Due storiche istituzioni napoletane e un’associazione insieme, per raccontare l’arte e la cultura attraverso un percorso di partecipazione e inclusione per le fasce più fragili della società . Parte oggi, 15 maggio, “Scintillarte”, progetto di visite solidali promosso da Pio Monte della Misericordia e Tesoro di San Gennaro, con l’Associazione La Scintilla, Onlus che da 30 anni sostiene a Napoli la formazione dei giovani con disabilità .
L’iniziativa è stata presentata, nella Sala delle Assemblee del Pio Monte della Misericordia, da Fabrizia Paternò di San Nicola, Soprintendente del Pio Monte della Misericordia, Vito Gagliardo, Presidente de La Scintilla, e Francesca Ummarino, Direttrice del Museo del Tesoro di San Gennaro. Nel corso della presentazione è stato firmato l’accordo di collaborazione tra le due istituzioni culturali e La Scintilla alla presenza di tutti i giovani dell’Associazione e le loro famiglie, gli operatori, gli educatori e le guide specializzate dei due complessi museali. «Essere “al servizio” dell’altro, anche attraverso il proprio patrimonio, ed accogliere e stimolare l’altro ad essere risorsa è la missione del Pio Monte. La nostra Istituzione lavora per essere luogo inclusivo, polo di produzione e diffusione della cultura, capace di creare relazioni e spazi per l’azione sociale», ha dichiarato Fabrizia Paternò di San Nicola.
L’iniziativa mira all’autonomia personale e lavorativa delle persone con disabilità . Protagonisti saranno i giovani dell’Associazione La Scintilla, che affiancheranno le guide dei complessi museali, accoglieranno il pubblico e condurranno i visitatori in un viaggio nella storia e alla scoperta dei capolavori di due tra i luoghi d’arte più suggestivi e frequentati di Napoli, uniti in un unico percorso di visita con biglietto integrato.
Dopo un primo periodo di studio e progettazione, la formazione per le visite solidali di Scintillarte è durata più di un anno. Le varie fasi del processo formativo hanno previsto incontri di conoscenza e approfondimento, lezioni sul patrimonio storico, artistico e culturale dei due siti museali, la definizione dei contenuti, attività in gruppo e singole, con un fitto calendario di prove e verifiche sul campo. Un’esperienza condotta da formatori esperti, affiancati dai servizi educativi delle due istituzioni culturali, che ha richiesto da parte di quanti erano interessati, cura, impegno, costanza, studio e pazienza. «Un lungo percorso in cui 12 giovani dell’Associazione hanno rafforzato la loro voce, superato timidezza e paura, conquistato sicurezza, per essere pronti ad offrire ad un pubblico aperto ed accogliente le loro competenze e a vivere una nuova avvincente avventura», spiegano dall’organizzazione.
Gli itinerari di Scintillarte si terranno due volte a settimana, il lunedì, ore 11 e ore 15, e il mercoledì, ore 11. Si potrà scegliere un biglietto unico per la visita combinata al Pio Monte e al Museo e Real Cappella del Tesoro di San Gennaro, della durata circa 90 minuti, o scegliere l’ingresso singolo a uno dei due siti (circa 45 minuti). Dopo la visita alla basilica monumentale e al Tesoro di San Gennaro, i visitatori potranno attraversare la scala antica del Duomo, che porta a piazza Riario Sforza, proprio di fronte al complesso del Pio Monte. Dopo una breve pausa a “Il Cantiere delle Idee”, spazio situato nel cortile del palazzo e gestito da La Scintilla, l’itinerario proseguirà all’interno della Cappella che ospita le “Sette opere di Misericordia” di Caravaggio e altre straordinarie opere di maestri quali Battistello Caracciolo, Jusepe De Ribera e Luca Giordano, oltre che di Jan Fabre che, nel 2019, donò al Pio Monte quattro grandi sculture in corallo rosso.
«Siamo felici di condividere con il Pio Monte della Misericordia questo importante progetto sociale che è partito per noi più di un anno fa, con un lungo percorso formativo che ha coinvolto i giovani de La Scintilla e arricchito tutto lo staff del Tesoro di San Gennaro. Intendiamo diffondere sempre di più al territorio, ai ragazzi e a tutti la storia, l’arte e l’inestimabile patrimonio che custodiamo, permettendo al Museo e alla Cappella di San Gennaro di essere un luogo di scambio e incontro, uno spazio che non sia un’entità museale lontana, ma che possa essere “casa” anche per le fasce più fragili della società », ha commentato Francesca Ummarino.
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