ROMA CHE PIÙ BIANCA NON SI PUÒ

di - 7 Settembre 2007

A quale tribù appartieni? Chiederebbe Moravia. Albania, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Cina, Canada, Colombia, Francia, Giappone, Grecia, India, Indonesia, Iran, Israele, Italia, Macedonia, Marocco, Nuova Zelanda, Portogallo, Regno Unito, Romania, Russia, Senegal, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica, Tunisia, Turchia. Oltre 1000 artisti provenienti da 29 paesi: per una notte Roma è davvero caput mundi. Con la sua quinta edizione, la Notte Bianca trasforma la Capitale in un minimo comune multiplo di culture, suoni e tradizioni provenienti dai cinque continenti. In sintonia con il tema scelto: Il Mondo in una Notte.
Anno dopo anno le strade da percorrere diventano sempre di più. Considerando che anche per questa edizione si adotta la formula della vigilia, tra il 7 e l’8 settembre gli appuntamenti sono circa quattrocento tra arte, musica, teatro, cinema, shopping, eventi per bambini, solidarietà, sport, locali per cenare. Difficile creare un percorso, impossibile vedere tutto. Proviamo quindi a dare una sforbiciata, almeno per quel che concerne l’arte.
Il Casino dei Principi di Villa Torlonia ospita la mostra di Scipione (Macerata, 1904 – Arco di Trento, 1933), la prima dopo quasi sessant’anni dedicata al pittore. In collaborazione con l’Archivio della Scuola Romana, l’esposizione presenta opere provenienti dalle più importanti collezioni pubbliche e private. Classico e contemporaneo dialogano invece nella Roma antica. Quattrocento metri quadri di pavimento a specchi rivestono la superficie del calpestio in travertino che originariamente delimitava l’area pubblica del Foro di Cesare: è l’opera di Alfredo Pirri (Cosenza, 1957; vive a Roma).

E come l’anno scorso il Gazometro fungeva un po’ da faro per la città con la sua installazione luminosa che gli valse l’appellativo di Luxometro, quest’anno è il Circo Massimo ad accendersi, con diecimila globi luminosi. Massimo Silenzio è il titolo che l’artista Giancarlo Neri (Napoli, 1955; vive a Roma) dà alla sua opera, che varia colore lentamente rendendo la grande ellisse palcoscenico del legame tra passato e futuro della città eterna.
Attesissima riapertura del Palazzo delle Esposizioni, che ospita la video installazione (il 7 settembre sulla facciata) Time Lines di Philipp Geist (Witten, 1976, vive tra Berlino e Weilheim) e le creazioni (l’8 all’interno) di Metamkine (gruppo originario di Grenoble e attivo dal 1987), Claudio Sinatti (Milano, 1972, vive a Milano), N!03 (studio di produzione video e multimediale nato nel 2003), PIPS:lab (gruppo di artisti olandesi attivo dal 1999).
Segue la scia delle installazioni luminose Light Building di Roberto de Paolis (Roma 1980) a Palazzo Sora: una serie di immagini proiettate su lastre di plexiglas occupano l’intero vano delle finestre in un dialogo tra fotografia e struttura architettonica. E ancora …Poste-r, installazione di Livia Cannella in Piazza San Silvestro.
Vari i connubi tra spettacolo e arte, come l’esibizione presso il Palazzo della Civiltà Italiana cui seguirà un’installazione luminosa dedicata ed ispirata a Rothko di Ottavio Celestini e le proiezioni scenografiche su Palazzo Barberini curate da Roberto Masotti.
Visionarietà della storia è il titolo del progetto del Macro (Museo d’Arte Contemporanea Roma), artisti contemporanei dialogano con i luoghi storici della città di Roma: Shirin Neshat (Qazvin, 1957; vive tra Qazvin e New York) e Michal Rovner (Tel Aviv, 1957; vive tra New York e Tel Aviv) proiettano i loro video sulle mura di Largo Magnanapoli, la prima, e su quello del Museo dell’Ara Pacis, la seconda.
Al Kollatino Underground, Santasangre (gruppo di artisti attivo dal 2001) presenta Mutevoli Espressioni, un appuntamento in cui l’arte scenica ridisegna i propri confini incontrandosi con la complessità del linguaggio video e l’essenzialità del corpo. Villa Lais accoglie invece Abito nudo live set art tra alta moda e prêt-à-porter, spazio occupato da OSI (Occupare Spazi Interni, gruppo nato nel 2005).
Molti i musei comunali e alcuni statali visitabili, e molte le gallerie private che aprono i battenti no-stop. Le aperture straordinarie di posti non altrimenti visitabili, sono invece quelle della Camera di Commercio, del Tempio di Adriano (con videoproiezioni e ricostruzioni in 3D di Roma antica), il primo piano del Palazzo della Farnesina, il Palazzo delle Finanze di via XX Settembre, Palazzo Vidoni, la sede della Banca Nazionale del Lavoro in via Veneto (con capolavori del Lotto, Barocci, Canaletto, Corot, Morandi, de Chirico, Severini). Sarà aperta anche l’antica sede in piazza Colonna del quotidiano Il Tempo, con una mostra che raccoglie gli scatti dei fotografi del giornale.
Chi riesce a vedere tutto è davvero un eroe. Come Spiderman, che dà il titolo ad una mostra a cura di Vincenzo Mollica e Riccardo Corbò allestita al Museo del Vittoriano con tavole originali, albi, film, cartoni animati, musiche, memorabilia e curiosità. Tutto gratis, o quasi…


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