Con la terza edizione di Novembre Nordico, Roma si è trasformata in una finestra aperta sul Nord Europa. Promossa dalle Ambasciate di Danimarca, Finlandia, Norvegia e Svezia, insieme al Circolo Scandinavo e ai quattro Istituti culturali e scientifici nordici, l’iniziativa celebra il profondo legame tra le culture nordiche e la Città Eterna. Con quasi 40 eventi gratuiti disseminati in tutta la città , il festival ha intrecciato design, arte visiva, letteratura, musica e cinema, creando un mosaico di esperienze che hanno permesse al pubblico di attraversare confini geografici e linguaggi creativi, scoprendo la ricchezza di culture, abitudini e attitudini apparentemente distanti. Abbiamo rivolte alcune domande ai rappresentati delle varie istituzioni coinvolte per fare il punto sulle visioni e gli obiettivi che hanno caratterizzato questa edizione, guardando al futuro.
Il confronto e la relazione tra culture sono fondamentali per contribuire a una societĂ piĂą aperta e inclusiva. In che modo il Circolo Scandinavo ha partecipato a questo scambio attraverso le sue iniziative?
Marie Kraft, Direttrice Circolo Scandinavo «Nel contesto del festival il Circolo Scandinavo ha proposto nello stesso tempo eventi aperti al pubblico e incontri professionali. Abbiamo messo un focus sulla collaborazione con istituzioni e artisti locali, italiani e stranieri, per connettere gli artisti e professionisti nordici a nuove connessioni.
Una proiezione di film sull’architetto svedese Sigurd Lewerentz aperto al pubblico si è svolto nel programma del dottorato in architettura all’Università Roma 3 e ha permesso di aprire discussioni tra studenti e architetti nordici e italiani. Una giornata di lavoro su come l’arte e la scienza lavorino sul tema della natura ha permesso incontri interdisciplinari tra nordici, italiani e altri stranieri. Un quartetto di musicisti danesi e italiani si sono esibiti in un concerto di jazz sperimentale.
Tramite due camminate aperte al pubblico abbiamo messo il focus sull’importanza di Roma come centro di incontro per gli artisti stranieri dall’ 800 a oggi. Passando per i luoghi dove sono nate creazioni di opere importanti del patrimonio storico e contemporaneo nordico, facendo sentire testi e brani di musica, storici e contemporanei».
L’Ambasciata di Danimarca ha partecipato all’evento con numerose iniziative, tra cui alcune dedicate al design e all’architettura, mettendo in evidenza anche aspetti fondamentali come la sostenibilità ambientale. In che modo queste attività rappresentano le sfide e i valori contemporanei della Danimarca?
Ambasciata di Danimarca «Un focus su design, architettura e sostenibilità riflette pienamente i valori della Danimarca, celebrando la nostra tradizione culturale fortemente radicata nel rispetto per il benessere collettivo e per l’ambiente. Questi stessi temi sono spesso parte integrante delle soluzioni danesi a molte sfide contemporanee. Basti pensare al ruolo chiave sia del design che dell’architettura nel trasformare gli spazi urbani in luoghi sostenibili e resilienti, capaci di rispondere ai bisogni delle persone.
L’Ambasciata si impegna sempre di più perché i nostri progetti e attività culturali continuano a evidenziare in che modo la creatività possa stimolare un dialogo internazionale su come rendere le nostre città più vivibili e inclusive».
Gli eventi di Novembre Nordico valorizzano il legame tra i Paesi nordici e Roma, città che ospita l’iniziativa ormai giunta alla terza edizione. In particolare il progetto dedicato alle librerie indipendenti di Roma rappresenta un esempio significativo. Quali altre collaborazioni con realtà italiane sono state avviate o rafforzate grazie a questa iniziativa?
Johan Vibe, Ambasciatore di Norvegia in Italia «Siamo entusiasti di vedere il grande successo del focus letterario e delle numerose collaborazioni nate durante il festival di quest’anno. La promozione della letteratura, inclusa quella per l’infanzia, è una priorità per la Norvegia in vista del nostro ruolo come paese Ospite d’Onore alla Bologna Children’s Bookfair nel 2026.
