Si è aperta la seconda edizione di XNL Aperto, il progetto che invita spazi pubblici e privati, operanti tra Piacenza e zone limitrofe, a dialogare per creare una rete di soggetti volta alle sperimentazioni e al confronto in campo artistico. Rispetto al 2022, quest’anno il gruppo si è espanso, andando a toccare anche città adiacenti, come nel caso del Comune di Travo con Una Boccata d’Arte, e arricchendosi di nuove proposte. I soggetti di XNL Aperto sono principalmente istituzioni, gallerie e studi d’artista che hanno l’opportunità di “fare squadra”, lavorando in sinergia con la stessa provincia piacentina.
Tra i nomi già noti, il consorzio di gallerie private Fenestella, composto da Cardelli e Fontana, Corvi-Mora, ED Gallery, greengrassi e galleria UNA. Anche la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi rinnova la sua disponibilità, così come Biffi Arte, Spazio BFT, Alfabeto Bianco e Volumnia, che ospita il Ducato Prize. Claudia Losi, MASBEDO, Ugo Locatelli, William Xerra e Nes Lerpa hanno accolto il pubblico nei propri studi, aprendosi al dialogo. Simbolica anche la grafica di questa edizione: un’ape stilizzata, simbolo di laboriosità, realizzata dallo studio grafico Propp.
All’interno del palazzo Ex Enel, oggi denominato XNL, due progetti si dipanano nelle sale espositive. Ad accogliere il pubblico al piano terra, la prima di una serie di mostre raccolte nel macro titolo Sul Guardare, che invitano artisti contemporanei a esplorare opere appartenenti alle collezioni dei musei del territorio piacentino. Spunto d’ispirazione è il libro di John Berger, Ways of Seeing (1972), che indagava i rapporti sociali attraverso il concetto di “sguardo”.
L’Atto 1°, a cura di Paola Nicolin, coinvolge Massimo Grimaldi che dialoga con due pezzi provenienti dalla collezione della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi: una scultura in bronzo di Nardo Pajella dal titolo Donna sudanese (1936) e il Ritratto di Emma Grammatica (1911) di Lino Selvatico. Entrambe, spogliate dai supporti classici, entrano in relazione con le opere di Grimaldi che si servono di schermi e tablet: da un lato alcune immagini digitali, che rappresentano figure umane distorte e ragionano sui concetti di identità e ipertecnologia; dall’altro gli scatti fotografici realizzati durante i reportage in Sudan e nel Kurdistan.
Il primo piano è dedicato al progetto curato da Perimetro, che ha promosso la città di Piacenza attraverso un’open call per fotografi. Il vincitore del bando, Luca Santese, ha l’occasione di raccontare la provincia attraverso la mostra La Campagna dei 100 Piacenza 2023, 105 ritratti in bianco e nero con un taglio fotografico peculiare volto a indagare la natura e l’espressività dei volti, ognuno speciale a modo proprio. All’interno della mostra anche le proiezioni dei progetti di alcuni partecipanti alla call e il nuovo numero monografico della rivista Perimetro dedicata al territorio piacentino.
Galleria UNA presenta Lighea, a cura di Marta Papini, il cui titolo si ispira al racconto dello scrittore Giuseppe Tomasi di Lampedusa. In questo contesto tre artiste, Elisa Giardina Papa, Carla Grunauer e Andreia Santana, indagano il mito delle sirene da un punto di vista antropologico, andando a scardinare la demonizzazione di tale figura, nata dalla mente dell’essere umano abituato a vedere come “minaccia” ciò che è in qualche modo “diverso”. Mezzi prediletti sono la pittura, la ceramica e l’installazione che si servono dell’ambiente per relazionarsi l’una con l’altra.
In occasione della seconda edizione di XNL Aperto, Fenestella sceglie come spazio un punto vendita di H&M, in stato di abbandono, che ha sede in una delle vie centrali di Piacenza. Per la maggior parte spogliato da ogni elemento di arredo, l’ex magazzino conserva ancora alcuni degli espositori che diventano perfette nicchie e supporti per le opere. Risulta quindi interessante e costruttivo il dialogo con un contesto differente da quello tipico istituzionale.
All’interno di Volumnia trova la sua dimensione la quarta edizione del Ducato Prize, diretta dal curatore Giacomo Pigliapoco, che espone i vincitori e i finalisti delle sezioni Contemporary e Academy. Grande attenzione alla sostenibilità, rintracciabile nell’allestimento pensato dal collettivo Fosbury Architecture, il quale si serve di materiali interamente riciclabili per creare dei divisori che diano intimità alle opere.
Tutti i partecipanti a XNL Piacenza e i rispettivi progetti sono consultabili al link.
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