The Drawing Hall: a Bergamo, un nuovo spazio indipendente per il disegno

di - 10 Novembre 2021

Modalità di rappresentazione leggera, sottile, libera ma anche intensa e vigorosa di oggetti e persone, dettagli e paesaggi, il disegno è da sempre considerato il “fondamento dell’arte”, ancora prima del colore e, oggi, questo peculiare linguaggio, in tutte le sue declinazioni, ha una nuova sede. Alle porte di Bergamo apre The Drawing Hall, spazio indipendente interamente dedicato alle peculiari forme che il disegno assume nel contemporaneo. Nato per impulso dell’artista Andrea Mastrovito e di Walter Carrera, visual designer e fotografo, e Marco Marcassoli, regista e fondatore di Yanzi Srl, The Drawing Hall dialogherà con il mondo dell’arte contemporanea per sondare il ruolo che il disegno ha mantenuto al suo interno, sia in fase progettuale che sul piano formale.

Andrea Mastrovito, Tracciato per fronde_albero in primo piano, abside di sinistra, 2012, matita su carta, 21 x 29,7 cm, Courtesy l’artista

Sabato e domenica, 13 e 14 novembre 2021, in occasione di ArtDate, The Drawing Hall aprirà le sue porte per la prima volta con “GV 19,30”, progetto espositivo che presenterà una selezione di 25 disegni tra i tanti realizzati da Mastrovito per la costruzione del progetto per la Chiesa dell’Ospedale San Giovanni XXIII a Bergamo. La mostra sarà accompagnata dalla pubblicazione di un Quaderno dal titolo “Accarezzare con la matita”, che prende spunto dal videodocumentario “Un luogo una carezza”, di Marco Marcassoli, e racconta la realizzazione delle grandi vetrate absidali a opera di Mastrovito. I testi, tratti dalle interviste ai protagonisti dei lavori e arricchiti da un inedito trattato tecnico, sono corredati dalla medesima selezione di disegni in mostra. Lo stesso documentario sarà proiettato in occasione della presentazione.

Andrea Mastrovito, Gruppo dell’Addolorata, secondo schizzo preparatorio per l’abside di sinistra, 2011, matita su carta, 21 x 29,7 cm Courtesy l’artista

«L’arte italiana, attraverso i secoli, ha sempre affondato le sue radici nel disegno: da Cimabue a Giotto, dal Rinascimento ai grandi maestri incisori, da Morandi a Boetti la matita è, con grazia, leggerezza e potenza, una chiave di lettura del reale», hanno spiegato gli organizzatori. «The Drawing Hall nasce da questa riflessione sul ruolo del disegno e dall’esigenza di integrare la linea critica del disegno italiano contemporaneo, ponendosi come spazio di ricerca delle basi comuni tra gli artisti, per rileggerle alla luce della loro ricerca».

Tra i piani per l’immediato futuro, è l’avvio di lavoro di mappatura incentrato su questo potente e diffusissimo – ma anche sostenibile e facilmente diffondibile – mezzo espressivo. Con il contributo di autori, critici, curatori e professionisti del settore, The Drawing Hall vorrebbe proporre «Una traccia sul disegno in Italia, attraverso la presentazione del lavoro di alcuni dei protagonisti del contemporaneo che utilizzano questo media sia nella progettualità che nell’esposizione, il tutto corredato da una particolare edizione, un Quaderno, che richiami il lavoro espositivo e lo analizzi anche attraverso il contributo di importanti esponenti del mondo dell’arte contemporanea».

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