Ben 30 librerie indipendenti hanno curato un angolo di letture nordiche per questa edizione, e siamo molto felici che alcune delle librerie abbiano ospitato eventi norvegesi per l’occasione. La libreria Tomo ha organizzato un pomeriggio suggestivo di letture musicate dall’albo illustrato “La piccola violinista” di Jon Fosse, premio Nobel per la letteratura 2023. Abbiamo anche collaborato con la libreria Ottimomassimo e Beisler Editore per un workshop per bambini tratto dal libro “Ora di nanna” di Kjersti Annesdatter Skomsvold.
La letteratura per l’infanzia norvegese è davvero molto ricca ed è stato bellissimo vedere come le famiglie di Roma abbiano accolto questi eventi. Saremo lieti di continuare a promuovere queste iniziative per i più piccoli anche nei prossimi anni!».
Quali sono stati i momenti salienti della partecipazione svedese in questa edizione? Come sono stati recepiti dal pubblico?
Ambasciata di Svezia «Tutti i nostri eventi sono stati pieni ed è davvero molto bello vedere come l’interesse dal pubblico romano cresce ogni edizione del Novembre Nordico. La collaborazione con la libreria Altroquando dove abbiamo presentato il libro Il Pensiero nordico è stata un vero successo ed è evidente che c’è un enorme interesse anche per la letteratura svedese.
La novità per la Svezia questo anno è stata la partecipazione della Chiesa di Svezia al festival che ha organizzato un cammino sulle orme di Santa Brigida. Il cammino ha offerto un’occasione unica ai cittadini di scoprire e conoscere meglio la stoia di Svezia nella città eterna. La chiesa non si aspettava la forte pressione delle persone che volevano partecipare, i posti erano esauriti già dopo due giorni! Infatti abbiamo già deciso che per l’anno prossimo deve organizzare almeno due tour sulle orme di Santa Brigida!».
In Finlandia, il design è considerato un elemento chiave per migliorare la qualità della vita e favorire il benessere, un valore che contribuisce a rendere il Paese la Nazione più felice al mondo per il settimo anno consecutivo. In questo contesto, il talk alla Rinascente con il designer Mikko Laakkonen ha offerto uno spunto interessante. Secondo voi, quale ruolo svolge il design nella costruzione di ponti culturali durante eventi come Novembre Nordico? Quali sono i punti di forza di questa iniziativa nel favorire il dialogo e la comprensione tra culture diverse?
Matti Lassila, Ambasciatore di Finlandia in Italia «Innanzitutto, ci ha fatto piacere vedere l’entusiasmo che il pubblico romano ha dimostrato per i nostri eventi. Soprattutto il concetto di felicità , che ha caratterizzato molti dei nostri eventi, ha attirato tanta curiosità .
La felicità è stato il punto chiave anche nel Finnish Design Talk, tenuto dal designer Mikko Laakkonen presso la Rinascente Roma in Via del Tritone. Il design finlandese combina praticità e funzionalità , considerazione per gli utenti, un approccio incentrato sulla soluzione e uguaglianza. Questi valori riflettono anche i fattori che rendono la Finlandia il Paese più felice del mondo: per noi è importante che la società , design compreso, sia accessibile e che dia le stesse possibilità a tutti. Il design è una parte fondamentale quando pianifichiamo servizi pubblici, dalle biblioteche ai trasporti pubblici.
Credo che il bisogno di costruire ambienti accoglienti e oggetti allo stesso tempo pratici e belli sia un’esigenza che attraversa i confini delle nazioni. La Finlandia può dare un esempio nella progettazione dei prodotti funzionali e duraturi che combinano un design chiaro, materiali naturali, e una particolare attenzione ai temi della sostenibilità .
Allo stesso tempo, come ha evidenziato anche il designer Laakkonen, l’Italia è un Paese con fortissime tradizioni di arte e design, e anche i designer finlandesi hanno spesso preso ispirazione dall’Italia, studiato nel Bel Paese e lavorato per le aziende italiane. Mi auguro che queste collaborazioni continuino anche in futuro».
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