Inaugurata lo scorso 13 settembre presso la Gallery of Art Temple University of Rome, sarĂ visitabile fino al 30 settembre 2023 Idee della scultura. Progetti e disegni per il parco di Bassano in Teverina, la mostra a cura di Anna Maria Panzera e Shara Wasserman, con la collaborazione di Lucilla Catania, che presenta i lavori preparatori, bozzetti, disegni, foto e quantâaltro, delle opere realizzate dai 22 artisti presenti a Sculture in Campo. Parco Internazionale di Scultura Contemporanea.
Lâoccasione non vuol solo essere una documentazione della genesi delle opere del Parco, per quanto il materiale mostrato risponda perfettamente a questo tipo di finalitĂ . Nelle intenzioni delle curatrici vi è, infatti, la volontĂ di presentare al pubblico il processo di realizzazione di unâopera plastica, la sua genesi concettuale e tutto il lavoro, dunque, precedente la realizzazione effettiva della scultura.
Immergersi nel materiale preparatorio, fornito dagli artisti e in questo caso da Lucilla Catania che in qualitĂ di Presidente del Parco ha scrupolosamente custodito gli appunti e i disegni, consente di accendere una luce su una fase del lavoro artistico spesso tralasciata che, oltre a essere fondamentale per comprendere quel che precede, ha la valenza di opera dâarte essa stessa e consente di leggere il lavoro e la modalitĂ espressiva dellâartista tanto quanto le sculture. Lâoperare in tre dimensioni, infatti, prevede storicamente una genesi che passa per una fase bidimensionale, il progetto, il disegno o piĂš semplicemente lo schizzo, per trasferirsi poi nella tridimensionalitĂ , dove lâidea iniziale prende corpo confrontandosi anche con specifiche tecniche che portano alla definizione e modifica piĂš o meno sostanziale dellâidea inziale. Ă proprio per questo motivo che le testimonianze preparatorie assumono valore artistico che prescinde la scultura finita, rappresentando un qualcosa che presumibilmente non ha un preciso corrispettivo plastico.
Ogni artista sceglie la modalitĂ che ritiene piĂš consona a focalizzare al meglio la propria idea, pertanto anche a conferma di quanto detto finora colpisce in questa mostra lâeterogeneitĂ delle opere proposte. Ne segue, dunque, lâinteresse che il progetto espositivo riveste nellâambito della comprensione delle varie personalitĂ artistiche specifiche e di come sia cambiato nel tempo lâapproccio alla progettazione di una scultura. Câè chi infatti realizza un disegno su carta, dove imprime forme, volumi e ingombri, chi a questo associa pensieri e spunti scritti oltre alle indicazioni tecniche. Alcuni artisti utilizzano la fotografia, altri individuano in un testo la genesi della scultura. Câè chi invece non utilizza il disegno e studia direttamente la scultura attraverso la realizzazione plastica di parti, bozzetti o maquette. Considerata la numerositĂ degli artisti che negli anni hanno partecipato al Parco e lâeterogenea appartenenza a periodi e generazioni diverse, questa mostra ci dĂ la possibilitĂ di ragionare su come si sia modificato negli anni lâapproccio alla progettazione, come vi sia in alcuni casi un graduale abbandono della fase disegnativa e come in altri sia presente lâutilizzo di media diversi.
In linea con le finalitĂ statutarie di Sculture in Campo questa mostra rappresenta, infine, una delle modalitĂ con cui il Parco di Scultura Contemporanea vuole portare oltre i confini del proprio spazio e di Bassano in Teverina il grande lavoro di promozione dellâarte contemporanea che da sette anni sta operando. Infatti, nelle intenzioni del Parco e della sua fondatrice Lucilla Catania vi è la promozione di unâarte diffusa, che coinvolga le realtĂ locali e che si presenti, in questo come in altri casi, alla cittĂ metropolitana piĂš prossima attraverso la presentazione delle opere degli artisti coinvolti, non solo come mero richiamo ai visitatori ma come nuova occasione di riflessione.
A pochi giorni di distanza dallâapertura della mostra, il 16 settembre si è tenuta a Bassano in Teverina lâannuale inaugurazione delle nuove opere che sono entrate a far parte di Sculture in Campo. Protagonisti di questa settima edizione sono Giulio De Mitri, che ha realizzato lâopera Cielo, e Veronica Montanino, che ha realizzato lâopera Speculare.
