Visitatori
occasionali, appassionati, studenti, collezionisti e curiosi stanno per
assistere a un fine settimana acceso. Un programma di tre giorni che fa
dell’arte contemporanea motivo di nuova vita (per gli spazi dedicati) anche se
non sempre effetto di reale novità.
A
partire da venerdì 17, gli orari prolungati fino alle 22 e l’apertura
domenicale delle gallerie consentiranno un accesso fluido a tutte le sedi
aderenti a Start. Oltre alla lista dei 37, infatti, non sono da escludere altre
gallerie (Enrico Fornello con Sean Edwards, ad esempio) o spazi (il Docva con William
Cobbing)
che, essendo istituzione pubblica o non avendo i due anni richiesti per entrare
nell’associazione (la Fabbri Contemporary Art, ad esempio), comunque
proporranno eventi e artisti di riguardo rispetto all’intero panorama artistico
internazionale (altro esempio: PrometeoGallery con Driant Zeneli).
Ma
l’agenda di Start, a partire dal 17 settembre, resta comunque fitta e,
all’apparenza, più coinvolgente, più propulsiva rispetto alle edizioni passate.
Per chi volesse approfittare delle aperture straordinarie di questi giorni,
consigliamo di pregustare alcune delle gallerie coinvolte
nell’iniziativa e i loro artisti in mostra. Le macro-aree cittadine toccate da
Start saranno quelle di Lambrate, Piola, Porta Romana, Porta Venezia e buona
parte del centro.
prenotazione e grazie al supporto di BikeMi, sarà inoltre possibile visitare le mostre spostandosi in bicicletta
attraverso percorsi appositamente studiati e
con l’aiuto di una guida, che accompagnerà i ciclisti nel percorso culturale
tra le gallerie.
Qualora
ci si trovi in Porta Romana, è bene avere un occhio di riguardo per due
differenti personali e una collettiva: l’una di Spencer Tunick da Mimmo
Scognamiglio, l’altra incentrata sui lavori della mini-strutturista Rebecca
Agnes
e, per ultima, la mostra dal titolo No fear Beyond this point (Sebastiaan
Bremer, Marco Di Giovanni, Arthur Duff, Maria Friberg, Arcangelo Sassolino e Jari Silomäki) di scena alla
Galica.
Da
visitare, invece, in zona centro: l’inaugurazione del nuovo spazio di Francesca
Kaufmann e Chiara Repetto, in via dell’Orso al 16; la personale visionaria di Aldo
Lanzini
nelle sale di Le case d’arte; e la mostra “monumentale” allestita alla N.O.
Gallery da Virginia Overton.
Nell’area
di Porta Venezia, da non mancare la buia messa in scena dell’artista Victor
Man,
con The dust of the others, presso la Zero…, l’inaugurazione della poco
distante Giò Marconi (con Bruno di Bello) e The Flat (con la curiosa personale
del talentuoso Paolo Cavinato).
Risalendo
verso la zona est della città, è doveroso visitare gli spazi di Cannaviello
(concentrato su una retrospettiva degli anni ‘70), dello Studio Guenzani (con
la personale del più che promettente Matteo Rubbi) e di Raffaella
Cortese, dopo però aver visionato i lavori di Indre Serpytyte presso gli spazi di Camera
16 Contemporary art in via Pisacane.
Approdati nel limbo di Lambrate, restano assolutamente
imperdibili, per gli avventori più affezionati, le nuove sale di Federico
Luger, le doppie mostre di Massimo De Carlo e la promettente Early Works di Gerald Miller,
innestata da Alessandro de March.
E se nel giorno 17
settembre le mostre del circuito faranno le ore piccole, sabato 18 settembre la
Fondazione Stelline ospiterà a
ingresso libero il convegno Materia Contemporanea. Indagine
sul restauro e la conservazione nell’arte del XXI secolo. A partire dalle 10,
alcuni tra i principali esperti nazionali e internazionali del settore
interverranno all’appuntamento.
In serata invece si terrà lo Startmilano Party 2010 presso
l’Istituto Svizzero, mentre
domenica – alle 15 e alle 17 -, presso l’Auditorium del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, proiezione
in anteprima Italiana di Herb & Dorothy, film documentario di Megumi
Sasaki che narra
le vicende di un’atipica coppia di collezionisti (impiegato postale e
bibliotecaria) riusciti a costruire negli anni un’importante collezione d’arte
contemporanea.
Start
Milano 2009 ai voti
ginevra bria
Info: www.startmilano.com
[exibart]
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