-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Torino: il Centro Storico Fiat riapre con un allestimento speciale
Progetti e iniziative
di redazione
La storia corre rapida, dal 1924 al 2024 è un secolo nel soffio di 234,980 chilometri orari: questo il record di velocità stabilito quel 12 luglio di cento anni fa da una Fiat SB4 che il pilota Ernest Eldridge recuperò da un incidente e portò a nuova vita, allungandone il telaio e montandovi un motore aeronautico, anche esso Fiat. Fu chiamata Mefistofele, per il rombo che doveva lasciare stupefatti gli spettatori, assiepati sul rettifilo della Route d’Orléans, ad Arpajon, per assistere alla gara. Quel record pioneristico diventò una leggenda, che oggi si può rivivere esplorando il Centro Storico Fiat di Torino, aperto al pubblico da venerdì 12 a domenica 14 luglio con uno speciale allestimento, in collaborazione con il MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile. Inserita nell’ambito di Torino Capitale della cultura d’impresa 2024, l’iniziativa anticipa la grande mostra in apertura il prossimo autunno al MAUTO, dedicata ai 125 anni della fabbrica torinese.
Un museo Liberty: l’eredità del Centro Storico Fiat
Il Centro Storico Fiat, infatti, ha sede nel primo ampliamento delle officine di corso Dante Alighieri, dove nacque l’azienda. Il progetto era firmato dall’architetto Alfredo Premoli, tra i più apprezzati esponenti del liberty torinese, chiamato da Giovanni Agnelli per la realizzazione di quello che sarebbe stato il primo stabilimento della Fiat, fondata nel 1899 e ancora senza una sede autonoma. Progettato e realizzato tra il 1904 e il 1906, l’edificio fu inaugurato nel 1907 e funzionò come officina di produzione e finitura, rimessa, magazzino e sede di rappresentanza della casa automobilistica.
Nel 1961, per le celebrazioni del centenario dell’Unità d’Italia, iniziò la sua trasformazione in sede museale. Continuò a ospitare eventi fondamentali per la storia dell’azienda e non solo, come l’atto della firma, nel 4 maggio 1966, dell’accordo per la costruzione di uno stabilimento nella città russa di Togliatti per produrre la Zhiguli, un’automobile basata sulla Fiat 124 che sarebbe stata prodotta fino al 2012.
Dopo i restauri e il riallestimento del 1999, da parte degli architetti Gabetti e Isola, e un ulteriore ampliamento degli spazi interni nel 2011, oggi la parte archivistica conserva più di 5mila metri lineari di documenti cartacei, 300mila disegni tecnici, 5mila volumi e riviste di automobilismo e storia industriale, 6 milioni di immagini, 200 ore di filmati storici e, in particolare, i fondi dei progettisti e designer Dante Giacosa – il padre della Topolino, della 600 e della 500 – e Giuseppe Gabrielli. Ma anche una raccolta di opere e bozzetti degli epigoni dell’arte italiana, da Mario Sironi a Giorgio de Chirico e Felice Casorati, fino alle fotografie di Ugo Mulas.
E poi, una collezione di automobili, cimeli, modellini e manifesti pubblicitari che copre l’intera storia dell’azienda. Dalla prima vettura, la 3½ Hp, alla Mefistofele, passando per il primo trattore, il Fiat 702 del 1919, l’autocarro 18BL, che motorizzò le truppe italiane nella Prima guerra mondiale, la Littorina, icona del trasporto ferroviario a partire dagli anni Trenta, il caccia G91, il velivolo disegnato da Gabrielli e poi adottato dalla NATO.
La riapertura straordinaria
Nel pomeriggio di venerdì 12, dalle 15 alle 19, e per le intere giornate di sabato 13 e domenica 14 luglio, dalle 10 alle 19, il Centro, che dal 2023 è visitabile su appuntamento per la consultazione del materiale d’archivio, riapre dunque le sue porte al pubblico, con varie attività. Protagonista sarà la Mefistofele, con uno speciale allestimento.
Le visite guidate del Centro Storico saranno curate dai volontari UGAF – Associazione di ex dipendenti FIAT. Inoltre, i mediatori ARTECO coinvolgeranno i partecipanti in laboratori con l’obiettivo di ragionare, dando spazio all’immaginazione, sulle trasformazioni della produzione in fabbrica e sul loro impatto sulla forma della città. In programma anche una “doppia” visita guidata, che partirà dalla mostra AYRTON SENNA FOREVER al MAUTO e proseguirà, via navetta, al Centro Storico FIAT.