Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere: la nuova illy Art Collection dedicata a Biennale Arte 2024

di - 28 Aprile 2024

Ancora una volta le iconiche tazzine illy si sono trasformate in una tela bianca sulla quale a guatemalteca Paula Nicho, il peruviano Rember Yahuarcani López, il colombiano Aycoobo e il collettivo brasiliano Mahku, hanno potuto esprimere la loro creatività, saldamente radicata nelle tradizioni e nella cultura della loro terra.

Nella tazzina mia seconda pelle, Paula Nicho dipinge la fantasia degli abiti, quelli tradizionali, che lei ha indossato subendo discriminazioni. In gli esseri invisibili, la tazzina di Rember Yahuarcani López, sono riprodotte creature nate migliaia di anni fa nei territori dell’Amazzonia. La tazzina di Aycobo, che ricalca l’opera il sogno dello sciamano, rappresenta invece il modo in cui lo sciamano percepisce e sente la natura dal suo essere, connettendosi spiritualmente con le piante e gli animali, che sono i guardiani celesti del territorio, imparando da loro l’antica saggezza che vede ognuno svolgere un ruolo, una funzione condivisa e accettata perché ognuno porta la sua medicina per guarire l’umanità.

VENICE, ITALY – APRIL 17: Aycoobo, aka Wilson Rodríguez attends the illy Art Collection Presentation During Art Biennale 2024 on April 17, 2024 in Venice, Italy. (Photo by Daniele Venturelli/Getty Images for illy)

Mahku, il Movimento brasiliano degli Artisti dell’etnia Huni Kuin, narra infine il mito di kapewë pukeni secondo cui alcuni uomini dovevano passare dal continente asiatico a quello americano attraverso lo stretto di Bering. Un alligatore si offrì di portarli sulla schiena in cambio di cibo. Lungo il tragitto gli animali disponibili diventavano sempre più scarsi e gli uomini cacciarono un piccolo alligatore, tradendo la fiducia del grande alligatore, che si inabissò nel mare. Da qui ebbe origine la separazione tra popoli e luoghi diversi.

Ne parlaimo con Carlo Bach, Direttore Artistico di illycaffè, che abbiamo raggiunto in occasione della presentazione della nuova illy Art Collection.

VENICE, ITALY – APRIL 17: Carlo Bach attends the illy Art Collection Presentation During Art Biennale 2024 on April 17, 2024 in Venice, Italy. (Photo by Claudio Lavenia/Getty Images for illy) (Photo by Claudio Lavenia/Getty Images for illy)

«Innanzitutto, vuole intendere che ovunque si vada e ovunque ci si trovi si incontreranno sempre degli stranieri: sono/siamo dappertutto. In secondo luogo, che a prescindere dalla propria ubicazione, nel profondo si è sempre veramente stranieri». Rispetto alla dichiarazione di Adriano Pedrosa circa l’espressione Stranieri Ovunque, come illycaffè, che ha nel tempo costruito un legame privilegiato con l’arte contemporanea, si inserisce questa narrazione?

«É ormai da più di 10 edizioni che siamo a fianco della Biennale Arte di Venezia che consideriamo l’evento mondiale più importante dell’arte contemporanea ed è per questo che ci interessa partecipare e contribuire con le nostre possibilità a questa riflessione che ricorre ogni due anni. Quest’anno questo appuntamento è particolarmente interessante visto che Pedrosa è il primo curatore sudamericano, area geografica per noi molto importante, per ovvie ragioni, e su cui in passato abbiamo lavorato molto anche sulla ricerca artistica come, ad esempio, con l’artista brasiliana Maria Maiolino (leone d’oro alla carriera quest’anno) con cui abbiamo realizzato una tazzina nel 2001. Il tema dello straniero, termine così tanto usato nei nostri tempi, lo trovo molto centrato come filo conduttore per una Biennale, una mostra che indaga il poco conosciuto dal mondo occidentale e dal sistema dell’arte».

VENICE, ITALY – APRIL 17: General view at the illy Art Collection Presentation During Art Biennale 2024 on April 17, 2024 in Venice, Italy. (Photo by Daniele Venturelli/Getty Images for illy)

Da un punto di vista culturale ma anche sociologico, che valore ha oggi il rito del caffè? E che significato assume, per affinità o differenze rispetto all’Italia, per gli artisti latino-americani scelti?

