Non rimane che rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro ma c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Nella notte tra il 10 e l’11 febbraio 2021, il versante est della collina sovrastante la residenza di TANA, presidio di tutela ambientale dedicato ai linguaggi dell’arte contemporanea e all’immaginazione di nuove socialità, situato nella Frazione Terranova del comune di Arpaise, è crollato. Trascinata dalle piogge torrenziali dei giorni precedenti, sull’officina laboratorio e su parte della casa si è riversata parte di un bosco secolare, provocando danni ingenti ai tetti, al muro perimetrale e ai giardini terrazzati, opere compiute nel corso del tempo da Tiziana De Tora e Marco Papa, fondatori di TANA, insieme ai tantissimi ospiti che hanno attraversato questo luogo incastonato tra i monti e le valli del Sannio beneventano. Ma De Tora e Papa non si sono lasciati scoraggiare dal rischio scampato e dalle avversità e, per ripristinare al più presto le strutture di TANA, hanno mosso i primi passi, lanciando al contempo una campagna di crowdfunding.
«Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo iniziato a rimuovere i detriti, i grossi tronchi e rami crollati sui tetti, con il pronto intervento dei Vigili del fuoco e poi con l’aiuto di un gruppo di amici e vicini del TANA, che hanno subito offerto il proprio concreto sostegno e che ringraziamo di cuore», hanno raccontato De Tora e Papa, ideatori e curatori dell’evento internazionale Happy Earth Days, giunto alla sesta edizione, dedicato alla Giornata mondiale della Terra. Con la consulenza di un geologo è stato stimato complessivamente l’ammontare dei danni subiti, valutando i lavori più urgenti per la messa in sicurezza del pendio, del muro di cinta, della casa e dell’officina laboratorio.
«I primi detriti sono stati già rimossi ma, per scongiurare ulteriori crolli o danni strutturali, è urgente proteggere le strutture e il muro di cinta, in previsione di ulteriori piogge, rimuovendo tutto il terreno, le grosse pietre, i tronchi e i detriti caduti», continuano i fondatori di TANA che, negli anni, ha ospitato progetti di artisti come, tra gli altri, Michelangelo Pistoletto, Marisa Albanese ed Eugenio Giliberti. Tra le varie iniziative promosse, anche attività di formazione per i più giovani e di tutela ed educazione ambientale.
I lavori, però, saranno lunghi e complessi e prevedranno la messa in sicurezza del pendio franato, la regimazione delle acque superficiali, la palificazione dei terrazzamenti e poi il consolidamento del muro perimetrale e l’impermeabilizzazione e la copertura del tetto della casa. E poi, dopo aver piantato bene le nuove radici, finalmente le attività potranno ricrescere.
Qui il link alla pagina di crowdfunding.
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