UN SECOLO DI FUMETTO ITALIANO

di - 2 Marzo 2008

Il “Corriere dei Piccoli” nasce da un’idea di Paola Lombroso Carrara, figlia di Cesare Lombroso, e viene pubblicato per la prima volta nel dicembre 1908 insieme al “Corriere della Sera”. Il costo era di 10 centesimi, le copie della prima tiratura 80mila. Da quel momento, pur con alti e bassi, è uscito ogni settimana senza interruzioni fino al 1996. Poi ha trovato un nuovo contenitore online, proprio sul sito del Corriere. Ma il prodotto non ha niente a che vedere con quella che fu la prima testata a fumetti dell’editoria italiana. Cui si deve sia la diffusione, per la prima volta su larga scala, di questa nuova forma di comunicazione per immagini, universalmente comprensibile senza limiti di età o cultura. Sia la presentazione del primo personaggio serializzato: il “negretto” Bilbolbul (il nome è stato poi ripreso dall’associazione culturale bolognese Hamelin per il festival internazionale del fumetto) realizzato dalla mano di Attilio Mussino, lo stesso autore che nel 1911 illustrò la nota edizione Bemporad del Pinocchio di Carlo Collodi. Quindi, nonostante i fumetti fossero già stati diffusi e conosciuti in Italia anche prima del 1908, l’uscita del “Corriere dei Piccoli” ha sdoganato, codificato e ufficializzato questa nuova forma d’arte, segnando di fatto la nascita del fumetto d’autore italiano.



In anticipo sulle celebrazioni di questo primo secolo di vita del fumetto nazionale, c’è chi in questi anni ha già organizzato eventi e mostre pensando appunto alle ricorrenze ormai prossime. Come l’associazione Franco Fossati, che nell’aprile 2003 allestì a Muggiò, in provincia di Milano, una mostra destinata a diventare itinerante. Fu realizzato per l’occasione un catalogo di 24 pagine a colori, La grande avventura del Corriere dei piccoli dal 1908 a… domani! (coedizione dell’associazione Franco Fossati e della Borsa del Fumetto, realizzato dallo Studio Metropolis di Monza). Un titolo interessante che vale la pena recuperare. Oggi si stanno dando un gran da fare gli organizzatori di Cartoomics, il salone del fumetto di Milano, che dedicheranno l’edizione 2008 ai 100 anni di fumetto in Italia (dal 28 al 30 marzo a fieramilanocity). E non da meno è Lucca che, dopo la nuova nomina di Angelo Nencetti come responsabile culturale del Museo del Fumetto, è riuscita a realizzare in sinergia con Lucca Comics & Games srl un calendario ricco di eventi. Andando ben al di là dei quattro giorni di salone in programma come sempre i primi di novembre.


La quindicesima edizione di Cartoomics festeggerà il centenario con una mostra speciale dedicata a questo evento, con un omaggio a Osvaldo Cavandoli (l’animatore che nel 1968 ha creato La Linea per i caroselli delle pentole Lagostina) e con retrospettive di Leone Frollo, Jordi Bernet e Horacio Altuna.


Lucca e il Museo del Fumetto, invece, si avvicinano alle celebrazioni -che si concentreranno nel secondo semestre 2008- con l’organizzazione di ventuno mostre a tema (da marzo a giugno 2008) composte da 1.500 tavole originali, la metà delle quali sono inedite. In primo piano ci saranno personaggi e storie western nati dalle mani di grandi autori italiani come Hugo Pratt, Sergio Toppi e Dino Battaglia. In mostra anche le copertine dei libri Mondadori e disegni e illustrazioni dedicate a Lucca. D’accordo, restano ancora alcuni aspetti formali da definire. Ma è certo che queste ventuno mostre saranno allestite nel primo semestre. L’inaugurazione del primo evento espositivo, Quando Lucca diventò un fumetto, è avvenuta venerdì scorso nelle sale del Museo del Fumetto. Si tratta di un’esposizione itinerante. La mostra, composta da sette sezioni, dopo Lucca sarà allestita in tutte le città che ospitano i “Lucchesi nel mondo”. La comporranno, fra l’altro, storie di ambientazione rinascimentale (come il Dago ambientato a Lucca e realizzato da Robin Wood e Alberto Salinas) e fantastica (come quelle di Martin Mystère e Topolino). In mostra ci sono autori come Giardino, Toppi, Battaglia e Alessandrini.


