Entra nel vivo il programma di Scripta. L’arte a parole, manifestazione diretta da Pietro Gaglianò che, con il titolo Essere comunità, porta incontri, laboratori, performance e nuove produzioni artistiche a Firenze e dintorni, tra la libreria brac e case del popolo. Partita il 7 novembre, Scripta conferma la sua vocazione comunicativa, aprendosi alle persone e creando un contenitore in cui far fluire discussioni, incontri e attività. Quest’anno, in particolare, il tema proposto agli artisti e agli autori invitati apre il confronto sul rapporto tra arte e inclusione sociale, con una specifica attenzione a gruppi sociali definiti fragili e con un approfondimento, non solo teorico, su mutualismo, solidarietà, reciprocità.
Con il sostegno del Comune di Firenze, è confermata la collaborazione con ARCI Firenze e con il circuito delle case del popolo dell’area fiorentina, dove si terranno residenze d’artista, laboratori con artisti U35 e con le comunità e gli incontri con il pubblico. Altri appuntamenti avranno luogo alla Libreria Brac, sponsor storico della manifestazione.
Dopo gli incontri con Daniel Borselli, che ha presentato Tristi tropi. Sulla possibilità di un’arte pubblica alla fine del mondo (Gli Ori, 2023), e con Giorgio Azzoni e Pasquale Campanella, curatori del volume Coabitare l’Isola. Spazio pubblico e cura dei luoghi (Mimesis, 2022), e il laboratorio di Wurmkos all’SMS Peretola, il prossimo appuntamento è mercoledì, 15 novembre, alla Brac con l’urbanista Giovanni Attili e l’artista Silvia Calderoni. I due autori parleranno di Civitonia. Riscrivere la fine o dell’arte del capovolgimento (Nero, 2022), un festival mai accaduto a Civita di Bagnoregio per riscrivere la fine del borgo minacciato dalla strutturale fragilità del suo territorio e dalla violenta turistificazione in atto. Ne è nato un denso volume che raccoglie i contributi degli artisti coinvolti e di studiosi.
Si prosegue con Nuove insegne e nuove arti un progetto in forma di workshop e performance relazionale di Filippo Riniolo, che coinvolge i lavoratori impegnati in una vertenza sul territorio. Gli operai potranno “creare il proprio vessillo” come quelli delle Arti fiorentine nel tardo medioevo e nel rinascimento a Firenze, riflettendo su come si costruisce un immaginario comune e una bandiera comune. Il workshop sarà realizzato nei giorni 22 e 23 novembre, in collaborazione con un circolo ARCI, nel Comune di Campi Bisenzio, e con il gruppo SI Cobas Prato e Firenze.
Il 24 novembre Riniolo sarà alla Casa del Popolo “Bruno Baldini”, a Barberino del Mugello per presentare la performance Una corona a testa in giù, realizzata con Francesco Marsili, ragazzo trans in attesa dei documenti che riconoscano il suo genere. Nella stessa data è prevista la presentazione del volume di Lucia Pessina La morte di Pinelli. Iconografia di un anarchico 1969-1975 (Fondazione Passarè / Quodlibet, 2023). Il libro indaga la produzione iconografica legata alla figura di Pinelli attraverso l’analisi di dipinti, mostre d’arte, film, spettacoli teatrali, libri, manifesti e fumetti comparsi fra il 1969 e il 1975.
Il 27 novembre, l’ultimo appuntamento in programma ci porta di nuovo alla Brac dove verrà presentata al pubblico un’opera inedita di Lori Lako, artista nata nel 1991 a Pogradec, Albania, ma da anni di base a Firenze. L’opera di Lako, prodotta da Scripta, è ispirata al mondo dei libri, alla loro circolazione, ai luoghi più impensati in cui possono finire e da dove possono trovare la strada per una nuova vita.
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