Un racconto luminoso: le installazioni di Franz Cerami per Corigliano-Rossano

di - 24 Dicembre 2022

La sua “nascita” è recente ma le storie che attraversano il territorio di Corigliano-Rossano – comune istituito nel 2018 dalla fusione delle due municipalità calabresi – sono tante, fortemente radicate nei luoghi, nei volti delle persone, nel loro linguaggio. Denzolu, così in dialetto si chiama il lenzuolo ed è questo il titolo dell’articolato progetto che l’artista Franz Cerami ha dedicato a questi luoghi, diffondendo, dal 27 al 30 dicembre, una serie di installazioni digitali tra alcuni degli spazi più simbolici dei due Comuni.

Un lavoro sull’attraversamento

Nella sua ricerca, l’artista nato a Napoli nel 1963 ha spesso ibridato i linguaggi della pittura e della tecnologia, per creare delle opere ambientali di forte impatto e radicate nel contesto. Anche in questo caso, Cerami incrocerà pittura classica, pittura digitale e videomapping, con l’obiettivo di coinvolgere gli abitanti di Corigliano-Rossano nella creazione di una nuova identità condivisa e partecipata.

«Un lavoro sull’attraversamento, sul perimetro, sul limite, sulla possibilità di superarli», ha sottolineato Franz Cerami, che ha messo in evidenza come nella significativa storia di Corigliano Rossano si possano rispecchiare alcuni temi critici della contemporaneità: «La storia di due comunità da sempre rivali. Due comunità divise da un lenzuolo che, nell’immaginazione popolare era stato posto dai Rossanesi per togliere il sole ai Coriglianesi. Due comunità che finalmente, è storia recente, hanno maturato nel tempo la necessità di fondersi in un’unica nuova comunità. Hanno attraversato la soglia, superando il limite. È una storia bella ed emozionante, in un’epoca di muri e steccati, di divisioni laceranti, questa comunità si unisce».

Le tappe del progetto di Franz Cerami a Corigliano-Rossano

Il progetto di narrazione della comunità di Corigliano Rossano sviluppato da Franz Cerami avrà il suo spazio permanente che sarà allestito per aree tematiche: “L’identità”, che prenderà forma con “Limen Portraits” il 28 dicembre sulla facciata della Torre del Cupo; “Il centro storico ed i Beni Culturali” con “Lumina” il 30 dicembre sulla facciata della Basilica del Patire; “Le periferie” con “Lighting Flowers” il 27 e il 29 dicembre, in vari luoghi con incursioni notturne che verranno segnalate sulle pagine social di Franz Cerami.

Franz Cerami, Limen Portraits, Corigliano-Rossano

Tra i progetti cardine della poetica di Cerami, “Limen Portraits” un lavoro che si rinnova in ogni occasione. Nello specifico, a Corigliano-Rossano l’artista ha realizzato cento ritratti fotografici di cittadine e cittadini della nuova comunità in diversi punti della città. Successivamente Cerami ha dipinto questi ritratti utilizzando tecniche di painting digitale miste a pittura ad olio e grafite. I ritratti verranno stampati su lenzuola appese alle finestre di Corigliano-Rossano e poi assemblati in un’unica grande installazione, che verrà proiettata su un unico grande lenzuolo immaginario nella serata del 28 dicembre sulla facciata della Torre del Cupo. Così l’elemento divisivo diventa unificante.

Franz Cerami, Limen Portraits, Corigliano-Rossano

Ad anticipare questo lavoro, il 27 dicembre prenderà forma “Lighting Flowers”, che sarà in programma anche nella giornata di giovedì 29, una installazione di Arte Globale, che ha già illuminato le periferie urbane di numerose città del mondo – Sao Paulo, Yerevan, Berlino, Lisbona, Madrid, Napoli, Tirana – prima di giungere a Corigliano-Rossano. Un’installazione di videomapping che punta a ridipingere gli spazi abbandonati delle periferie urbane, attraverso fiori digitali e luminosi dai colori sgargianti, fiori simbolici che interrompono l’ombra e l’oscurità di certi siti ridandogli vita.

Franz Cerami, Limen Portraits, Corigliano-Rossano

A chiudere le giornate di “Denzolu”, il 30 dicembre, sarà “Lumina”, un progetto di valorizzazione delle chiese e dei Beni Culturali di Corigliano-Rossano. Una installazione luminosa in cui l’artista ripensa e ridisegna le antiche luminarie, utilizzando linguaggi digitali, rielaborando i cromatismi e le geometrie caratteristiche, animandole al ritmo della musica. ll risultato è un’esplosione di luce e di colore in movimento nella notte, che suggerisce allo spettatore, in un luogo carico di spiritualità come la Basilica del Patire, la forte interrelazione tra la Luce espressa come magia dell’effimero e il Sacro in quanto ineffabile essenza.

«Stiamo disegnando una città che guarda al domani, che mette insieme arte e tecnologia, senza dimenticare da dove veniamo, le nostre radici», ha affermato il sindaco Flavio Stasi. «Siamo secondi a livello regionale nel bando promosso dal Dipartimento Turismo della Regione Calabria e la nostra città avrà la possibilità di essere conosciuta al meglio in tutto il mondo grazie all’opera di un artista di fama internazionale come Franz Cerami. Ciò che storicamente manca nel Mezzogiorno è la capacità di auto narrazione, cioè di raccontare ad altri ciò che siamo, la nostra cultura, la nostra terra, e di conseguenza non sappiamo farlo nemmeno a noi stessi. Non dando valore a ciò che siamo ed a dove viviamo, di conseguenza non ce ne prendiamo cura. Con questo progetto vogliamo rompere questo schema, facendo capire al mondo ed a noi stessi, la bellezza della nostra città, valorizzando un evento straordinario come la fusione, partendo dai simboli della tradizione promuoveremo la nostra città nel mondo e ne racconteremo la meraviglia, la forza, la storia, attraverso i volti».

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