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Terrae Motus alla Reggia di Caserta: una nuova sala per Lucio Amelio
Arte contemporanea
di redazione
A 43 anni dalla tragedia del terremoto che il 23 novembre 1980 devastò la Campania e colpì le regioni limitrofe, provocando morte e distruzione, la Reggia di Caserta dedica un’intera giornata alla prestigiosa collezione d’arte contemporanea Terrae Motus e al suo creatore, il mitico gallerista napoletano Lucio Amelio, la cui storia è stata raccontata nel recente documentario di Nicolangelo Gelormini. In programma, l’apertura prolungata degli Appartamenti reali e la presentazione di un nuovo ambiente. In occasione dei 30 anni dalla donazione della collezione Terrae Motus alla Reggia di Caserta, avvenuta nel 1993, il Museo ricorda infatti Lucio Amelio dando il suo nome a una sala del percorso degli Appartamenti reali.
Nel nuovo spazio, saranno raccontate le origini dell’ambizioso progetto, durato oltre dieci anni, per il quale il gallerista concepì una raccolta di opere d’arte realizzate dai più importanti artisti della scena contemporanea internazionale degli anni Ottanta, con l’obiettivo di rispondere al potere distruttivo del terremoto con la forza creativa dell’arte. Nella sala degli Incontri d’Arte, il Direttore Tiziana Maffei dialogherà con i testimoni d’eccezione Tomas Arana e Nino Longobardi, per inaugurare la nuova Sala Lucio Amelio e per parlare della grande avventura di Terrae Motus.
31 anni fa fu presentata una selezione di 30 opere scelte direttamente da Lucio Amelio e allestite con il contributo di Corrado Teano, Mimmo Scognamiglio e Roberto Manfredi nelle retrostanze settecentesche del Palazzo Reale. L’anno seguente, nel 1993, Lucio Amelio donò con un lascito testamentario alla Reggia di Caserta l’intera collezione, giunta alle 72 opere realizzate da 67 artisti. Dal 2020, in occasione dei 40 anni dal terremoto del 1980, le opere di Terrae Motus sono state inserite nelle sale degli Appartamenti reali della Reggia di Caserta con un nuovo allestimento (ne scrivevamo qui), che prova a collegarsi idealmente al progetto originario di Lucio Amelio di voler scuotere il pensiero critico del pubblico, facendo dialogare gli spazi storici del complesso vanvitelliano con opere d’arte contemporanee.
La Sala Lucio Amelio terrà conto di questa storia e sarà situata alla fine del percorso degli Appartamenti reali, nelle immediate vicinanze dell’iconica opera Fate presto di Andy Warhol, costituita da tre grandi tele con la riproduzione serigrafica della prima pagina del mattino del 26 novembre 1980: la prima facciata, a destra, riproduce le case distrutte di S. Angelo dei Lombardi, a sinistra, i bambini avvolti dalle coperte nel gelo di Balvano.
In occasione della presentazione del 23 novembre, alle ore 20 si terrà una proiezione video – poi fruibile in maniera permanente – tratta dal documentario realizzato da Mario Franco per la prima esposizione della collezione Terrae Motus alla Reggia di Caserta, nel 1992. Il video integrale è conservato presso gli Archivi Mario Franco a Casa Morra, Napoli. Inoltre, giovedì la Reggia di Caserta sarà aperta con orario prolungato fino alle 23:15, con ultimo ingresso alle 22:15. Nel corso della giornata ci saranno visite accompagnate alla collezione a cura del personale del Museo e di Opera Laboratori.