Un’immersione nel cosiddetto “Secolo lungo”, il secolo delle rivoluzioni sociali, civili, culturali e industriali, delle lotte di indipendenza e della poesia romantica, del primo mondo globale e delle esposizioni universali. La Rete dell’800 Lombardo, che riunisce ben 19 istituzioni museali in tutta la Lombardia, propone due iniziative tra la fine di settembre e ottobre, per scoprire l’arte e la cultura del XIX secolo: un weekend ricco di incontri, visite guidate e mostre e un approfondito ciclo di studi.
L’impegno della Rete dell’800 Lombardo è valorizzare il ricco patrimonio artistico e culturale della Lombardia ottocentesca, ma anche creare nuove occasioni di riflessione e fruizione per un pubblico sempre più vasto e diversificato. La Fondazione Brescia Musei, capofila di questo progetto, è affiancata da prestigiose istituzioni come l’Accademia di Brera, la Pinacoteca Tosio Martinengo, il Museo del Risorgimento di Milano. Da Bergamo a Milano, da Brescia a Cremona, le istituzioni aderenti alla Rete condividono lo stesso obiettivo: rendere l’arte e la cultura del XIX secolo accessibili.
Il primo appuntamento, previsto per il 21 e 22 settembre, è il terzo Weekend della Rete dell’800 Lombardo. Un’occasione per scoprire collezioni d’arte da una prospettiva insolita, grazie all’iniziativa Guardare i libri, leggere i dipinti, in cui il patrimonio librario delle istituzioni museali, spesso nascosto, viene messo in dialogo con le opere d’arte esposte. Da codici miniati a libri illustrati con calcografie e litografie, passando per romanzi storici e testi teatrali, queste opere cartacee diventano chiavi di lettura per reinterpretare dipinti e sculture in modi nuovi e inaspettati.
Questo dialogo tra libri e arte visiva sarà il fulcro delle visite guidate, dei focus espositivi e dei laboratori didattici, in programma in vari musei sparsi per la Lombardia. Il pubblico, abitualmente escluso dall’accesso a tali tesori bibliografici, avrà finalmente l’opportunità di scoprire volumi antichi dalle legature preziose, appartenenti a collezioni private o istituzionali, e di tracciare un filo diretto tra queste pagine e le opere che adornano le sale espositive.
Il viaggio nell’Ottocento prosegue a Milano, il 22 e 23 ottobre, con due giornate di studi presso il Museo Poldi Pezzoli e il Castello Sforzesco. Intitolato Le arti applicate in Lombardia nell’Ottocento: artisti, collezionisti, esposizioni e musei, questo convegno offre una panoramica approfondita sul ruolo delle arti decorative nell’Italia del XIX secolo. Un team di studiosi e curatori di primo piano, tra cui Marco Albertario, Roberta D’Adda, Lavinia Galli e Francesca Tasso, esplorerà la ricca tradizione delle arti applicate, passando dalla raffinata suppellettile Sachsen-Meiningen di Villa Carlotta alle tappezzerie storiche del Museo Bagatti Valsecchi, dall’ebanisteria cremonese ai “gabinetti callitecnici” dei collezionisti dell’epoca. Il convegno mira a esplorare la storia del collezionismo e le dinamiche che hanno plasmato il gusto e la produzione artistica del tempo, contestualizzando le opere all’interno di un panorama più ampio che abbraccia artisti, mecenati e istituzioni museali.
Il programma completo si può consultare a questo link.
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