«Il rito del caffè per me è la possibilità che questa bevanda possiede di favorire il dialogo ed il confronto. Un tempo il “cafè” come luogo era proprio perfetto: non era l’intimità della casa né la formalità del luogo di lavoro e rappresentava una terra di mezzo che anche grazie alla bevanda del caffè favoriva un confronto creativo. La scelta invece degli artisti con cui abbiamo lavorato è stata fatta proprio da Adriano Pedrosa. Quando lavoriamo con la Biennale il nostro scopo non è aggiungere ma amplificare e lui ci teneva molto ad amplificare il messaggio portato da questo gruppo di artisti: la forza delle proprie origini attraverso i tatuaggi intesi come “seconda pelle” di Paula Nicho, i sogni dello sciamano di Aycoobo, gli esseri invisibili di Rember e le leggende del movimento brasiliano Mahku ci portano in un mondo dove la Natura è ancora al centro del mondo ed è il nucleo della riflessione degli artisti coinvolti. Essi sono puri e le loro menti sono in contatto con quello che noi ormai abbiamo dimenticato che è il mistero e la magia dell’ambiente e della propria anima».

VENICE, ITALY – APRIL 17: General view at the illy Art Collection Presentation During Art Biennale 2024 on April 17, 2024 in Venice, Italy. (Photo by Daniele Venturelli/Getty Images for illy)

Come evolve la volontà di portare la passione e l’arte dell’espresso all’interno del grande mondo dell’arte contemporanea?

«Una tazzina di caffè illy rappresenta l’unione del gusto, della bellezza e della sostenibilità. Una bellezza che negli ultimi 30 anni abbiamo raccontato attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea mediante la creazione di progetti artistici, la collaborazione con le più importanti esposizioni d’arte e il sostegno a giovani promesse e grandi maestri. Il progetto più importante è legato proprio alle illy Art Collection che hanno trasformato un oggetto di uso quotidiano in una tela bianca sulla quale, negli anni, hanno espresso la propria creatività più di 130 noti e apprezzati artisti di fama internazionale dando inizio a quella che negli anni si è trasformata in una delle più grandi raccolte d’arte contemporanea esistente al mondo. In questo nostro progetto si incontra la raffinatezza dei maestri dell’arte contemporanea con quella dei maestri della qualità, espressione dell’unione del bello e del buono che caratterizzano il brand illy.  Ed è così che la tazzina disegnata da Matteo Thun nei primi anni 90 in 32 anni si è vestita della creatività dei più grandi artisti, contribuendo a diffondere la poetica dei grandi pensatori visivi della nostra contemporaneità e credo ci sia una grande sinergia tra il nostro caffè, i nostri luoghi e la creatività. La bellezza che illycaffè cerca di raggiungere si ispira all’antico concetto greco di kalokagathìa, che unisce kalòs (ciò che è bello) e agathòs (ciò che è buono) per creare un nuovo significato in cui bellezza e bontà si uniscono e dipendono l’una dall’altra.

VENICE, ITALY – APRIL 17: <> attends the illy Art Collection Presentation During Art Biennale 2024 on April 17, 2024 in Venice, Italy. (Photo by Daniele Venturelli/Getty Images for illy)

Articoli recenti

  • Mostre

“La Caduta degli angeli ribelli. Francesco Bertos” in mostra a Vicenza

Alle Gallerie d'Italia di Vicenza, in mostra la scultura del Settecento di Francesco Bertos in dialogo con il capolavoro "Caduta…

23 Dicembre 2024 0:02
  • Architettura

«L’umano al centro dell’architettura». La prossima edizione della Biennale di Seoul raccontata dal suo direttore

La capitale coreana si prepara alla quinta edizione della Seoul Biennale of Architecture and Urbanism. In che modo questa manifestazione…

22 Dicembre 2024 19:15
  • Libri ed editoria

Quel che piace a me. Francesca Alinovi raccontata da Giulia Cavaliere in un nuovo libro

Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…

22 Dicembre 2024 17:00
  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02