Come risollevare l’arte e cultura? Quali strategie di sviluppo per questi settori, così duramente colpiti dagli effetti della pandemia? La strada è lunga e ramificata ma l’unica soluzione è pensare in maniera organica, ragionare su un dimensione di rete e di connessioni. Queste alcune delle suggestioni intorno alle quali si svilupperà “Istituzioni, struttura e sistema”, quarto appuntamento di STILL aLIVE, il programma di talk in diretta su Zoom, promosso da Generazione Critica e incentrato sui temi della fruizione artistica e della sua produzione, in funzione di una futuro sostenibile sotto diversi punti di vista. La quarta conversazione del ciclo, curato da un board composto da Marcella Manni, METRONOM, Cesare Biasini Selvaggi, direttore editoriale di exibart, e Santa Nastro, capo redattore Artribune e responsabile comunicazione FMAV- Fondazione Modena Arti Visive, si terrà martedì, 13 aprile, alle 17, con il coinvolgimento di alcune delle personalità più influenti in Italia nei settori dell’arte e della cultura, sia per l’ambito pubblico che per quello privato: Onofrio Cutaia, Direttore Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, Raffaella Frascarelli, Fondatrice e Direttrice Scientifica di Nomas Foundation, Roberto Grandi, Presidente Istituzione Bologna Musei, Ornella Laneri, Presidente Fondazione OELLE Mediterraneo Antico, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Modera l’incontro Cesare Biasini Selvaggi, giornalista e direttore editoriale di exibart.
Gli ospiti dei vari incontri di STILL aLIVE dialogheranno con il board curatoriale di questa edizione di Generazione Critica, con l’obiettivo di riflettere, in un contesto diffuso, sulle pratiche di produzione e fruizione della ricerca artistica cntemporanea tra time-based e documentazione, per un contesto che in conseguenza alle restrizioni imposte ha visto accelerare e aumentare le esperienze in ambito digitale spesso come reazione a limiti oggettivi tutt’ora in essere. «STILL aLIVE vuole essere un’opportunità per entrare nelle diverse pieghe del sistema dell’arte contemporanea: produzione artistica e occasioni espositive offerte dal digitale, occasioni di mercato, virtualità della fruizione e dei suoi eventi e sostenibilità della produzione artistica», spiegano gli organizzatori.
In questa occasione, la discussione si concentrerà , in particolare, sul contesto istituzionale. Quali strumenti posso essere utili per ripensare il sistema dell’arte a livello strutturale? Quale evoluzione ha interessato le fondazioni culturali e turistiche? Quali opportunità possono nascere dalla sinergia tra pubblico e privato per una riforma organica del complesso apparato istituzionale culturale italiano? Queste alcune delle questioni che animeranno la conversazione, con l’obiettivo di aprire a punti di vista critici e militanti rispetto al contesto dell’arte contemporanea e alle esperienze dei suoi protagonisti.
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