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Twiza Fest di Milano Mediterranea, una grande festa al Giambellino
Progetti e iniziative
Milano Mediterranea torna con il Twiza Fest, due giornate per festeggiare il progetto italo-arabo d’arte partecipata che, in questi mesi, ha tessuto relazioni con artisti, la comunità del Giambellino e le sue associazioni.
Twiza Fest rappresenta un’occasione per conoscere – finalmente in presenza – le professioniste e i professionisti che durante l’anno hanno abitato il quartiere attraverso residente artistiche, assistendo e creando performance ad hoc per Milano Mediterranea e partecipando a talk con curatori, sociologhe, artisti, giornaliste, rapper e attivisti del quartiere. Il loro obiettivo? «Hackerare la narrazione mainstream sulle migrazioni mediante pratiche artistiche decoloniali, per contrastare una narrazione ancora limitata ad un racconto parziale delle periferie, dei migranti e delle fasce più fragili della società».
La nuova comunità di Milano Mediterranea allestirà gli spazi di Largo Balestra e del Parco Pubblico adiacente per accogliere performance, concerti, talk e le attività di alcune associazioni di quartiere. Non solo, verrà ricreato uno spazio relax per sostare tra gli eventi in programmazione.
Tra workshop e performance
Durante il primo giorno di Twiza, il 26 giugno, il Giambellino verrà animato sin dal mattino con esperienze uniche. Le danze di aprono con la masteclass di Emigrania chiamata “Micronarrativa per frammenti”. Concentrata sulle sperimentazioni narrativo-visive, la lezione radica le proprie radici nella residenza artistica condotta nel quartiere durante il primo anno di Milano Mediterranea.
Nel pomeriggio, invece, vi sarà uno workshop curato da ConservaMI, grazie al quale è possibile far rinascere oggetti “vecchi e inutili”, restituendo loro un’anima speciale. A seguire, un talk sul concetto di decolonizzazione in ambito artistico-culturale con Noura Tafeche, Ariam Tekle, Mackda Gebremarian Tesfau, Maria Paola Zedda in dialogo con Anna Serlenga e Rabii Brahim – direttori artistici di Milano Mediterranea.
La serata si aprirà con un momento di festa grazie al Birrificio Barona. A chiudere, le performance di Giorgia Ohanesian Nardin (IT/AR) in collaborazione con Il Colorificio “AGITATION | QUEER METHODOLOGIES FOR RESISTENCE” e il concerto di Mombao.
Incontro e poesia
Il secondo giorno si aprirà con la masterclass guidata da Giorgia Ohanesian Nardin, “Soffiare sul fuoco” e con quella di Mombao, legata alla body percussion e ai canti popolari. Oltre alla replica di ConservaMI, nel pomeriggio vi sarà un talk mediato da Marta Meroni e Anna Serlenga con Diamante (rapper e formatore di Mare Culturale Urbano), con il Comitato di Quartiere di Milano Mediterranea, Sebastiano Pala (curatore de Il Colorificio).
Aperta a tutti è anche la restituzione di EMIGRANIA al Giambellino di un ricco lavoro di ricerca sugli abitanti del quartiere.
La sera, invece, prosegue con il premio DUBITO con Paolo Cerrutto, Marco Philopat, Clara Aqua (Agenzia X ), Eugenia Galli e Wissal Houbabi. Non solo, vi sarà un concerto degli Addict Ameba, una performance del duo Storybe e il Live Poetry & Rap con Monosportiva Galli Dal Pan, Brucherò nei Pascoli e Diamante.
Alle masterclass è possibile iscriversi sul sito di Milano Mediterranea. Per partecipare al festival, è necessario iscriversi su Eventbrite.
Luci e musica
I suoni e le luci di Twiza Fest saranno curati da un team di alunne e alunni che hanno partecipato al laboratori introduttivo di “Tenica dello spettacolo – Illuminotecnica e fonica”, tenuto dall’artista visivo ed art designer Manuel D’Onofrio, in collaborazione con la tecnica e light designer Layal Kreidieh.
Milano Mediterranea, grazie a Twiza Fest, vuole mettere a disposizione del quartiere relazioni, conoscenze ed esperienze maturate durante lo workshop – che ha avuto luogo rispettando le normative sanitarie.