Iconoclasta, geniale, provocatore, Bene è stato molte cose, rimanendo però sempre fedele all’arte a cui aveva scelto di consacrarsi: il Teatro.
In occasione del ventennale dalla morte del grande artista italiano arriva su ITsART “BENE! Vita di Carmelo, la macchina attoriale“, prodotto da Echivisivi e ITsART, un viaggio nella vita e nell’eredità artistica di uno dei più grandi attori del ‘900 italiano, disponibile sulla piattaforma streaming.
Scritta a quattro mani da Lorenzo Bagnatori e Samuele Rossi, che ne firma anche la regia e ne è produttore assieme a Giuseppe Cassaro, Gianluca Curti e Santo Versace, l’opera ripercorre cronologicamente la carriera di Carmelo Bene, dall’infanzia in Puglia contraddistinta da una formazione cattolica a Roma, dove inizia a scontrarsi con le regole e l’autorità, fino al periodo della Cantine Romane, frequentate da intellettuali come Arbasino, Pasolini e Flaiano.
Senza dimenticare le esperienze cinematografiche e le performance indimenticabili, come la lettura di Dante dalla Torre degli Asinelli a Bologna.
Protagonista del documentario è Filippo Timi, che presta corpo e voce a Carmelo Bene recitando alcuni brani dell’artista italiano, intervallato dalle voci di chi lo ha conosciuto, come le compagne Lydia Mancinelli e Raffaella Baracchi, la figlia Salomè, l’opera analizza l’incredibile maestria di un talento unico nella storia teatrale italiana e internazionale.
«Carmelo Bene è inimitabile, è l’incarnazione della storia stessa del teatro», commenta Filippo Timi, «era teatro ogni gesto che andava a fare. Il tutto condensato in una voce impressionante. Quando ho conosciuto il teatro di Carmelo Bene c’è stato un desiderio di identificazione, e in questo documentario ho avuto proprio il grande privilegio di interpretarlo e dare voce ad alcuni dei suoi brani più celebri».
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