che richiama un pubblico internazionale più di qualsiasi altra manifestazione italiana. Nata in maniera spontanea 25 anni fa e diventata ormai talmente capillare da essere un evento unico nel suo genere, più che mai invidiato e imitato a livello mondiale. Eh già, perché se da un lato la fiera del Salone del Mobile è incredibile per la varietà e la qualità dei prodotti che espone, recuperabili però in altre fiere o nei cataloghi, è quello che succede in città che è invece assolutamente da non perdere. Milano viene costellata di eventi eccezionali e installazioni uniche, dove l’unico segreto per godersi al meglio le delizie del design in ogni angolo della città è una buona pianificazione.
BRERA DESIGN DISTRICT
Il centro storico della città si conferma un distretto in rapida ascesa per la sua offerta di eventi ed esposizioni. Accompagnato quest’anno da tre ambasciatori d’eccezione, il distretto di Brera è il più ricco di showroom di arredo contemporaneo e boutique vintage, gallerie d’arte e architetture storiche.
Designer protagonista di quest’anno è Luca Nicchetto, presente con ben 3 eventi: da Kinnarps  (Largo Treves 5, ingresso da via Solferino), da Verreum (via dell’Orso 12); e da Foscarini (via Fiori Chiari 28) con una versione delle lampade Plass e una nuova lampada da tavolo, Kurage, disegnata con Nendo. In rappresentanza delle manifestazioni legate al mondo dell’arte, è invece Patrick Tuttofuoco che ha realizzato un’installazione pubblica in Piazzetta Brera aperta dall’11 Aprile, creando un ponte di collegamento tra MiArt e Fuorisalone, in una sintonia che vuole avvicinare l’arte al design e il design all’arte. …Mom, Dad, questo il titolo dell’opera di Tuttofuoco, analizza il tema della storia collettiva e dell’identità personale, nascendo da una volontà dell’artista di raccontare i suoi ultimi quindici anni di lavoro.
Il terzo protagonista del distretto di Brera è lo studio Piuarch che realizza un progetto dal nome “Orto tra i cortili”, un intervento che trasforma lo spazio inutilizzato del tetto del proprio ufficio, ex tipografia nel cuore pulsante di Milano, in un orto verde coltivato.
All’Orto Botanico di Brera (via Brera 28) una mostra d’eccezione, dal titolo “The Garden of Wonders. A Journey through Scents”, vede otto designers mettersi in gioco sul tema del profumo e reinterpretare dei grandi marchi ormai scomparsi: lavori di Tord Boontje, Fernando & Humberto Campana, Dimore Studio, Front, Jaime Hayon, Piero Lissoni, Jean-Marie Massaud e Nendo e visitabile fino al 30 Maggio.
Dal 9 Aprile al 16 Maggio si potrà visitare anche “Ugo La Pietra. Odori e Sapori”, una mostra che raccoglie disegni e ceramiche che l’artista ha dedicato negli ultimi anni a questo tema, presso la Galleria Nuages (via del Lauro 10).
Allo Spazio Brera (via delle Erbe 2) per il quarto anno il brand di abbigliamento COS porta nel cuore del design district un’installazione unica in cui spazio e capi di moda si fondono. Daniel Arsham e Alex Mustonen di Snarkitecture trasformano lo spazio in una caverna traslucida ricca di strisce di tessuto bianco che dal soffitto scendono fino al pavimento e attraverso cui i visitatori dovranno farsi strada.
