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21
settembre 2018
Segni di sogni su carta
Progetti e iniziative
Torna per la terza edizione Wopart, la fiera dedicata alle opere "on paper". Sul lago dorato di Lugano
La terza edizione di Wopart-Work on Paper Art Fair, diretta da Luigi Belluzzi e organizzata da Lobo Swiss, si è inaugurata ieri al Centro Esposizioni Lugano, sul lago dorato in Svizzera, dove anche le opere su carta valgono quanto i lingotti d’oro e materializzano un investimento sicuro. Lo testimoniano le diverse opere in mostra, tutte su supporto cartaceo, proposte da oltre 100 espositori, di cui 85 gallerie provenienti da 16 Paesi, selezionate da un comitato scientifico presieduto da Giandomenico Di Marzio, giornalista e curatore d’arte contemporanea, e da Paolo Manazza, pittore e giornalista esperto in economia dell’arte.
Alle 71 gallerie della Main Section si affiancano, quest’anno, 14 stand dedicati agli artisti emergenti e un settore, REAL-Rassegna di editoria d’arte di Lugano, a cura della casa editrice Artphilein Editions e della libreria Choisi, con la presenza di 11 spazi e 5 nuovi stand, affidati ad altrettante istituzioni museali. È un segno positivo di sinergia tra pubblico e privato.
Rispetto alle edizioni precedenti, questa ha un taglio più fieristico e didascalico per soddisfare un mercato internazionale esigente e preparato, pertanto, offre un più ampio panorama di opere antiche, moderne e contemporanee. Ci sono carte per tutti i gusti e come al solito tutto dipende da quanto si vuole spendere. Disegni, litografie, stampe orientali e occidentali, collage, fotografie e altri esemplari cartacei incantano anche giovani collezionisti.
Punto di partenza imprescindibile è il Novecento e, tra i classici, conquistano i disegni di Gustav Klimt ed Egon Schiele, mentre non mancano i maestri come Amedeo Modigliani, Pablo Picasso, Mirò e tanti altri. È sempre vincente Giorgio Morandi, l’assoluto protagonista della Galleria d’Arte Maggiore, storica galleria bolognese presente per il secondo anno a Wopart anche con pregiate opere di Giuseppe Capogrossi, Leoncillo, Graham Sutherland, Sam Francis e artisti contemporanei come Fabrizio Plessi, Mimmo Paladino, Sissi, Sandro Chia, Marco Tirelli. In particolare segnaliamo i disegni raffinati di Pirro Cuniberti, con tracce di poetica leggerezza animate da linee, segni, punti, macchie lievi e germinanti, dal titolo fortemente evocativo, davvero sorprendenti.
Franco Grignani Grafia spiraliforme e rigatura parallela, 1963 sperimentale ottico ai sali di bromuro d’argento, 29,8×24,1 cm Courtesy 10 A.M.ART, Milano
Tra le rivelazioni da tenere d’occhio c’è Pietro Ruffo della galleria nm>conteporary di Monaco, una promessa forgiata nello storico Opificio San Lorenzo di Roma, dove l’artista vive e lavora. Seduce la mostra “Fabrizio Clerici- Omaggio a Savino”, esposta dalla Galleria Laocoonte di Roma, un album degli schizzi originali di “Alle cinque da Savino”, con 39 disegni tracciati a mano libera. A questi si accompagnano alcune altre opere di Alberto Savino, una chicca di surreale ironica levità. Sono per pochi le opere rare, come per esempio il disegno di Salvator Rosa che raffigura uno Studio per albero, datato intorno al 1660 ed esposto dalla galleria Pandora Old Masters Inc di New York. Meritano attenzione gli stand della Galleria Monica de Cardenas (Milano, Zuoz, Lugano), Lia Rumma (Napoli, Milano), Luca Tommasi e le new entry Galleria Fumagalli e Raffaella Cortese di Milano, dove la qualità è di casa. Partecipa per la prima volta a Wopart anche la storica Studio G7 di Bologna, con uno stand ambizioso, per “Breve storia di lungo percorso”, progetto espositivo composto da diverse opere di undici artisti, protagonisti del Concettuale, come, tra gli altri, Giulio Paolini, David Tremlett, Paolo Icaro, Hidetoshi Nagasawa.
Giuseppe Penone Guanto, 1972 Stampa fotografica Ed. 5/50 34×42 cm COURTESY Galleria Fumagalli
Nello stand della storica Tornabuoni Art, c’è un capolavoro di Alighiero Boetti, un’opera su carta quadrettata irresistibile dal titolo Storia naturale della moltiplicazione, del 1974-75, euro 150mila. Beato chi la compra! Sono sempre cool le serigrafie di Andy Warhol, un investimento sicuro le carte di Lucio Fontana, nell’anno di festeggiamenti del centenario della nascita di Mimmo Rotella, spopolano i suoi decollage degli anni Sessanta, invece tra le stampe orientali piacciono quelle di Hiroshige. Tra gli altri artisti contemporanei incantano per gioiosa vitalità i pennarelli di Keith Haring e anche Damien Hirst attira un mercato più giovane.
Affianca la fiera l’esposizione “Il sogno delle idee”, dedicata all’architetto Giampiero Bodino, noto per le sue creazioni di gioielleria, presentate per la prima volta al pubblico con 12 doppie tavole che mostrano come prende forma un gioiello. Da non perdere la mostra fotografica di Buby Durini, “Joseph Beuys Difesa della Natura in the World”, comprensiva di 10 gigantografie che ripercorrono l’impegno etico dello sciamano dell’arte, che denuncia l’emergenza ambientale di scottante attualità. “Xilografia (1924-1926). Un’utopia grafica”, è una mostra che racconta l’avventura della rivista Xilografia, pubblicazione mensile di xilografie originali fondata da Francesco Nonni e stampata a Faenza. Infine, da non perdere l’installazione site-specific Scotch Drawing #20092018 di Alex Dorici, realizzata tra gli stand del Centro Esposizioni Lugano con nastro adesivo di carta di colore blu.
Fino al 23 settembre, Wopart offre un fitto programma di incontri, conversazioni, proiezioni, attività didattiche, interviste con artisti, critici e storici dell’arte, consulenti e specialisti di investimenti, per avvicinare il pubblico alla conoscenza del mercato e del collezionismo, non solo di opere su carta ma anche di idee, che cambiano il nostro modo di percepire il visibile e l’invisibile.
Jacqueline Ceresoli