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Trullo 227 e nuove connessioni con lo spazio, per la Land Art in Puglia
Progetti e iniziative
Cresce il progetto Trullo 227 e compie sei anni, l’appuntamento annuale coordinato e curato da Graziella Melania Geraci che riunisce in mostra a settembre, nel suo trullo in Valle D’Itria, in Puglia, sguardi plurali su un tema in ogni edizione specifico. Edizione 2022 intitolata alle emergenze e dedicata a un personaggio pugliese memorabile, Grazia Terribile (1945-2010), che nel 1983 con “Intervento Omocromico” avviava in provincia di Bari una sperimentazione di AgriArt con 50 artisti da tutto il mondo.
I dieci artisti coinvolti quest’anno sono stati chiamati a interpretare con loro opere e interventi di Land Art i grossi nodi globali, del cambiamento climatico, socio-politico e culturale, a partire dal rapporto intrattenuto con il luogo ospitante. Un trullo a più coni, autentico, in piena campagna tra Martina Franca e Ostuni, trasformato per alcuni giorni l’anno da abitazione in spazio espositivo, per svilupparsi poi anche all’esterno dove la terra e le pietre tipiche del territorio si rendono materiali “malleabili” e al servizio degli artisti. Hanno presentato le loro ricerche Aurora Avvantaggiato, Giovanni Battimiello, Pietro De Scisciolo, Enzo Guaricci, Alessia Lastella, Cristiano Pallara, Pippo Patruno, Massimo Ruiu, Lino Sivilli e Raffaele Vitto, in un confronto tra generazioni e media, pittura e collage, scultura e installazione, con pezzi allestiti all’interno del trullo e opere nel verde; accompagnati dal reporter Vincenzo Mattei e dal giornalista Enzo Ferrari che hanno firmato due contributi fotografici speciali.
Affrontando senza forzature, anzi, con efficacia, il serpeggiare delle emergenze, i lavori scelti si fanno veicolo simbolico di problematiche locali e al contempo di portata glocale, immersi tanto nell’ambiente domestico, esposti dal 3 al 7 settembre, quanto perfettamente nell’ambiente naturale, dove cinque degli interventi resteranno disponibili al pubblico su appuntamento fino al 3 ottobre (su Google Maps: Trullo Nicolò, Via Ostuni 227 zona M, Martina Franca).
A parte il totem “#menoduegradi” di Battimiello, costruito in ghiaccio e che per sua stessa concezione è andato sciogliendosi nell’aia del trullo nei giorni di eventi del 3 e 4 scorsi, vi si trovano ancora “Eden” di Ruiu, accostamento capzioso d’evocazione spirituale di un tappeto da preghiera che avviluppa un albero e di una bussola che punta a questo come direzione ideale e necessaria, lavoro on going dal 2010.
“Terzo paesaggio” di Avvantaggiato, composto di disegni a grafite su pietre locali estratte da un muretto a secco, che descrivono e denunciano l’abuso di cemento di un ecomostro nella periferia di Martina Franca; e ancora in pietra, ma di Giovinazzo, e pietra peperita insieme, “H.C.N.E.P. AA 1,5v (High Capacity Nature Emergency Power AA 1.5v)” di De Sciciolo, che prova a rimediare alle urgenze del pianeta con l’energia di due pile stilo alloggiate in un apposito scomparto riquadrato nel terreno; in dialogo stretto con la piramide rovesciata, sempre ricavata nel terreno, “Empty” di Vitto, un richiamo per l’acqua che se lì incanalata risolverebbe l’attuale siccità; fino a “Custodi” di Alessia Lastella che crea con fili d’erba e altri elementi prelevati in situ presenze fitomorfe che animano il contesto.
Proprio di Lastella sarà inoltre la prima delle quattro mostre personali che prolungano la proposta del Trullo 227 e che Geraci curerà per le sedi di 1m2, spazio sperimentale di Martino Pezzolla, Giordano Santoro e Michele D’Amico, nei centri storici di Martina Franca e di Locorotondo con inaugurazione in contemporanea giovedì 8 settembre 2022. Un metro più un metro quadro incorniciati da un oblò, dedicati alle esposizioni e così visibili dalla strada 24 ore su 24.