Massimo Zanetti è stato nominato nuovo Presidente della Fondazione Canova, che succederà alla direzione di Vittorio Sgarbi, accompagnato dalla Direttrice Moira Mascotto e un rinnovato comitato scientifico formato da Roberto De Feo, Elisabetta Barisoni, Paolo Mariuz, e il sovrintendente Vincenzo Tinè, successore di Fabrizio Magani, Francesco Leone ed Elena Capra.
Zanetti introduce un chiaro intento: «non solo conservare e divulgare, ma anche innovare l’immagine della Fondazione», con l’obiettivo di coinvolgere attivamente le nuove generazioni e trasmettere il genio di Canova. Questa visione si sta concretizzando attraverso vari progetti significativi. Tra questi, il restauro e la messa in sicurezza sismica delle strutture dell’Ala Ottocentesca, completati in collaborazione con il Comune di Possagno e previsti per la conclusione entro l’estate, e la modernizzazione dell’illuminazione museale.
Per seguire la linea di innovazione e “svecchiamento” dell’immagine del museo, è stata organizzata la mostra Canova. Quattro Tempi, in corso fino al 29 settembre, personale di Luigi Spina, che «è stato presso di noi – racconta Moira Mascotto – per quattro ricerche, sfociate appunto nella mostra in corso. Trentadue scatti in bianco e nero sono stati messi in dialogo con alcuni dei gessi del nostro patrimonio. La particolarità della ricerca non è stata nell’indagare i marmi finali, ma le opere in gesso», al fine di mettere in evidenza quelle peculiarità dell’opera che ci evidenziano la sua evoluzione nel corso del tempo.
Un ulteriore progetto presentato dalla Fondazione è stato la volontà di acquisire un quadro storico dell’artista, «che non solo ci permette di ampliare il nostro patrimonio», ma che renderebbe fruibile a tutti un’opera del maestro attualmente di proprietà privata. Inoltre, continua la Direttrice, «leggendo le biografie dell’artista, Canova viene presentato come una personsa minuta, sempre nel suo laboratorio a lavorare. Diceva di essere dedito solamente alla sua arte ma con questa opera vediamo un altro suo aspetto, più gioviale». Il dipinto, del valore di 350 mila euro, sarà acquisito tramite un’operazione di fund-raising, presentata al pubblico il 3 luglio presso Confindustria di Treviso a Palazzo Giacomelli, con l’obiettivo di proporre una collaborazione con il tessuto imprenditoriale territoriale al fine di finanziare l’acquisizione.
Per concludere, la Fondazione sta intessendo con le le vicine realtà culturali, una rete di sinergie al fine di creare una collaborazione. Il risultato è Isola dei Musei, progetto che coinvolge il Museo Giorgione di Castelfranco Veneto, le Ville di Maser e Fanzolo e il Museo Civico di Asolo. L’obiettivo è presentare al pubblico un’immagine rinnovata del territorio, legata alla storia, all’arte, allo sport e alla gastronomia, cercando di attrarre a Possagno nuovi visitatori che, mossi dalla volontà di visitare il museo, siano accolti dalla realtà territoriale e incoraggiati a scoprire i paesi circostanti.
Con iniziative ambiziose e collaborazioni strategiche, la Fondazione si impegna a rendere l’eredità di Antonio Canova sempre più accessibile e viva per il pubblico contemporaneo. Questo nuovo capitolo promette non solo di preservare il passato, ma di ispirare il futuro, facendo della museo un punto di riferimento culturale dinamico. Con un occhio al patrimonio storico e l’altro rivolto alle future generazioni, la Fondazione è pronta a stupire e a coinvolgere un pubblico sempre più ampio e diversificato.
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