Sarà poi la volta di Quando il West arrivò a Lucca, a partire dal 15 marzo nelle sale di Palazzo Guinigi. Ben undici mostre monografiche, ognuna delle quali conterà un centinaio di tavole, disegni e illustrazioni: dieci dedicate a grandissimi autori, una, l’undicesima, si intitola Il West di Tex ed è stata organizzata per celebrare i sessant’anni del personaggio creato da Gianluigi Bonelli (con molta probabilità saranno presentate in anteprima alcune tavole del “Texone” assegnato a Carlos Gomes e non ancora pubblicato). Le altre saranno dedicate a Hugo Pratt (con la presentazione del seguito delle storie di Ticonderga), Dino Battaglia (nell’anno del 25esimo anniversario dalla sua morte), Sergio Toppi, Renzo Calegari, Giovanni Ticci, Paolo Eleuteri Serpieri, Ivo Milazzo, Sergio Tisselli, Ron Embleton e Juan Zanotto.


Il secondo grande evento di questo semestre sarà Copertinando – Viaggio nelle copertine dei libri Mondadori attraverso i suoi grandi illustratori, dedicato agli artisti che hanno illustrato, appunto, le copertine dei libri Mondadori. Le tre mostre, in esposizione da marzo a maggio in varie sedi, sono dedicate a Karel Thol, Ferenc Pinter e Carlo Jacono, cui si deve l’origine della definizione narrativa di giallo proprio grazie alle scelte grafiche che caratterizzarono le illustrazioni delle copertine.


Il secondo semestre espositivo (da giugno a dicembre) è quello in cui si concentreranno gli eventi del centenario. Si comincia con la mostra 100 anni di nuvole di china… a Lucca, una retrospettiva che metterà in mostra oltre trecento tavole di altrettanti disegnatori italiani. Dalle duecento alle trecento tavole saranno composte anche le mostre tematiche dedicate alla storia, alla scienza e alla religione. Si chiude con due eventi particolari: il primo appuntamento della serie In punta di china (dedicato ai grandi maestri del bianco e nero) che nel 2008 vedrà grande protagonista Dino Battaglia, e Irripetibili – Le grandi stagioni del fumetto italiano (mostra curata dal critico Luca Boschi che porta lo stesso titolo del volumone edito da Coniglio editore).


E se la consulta per l’emissione delle carte valori postali e la filatelia del Ministero delle Comunicazioni, presieduta dal ministro Paolo Gentiloni, nel dicembre scorso ha approvato l’integrazione dei programmi delle emissioni 2008 fornendo parere favorevole a un’emissione filatelica dedicata ai cento anni del “Corriere dei Piccoli”, è certo che a Lucca sarà organizzato in primavera una piccola mostra marcato a fumetti dal titolo Collezionando. Collezionisti di albi e tavole originali si incontreranno al piano terra dell’ex Real Collegio, dal 25 al 27 aprile. Giorni caldi, per Lucca. Che dal 22 al 27 aprile ospiterà Lucca Animation, il primo festival internazionale del cinema d’animazione organizzato da Lucca Comics & Games srl: circa 250 film in programma, 75 proiezioni, cinque retrospettive (tra cui quelle di Gianluigi Toccafondo, Aleksandra Korejwo e Max Massimino Garniér) e un concorso per eleggere il miglior prodotto d’animazione degli ultimi dieci anni (50 pellicole in gara per 25 Paesi rappresentati). Le date del festival si sovrappongono però al Napoli Comicon, che festeggia quest’anno il suo decimo anniversario. E questo ha mandato su tutte le furie lo staff della manifestazione che si tiene ogni anno a Castel Sant’Elmo. Forse sarebbe stato meglio confrontarsi prima.



Insomma, la macchina per le celebrazioni di questo primo secolo a fumetti si è messa in moto. Ma ciò che più conta, oggi, è che nessuno abbia ancora pensato a un momento congiunto di discussione tra autori, editori e lettori (cosa che, fra l’altro, avrebbe potuto evitare anche il conflitto tra Napoli e Lucca). Ci troviamo infatti a festeggiare i cento anni del “Corriere dei Piccoli” trascurando che quel giornale era nato per i più piccoli. Oggi l’editoria italiana -fatta eccezioni per pochi, pochissimi prodotti- trascura i bambini e i ragazzi. Purtroppo i giovanissimi non leggono quasi più fumetti. La nostra storia è fatta di grandi autori e grandi personaggi. Ma se non riusciamo a garantire un futuro al fumetto coinvolgendo di nuovo questa fascia di lettori, rischiamo di restare ingabbiati tra la nostalgia del passato e le retrospettive dei grandi maestri. Intanto la rivista di settore “Fumo di china” ha mosso i primi passi, pubblicando a partire dal numero 158 la rubrica mensile 100 anni.



gianluca testa



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  • Che piacere vedere Ken parker in prima pagina! Lo dice uno che a undici anni si fece comprare il primo numero e ora, a quarantuno, tiene la collezione intera tra i tanti libri d'arte...

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