Infine, l’installazione “FUHA” realizzata da Fabrica per Daikin, un binomio che durante la scorsa edizione della DesignWeek aveva lasciato a bocca aperta. Un percorso artistico multi-sensoriale dove l’aria prende forma in varie narrazioni creative, attraverso dieci installazioni in cui il visitatore può percepire l’immateriale attraverso suono, peso o consistenza. Sotto la direzione artistica dello studio FormaFantasma, i designer di Fabrica hanno colto la sfida di Daikin a progettare in effetti una storia, un omaggio al materiale più modesto di tutti, nella coscienza che il design non riguardi solo gli oggetti tridimensionali, ma l’interazione dell’esperienza umana con qualsiasi cosa ci circondi. (Foro Bonaparte 60)
CENTRO CITTA’
All’Università Statale di Milano, Interni promuove un progetto dal titolo “Energy for creativity” che riunisce in questa suggestiva location svariate installazioni a varie scale, in grado di attivare sinergie disciplinari: accanto all’esposizione di modelli e prototipi, micro-architetture, padiglioni indoor e outdoor, installazioni luminose, videoproiezioni, sono previste mostre, performance, conferenze e incontri. Il tema di questa esposizione intende indagare le modalità di nutrizione della mente e della creatività, indirizzandosi al miglioramento dell’ambiente di vita delle singole comunità urbane e dell’intera popolazione mondiale. Nel cortile d’onore, opere di: Alessandro e Francesco Mendini, Valerio Ferrari, Piuarch, Bernard Khoury, Steve Blatz e Antonio Saracino, Antonio Citterio. Nel cortile del ‘700 “Camera Chiara”, un progetto di Annabel Karim Kassar Architects che si articola su due padiglioni rivestiti di assi di legno bruciato, nell’aula magna un progetto di cucina di Kengo Kuma e sui portali degli scaloni delle installazioni di Alessandro Michele per Richard Ginori.
Leggermente più a est, la zona di San Babila è costellata di eventi promossi da designjunction, dove, tra i più chic showroom di via Durini, è invece l’allestimento di Tom Dixon in via Pietro Mascagni 6 a farla da padrone. Alla Casa dell’Opera Nazionale Balilla, il celebre designer britannico presenta infatti un’installazione dal titolo “The Cinema”, un vero e proprio teatro in cui le nuovissime lampade di Dixon saranno le protagoniste di light-shows e installazioni spaziali.
Poco vicino, a Palazzo Crespi (corso Venezia 20) Fabrica e Airbnb lavorano insieme per mettere insieme ciò che trasforma una “house” in una “home” dando vita all’installazione “Housewarming” grazie alle creazioni di 19 studenti dell’avanguardistica scuola veneta che hanno interpretato i concetti di accoglienza e ospitalità contemporanei.
Al padiglione Expogate si prospetta una settimana ricca di appuntamenti, tra la spaghettata notturna del 16 Aprile, le esposizioni di Wallpaper, l’area pedonale Nevicata14 e gli eventi intorno al giardino pop-up “Why not in the garden?” dello studio A4A.
5 VIE ART+DESIGN
All’interno del neonato distretto delle 5 Vie, Studio Job incontra Seletti attraverso un progetto inaspettato nel cortile di Casa Rossi (corso Magenta 12), in cui la nuova collezione outdoor del marchio è protagonista di un giardino segreto in cui i pattern progettati dal duo di Anversa si inseriscono in armonico contrasto sottolineando la purezza delle linee architettoniche e creando un’oasi nella frenesia della città. Lo stesso marchio animerà le serate della DesignWeek in Piazza Affari, con allestimenti ed eventi a tema Luna Park.
L’azienda United Nude presenta un’esposizione dal titolo “Reinventing shoes” al Teatro Arsenale (via Cesare Correnti 11), dove un selezionato gruppo di architetti e designer sono stati invitati a esplorare le possibilità della stampa 3D applicata al mondo delle scarpe col tacco, con lavori di Zaha Hadid, Ross Lovegrove, Michael Young, Fernando Romero e Ben Van Berkel.
Al Garage Sanremo, in via Zecca Vecchia 3,“Exercises in seating”: un’esposizione di pezzi d’arredo che illustrano la continua sperimentazione di Max Lamb attorno allo scenario delle possibilità dei materiali e delle loro lavorazioni.
Da visitare anche l’archivio di Luigi Caccia Dominioni in Piazza Sant’Ambrogio 6 e RestartMilano – Voyeur, con alcuni lavori fotografici di Carlo Mollino e in collaborazione con Alcantara, alla Galleria Rubin in via Santa Marta 10.
