Svelare Leonardo: il Genio vinciano si riscopre attraverso il digitale

di - 12 Luglio 2023

Presentata presso gli affascinanti ambienti di Sala della Balla di Castello Sforzesco a Milano, “Svelare Leonardo” è la più grande retrospettiva digitale mai realizzata prima d’ora dedicata a Leonardo Da Vinci. Il progetto – prodotto e presentato da Google Arts & Culture – vede la partecipazione di oltre 28 istituzioni di tutto il mondo che hanno contribuito attivamente alla realizzazione del più ampio archivio online contenente opere, schizzi, disegni e progetti di una delle personalità più eclettiche e geniali dell’intera storia dell’arte.

Autoritratto, c. 1515-16 (sanguigna su carta bianca) di Leonardo da Vinci, Credits Musei Reali di Torino, Google Arts and Culture

Avendo riunito oltre 1300 pagine appartenenti ai manoscritti leonardeschi, milioni di persone hanno ora la possibilità di consultare gli studi e le riflessioni contenute all’interno dei celebri codici vinciani, come il Codice Trivulziano – conservato presso il Castello Sforzesco stesso – il codice Atlantico e il Codice Arundel. Grazie alla tecnologia di machine learning e al prezioso contributo del professor Martin Kemp, esperto di Leonardo di fama mondiale, è possibile analizzare secondo diverse categorie gli elementi stilistici e creare connessioni tra le tematiche affrontate all’interno dei manoscritti. Leonardo durante la sua vita affrontò ricerche riguardo l’anatomia e la meccanica, ideando numerose invenzioni legate al mondo dell’ingegneria militare e idraulica. Questi progetti, per lo più mai realizzati visto le limitazioni tecniche dell’epoca, sono ora consultabili all’interno di Svelare Leonardo grazie al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano, il quale ospita oltre 170 modelli 3D dei prototipi leonardeschi.

Digitalizzazione con Art Camera – Behind the Scenes di Sala delle Asse, Credits Castello Sforzesco di Milano, Google Arts and Culture

Anche i capolavori pittorici del maestro rinascimentale, che hanno contribuito a renderlo uno degli artisti più celebri al mondo, sono stati riuniti e digitalizzati, abbattendo i confini delle collezioni che li conservano e mantenendo una definizione tale da poter essere considerate delle fonti attestabili valide per l’approfondimento di studi in ambito accademico o per una più semplice fruizione disimpegnata.

Codice Atlantico, folio 755 r, Credits Veneranda Biblioteca Ambrosiana, Google Arts and Culture
Codice Madrid I, f.64r di Leonardo da Vinci, Credits Acción Cultural Española, Biblioteca Nacional de España, Google Arts and Culture

Grazie alla collaborazione tra la città di Milano e Google Arts & Culture, centinaia di capolavori possono essere ammirati da individui di tutto il mondo, sostenendo la promozione e soprattutto la conservazione del patrimonio artistico lasciatoci da un Genio che ha cambiato per sempre la città di Milano, offrendo ai posteri capolavori come l’Ultima Cena, conservata nel refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie, e la Sala delle Asse di Castello Sforzesco.

Ginevra de Benci di Leonardo Da Vinci, Credits National Gallery of Art, Washington DC, Google Arts and Culture

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