Cielo è la scultura di Giulio De Mitri (Taranto, 1952), artista di lungo corso che da decenni unisce la sua pratica artistica ad un importante impegno sociale nella propria cittĂ natale. Definita come unâopera fortemente politica nel corso dellâinaugurazione da Cesare Biasini Selvaggi, membro del Comitato Scientifico del Parco, è costituita da un cilindro in muro a secco in pietra Palombino (90*300 cm di diametro), sulla cui superficie, in leggera pendenza, è stata posizionata una lastra di acciaio inox specchiante. Sulla circonferenza lâartista ha realizzato e inserito sei sagome di farfalle, anchâesse in acciaio inox di varia grandezza, nellâatto di spiccare il volo. Materiale e immateriale si incontrano in questâopera. De Mitri che da anni ragiona sulla natura per certi versi metafisica della pittura ci propone qui una visione riflessa del cielo. Questa entitĂ che lui stesso definisce come immateriale si rispecchia nella lastra dâacciaio, componente fortemente fisica, e nella sua mutevolezza vi incide di volta in volta i cambiamenti di stato. Come in una fotoincisione la levitĂ dellâaria, dellâazzurro o del grigio, della luce tenue o abbacinante si trasferisce temporaneamente ma per sempre sulla materialitĂ del metallo creando unâesperienza immersiva per chi la osserva.
Ad alimentare, sovvertendone per alcuni versi il significato, sono le figure di farfalla, insetti che rappresentano qui il materiale che si fa immateriale, ricollegandosi al significato di PsychĂŠ greca. Queste figure, specchianti anche loro, amplificano le visioni della volta celeste, brillano da lontano come un richiamo verso lâopera: esseri impalpabili in natura paiono, qui, fatte dâaria nellâatto di librarsi verso quel cielo che le dipinge. Anche la tecnica di realizzazione dellâopera è un connubio tra le culture e i territori. Lâartista ha infatti scelto la pietra locale assemblata però con la tecnica del muro a secco, in linea con la tradizione mediterranea. Ă questo, infatti, il bacino culturale cui De Mitri fa riferimento da sempre, in quellâorizzontalitĂ che unisce il cielo allâacqua e che qui ci fa galleggiare in un perpetuo mare di aria e nuvole.
Veronica Montanino (Roma, 1973) ha realizzato per il Parco Speculare, opera posizionata su un piano inclinato che raccorda il Querceto con la scarpata sottostante. Realizzata in cemento, si compone di tredici vasche riempite dâacqua, che formano un grande complesso dalle linee organiche. Nel corso della presentazione fatta in occasione dellâinaugurazione, Anna Maria Panzera, membro del Comitato Scientifico del Parco, ha sottolineato come questâopera si presti a molteplici interpretazioni, a partire dal titolo di derivazione latina, speciere, dunque guardare, osservare. Grazie allâelemento acqua che ne è parte integrante, lâopera riflette il mondo che la circonda, restituendo la propria capacitĂ di guardare e di lasciarsi guardare. Come sottolineato da Anna Maria Panzera, Speculare appare come uno sguardo liquido che innesca una relazione ipnotica con lo spettatore.
Per forma e sostanza lâopera realizza unâintegrazione totale con lo spazio in cui è inserita, annettendo e convivendo con le rocce emerse nel corso della realizzazione, che ne hanno influenzato cosĂŹ la morfologia. La forma organica delle vasche e, quindi, dellâopera nella sua interezza rimanda poi ad una riflessione sul barocco, non solo in senso formale ma anche contenutistico, in quanto espressione delle forze della natura che creano forme. Lâutilizzo dellâacqua come elemento centrale dellâopera la rende partecipe dei processi biologici e fisici, su cui lâartista interviene però con lâartificio del colore. A conclusione della realizzazione della scultura nelle vasche sono stati, infatti, inseriti dei pigmenti che la caratterizzano in senso pittorico innescando imprevedibili future interazioni con i processi naturali che autonomamente si creeranno.
La mostra temporanea alla Temple Gallery, la realizzazione delle due nuove opere nel Parco, insieme ad altre attivitĂ espositive in corso, sono dunque significative dellâintensa attivitĂ svolta da Sculture in Campo che negli anni si sta affermando sempre piĂš come realtĂ viva nella promozione dellâarte contemporanea.
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