A Palazzo Litta, in corso Magenta 24, Mosca Partner e DAMN° hanno invitato designer e aziende a esprimersi intorno al tema “Materials, a Matter of Perception”, una mostra su come i materiali definiscano e influenzino idee e oggetti. Michele De Lucchi e Andrea Branzi mettono in scena i risultati di un workshop realizzato alla Facoltà del Design del Politecnico di Milano in un’esposizione dal titolo “Estetica della Miseria”; MADE si configura come una rassegna sul design brasiliano attraverso una selezione di Waldick Jatoba con una scenografia di Humberto & Fernando Campana; Jasper Morrison si fa interprete dell’azienda svizzera Punkt; infine Emmanuel Babled, Mario Trimarchi e Ben Storm presentano le loro ultime ricerche su oggetti e materiali.

ZONA TORTONA E SANT’AMBROGIO
A Milano Ovest, un salto di dovere è da fare da Rossana Orlandi che, nel suo spazio di via Matteo Bandello 14, ospita una selezione accuratissima di pezzi d’arte e design delle firme più prestigiose e delle scuole di design più all’avanguardia. Nella stessa area, rivive quest’anno la Zona Sant’Ambrogio che, accompagnata da uno Street Food Festival, ha come evento principale la mostra Do Ut Design, in via San Vittore 49, una collettiva di opere di design, food, autoproduzione e altro, accompagnata da eventi, performance e musica a cura di Womade Factory.
Più a sud troviamo poi la Zona Tortona, un’area famosa per i recuperi industriali e i grandi loft riattrezzati a spazi espositivi e studi di progettazione, showroom e uffici, a un passo dai Navigli. Un’intera via costellata di esposizioni in ogni cortile e in ogni angolo, culmina con Superstudio, che si divide tra Superstudio Più, un grandissimo spazio in via Tortona 27, e Superstudio 13 in via Forcella 13. Tra queste due location verrà messo in scena il Superdesign Show, progetto evolutivo che prende il posto e incorpora il “Temporary Museum for New Design”, e che va ad affrontare con rinnovata progettualità le realtà attuali del design. Percorsi emozionali, show sensoriali, ma anche una selezione delle nuove forze creative internazionali che si mettono in gioco con soluzioni innovative. Lavori di: Marcel Wanders per Lg, Reuben Margolin per Hyunday, Vitamin design, Pietro Travaglini e Giovanni Gastel. Sul tetto “Terzo Paradiso – coltivare la città”, una risaia prende la forma del celebre e inconfondibile segno di Michelangelo Pistoletto dando luogo a uno spazio all’aperto dedicato ai dibattiti sui temi uomo-natura-design-nutrimento.

MILANO EST
In via San Gregorio 43, all’interno del distretto di Porta Venezia, la mostra Wallpaper*Handmade si incentra sul tema del cibo, con uno slogan “Eat me. Drink me. Tell me that you love me” e all’interno della quale mobili, complementi, cibi e moda, dedicati all’arte della gastronomia e dell’intrattenimento, sono stati creati da alcuni dei più stimati progettisti internazionali.
Da visitare anche al Crepaccio (via Lazzaro Palazzi 19) la mostra Animali e Vegetali, frutto dell’incontro tra il brasiliano Brunno Jahara e il milanese Matteo Cibic.
Ventura Lambrate, evento che prende nome dalla via in cui si tiene, è giunto al suo decimo anno di edizione nel quartiere più ad est della città, famoso per le sue architetture industriali e i grandi capannoni che ora ospitano prestigiosi studi e gallerie d’arte.
Proprio in occasione di questo anniversario, si possono ritrovare tutti i designer che sono cresciuti grazie a Ventura Projects, gli studi che hanno trovato opportunità di business, i numerosi laureati che negli anni erano stati presentati dalle rispettive accademie, tutti i musei e le gallerie che svariate volte hanno accettato di dislocare in questa occasione le loro mostre, e molto altro.

Mi occupo di design contemporaneo, ma la verità è che mi piacciono una marea di cose, l'arte, l'architettura, la musica, il cinema, le scienze. Così alla fine è un gran problema, innamorarsi sempre di tutto. E quindi scrivo, scrivo perché sono curiosa e posso ascoltare le storie della gente. Il mio traguardo nel prossimo futuro? Riuscire a fare la spesa senza plastica. La plastica sì che è una cosa seria.

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