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Nasce la prima Quadriennale diffusa della Sicilia: arte, design e poesia
Progetti e iniziative
di redazione
Una odissea d’arte contemporanea, per esplorare la Sicilia e le capacità immaginative, poetiche e politiche che attraversano i suoi territori. Organizzata da Farm Cultural Park, lo spazio d’arte e residenza per artisti a Favara, in provincia di Agrigento, con il supporto dell’azienda dolciaria Di Stefano, la prima edizione della Quadriennale transdisciplinare Abbiamo tutto manca il resto si svolgerà dal 20 al 22 giugno 2024 e si diffonderà tra varie località della Sicilia, tra Aragona, Catania, Favara, Gela, Mazzarino e Butera.
Artisti, fotografi, architetti, designer, scenografi, videomaker, imprenditori sociali, fisici quantistici, giuristi, creativi di diverse generazioni, sono stati coinvolti nel programma, per affrontare temi centrali della contemporaneità e particolarmente sentiti dalla Regione, come quello della diaspora: al di là di ogni retorica, sono 560mila i giovani andati via negli ultimi dieci anni e questo è un dato da tenere presente quando si parla di modelli di sviluppo. La volontà della Quadriennale è quella di riflettere su identità e stereotipi, mafie e burocrazie ottuse, natura e cambiamento climatico, condizione femminile e parità di genere, sempre con attenzione al dato reale. Ed è per questo che lo slancio di speranza di “Abbiamo tutto” si bilancia con la crudezza del “Manca il resto”.
Tutto è nato nel 2022, con Magnum, ti meriti un panettone siciliano, contest promosso da Farm Cultural Park e Di Stefano, volto a conoscere le storie di quanti si sono distinti per azioni gentili e altruistiche nei confronti di altre persone o a sostegno e tutela di beni e luoghi della comunità. La partnership si è rinforzata nel tempo, tanto da vederli lavorare insieme anche al lancio della quadriennale Abbiamo tutto manca il resto. Dopo l’opening del 12 maggio dei Padiglioni di Abbiamo Tutto Manca il Resto a Mazzarino con opere di Lorenzo Romano e Azzurra Messina, Salvo Ligama, Anne-Clémence de Groléè, Carmelo Nicotra, Roberto Collodoro, Fabio Alfano e l’installazione di Calogero Palacino, ci si prepara dunque a un nuovo viaggio nel mese di giugno.
Una gustosa anticipazione si terrà l’8 giugno alle ore 16 a Mazzarino, a Palazzo Tortorici, dove verranno presentati due progetti special. Terraformation è il progetto a cura di Andrea Mineo dell’iniziativa Mayer Pavilion di Berlino con gli artisti ospiti Rachel Harris, Sandra Chrzanowski, Luïza Luz, Andries De Lange e Vincenzo Fiore Marrese, che durante il mese di giugno saranno in residenza nelle campagne di Butera per muovere i primi passi e creare una Istituzione della Terra, in cui la natura guida la sua costruzione e tutti i futuri interventi artistici. LandRush, a cura degli artisti-giornalisti Frauke Huber e Uwe H.Martin, mette al centro del discorso l’agricoltura, che è «Alla base del cambiamento climatico, dell’estinzione, dell’erosione e dell’esaurimento delle acque. È la cosa più trasformativa che gli esseri umani stanno facendo al pianeta. Tuttavia, la maggior parte delle persone non si rende conto di quanto siano fragili i nostri sistemi alimentari».
Il 9 giugno, alle ore 19, nel Riad di Farm a Favara, si terrà una grande festa di benvenuto per il collettivo di registi europei Movimento Oficina de Cinema Colaborativo che durante il loro soggiorno faranno degli Istant Movie dedicati alla Sicilia, e per tutti i docenti e gli studenti della Woodbury School of Architecture di Los Angeles che saranno anche loro impegnati nella realizzazione di un Padiglione.
Il 20 giugno presso la sede di Isola a Catania, di mattina ci sarà un confronto pubblico sul tema dell’inclusione, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, nel pomeriggio si riunirà la Coalizione Arte, Cultura e Creatività, alle 18 presentazione pubblica della prima edizione di Abbiamo Tutto Manca il Resto e la sera si festeggeranno i compleanni di Isola e di Farm Cultural Park.
Venerdì 21 giugno a mezzogiorno, l’appuntamento è ad Aragona, in collaborazione con il Comune di Aragona, per aprire il cantiere dell’Auditorium Incompiuto – opera pubblica mai completata, da circa 30 immutata – e iniziare un processo partecipato per immaginare una nuova destinazione a servizio degli Aragonesi insieme a un super collettivo formato da Alterazioni Video, Analogique, Fosbury Architecture e il Dipartimento di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali dell’Università di Palermo.
Ancora il 21 giugno nel pomeriggio a Favara alle 18 inaugurazione al Castello della mostra Nuove Normalità nella quale 70 progettisti ci raccontano l’architettura italiana che pensa al prossimo futuro e alle 19 proseguono i festeggiamenti per i 14 anni di Farm con l’opening di tutti i numerosi Padiglioni di Abbiamo Tutto Manca il Resto, con Padiglioni, opere e installazioni di Agnese Canicattì, Angelo De Grande, Angelo Salemi, Anna Amalfi, Antonio Panarisi, Carmelo Navarra, Danila Mancuso, Giovanni Iudice, Giuseppe Arezzi, Giuseppe De Michele, Giuseppe Veneziano, il collettivo HACKATAO+Insight, Jérémy Depuydt e Giuseppe Accardo, Loredana Longo, Lorenzo Maniscalco, Lorenzo Romano e Azzurra Messina, Alessandra Rigano ed Elisa Raciti del collettivo Avajia per Marea, Marco Siciliano, Maria Donata Bologna, Nuuco, Giuseppe Guerrera, Roberto Caccamo, Salvatore Cappello, Sara Vattano, il collettivo Societas, il collettivo neu [nòi], il collettivo Transition For, Vlady e Vanessa Alessi.
Per concludere, sabato 22 giugno a Gela alle 19, Ué – Eventi Urbani inaugurerà un Padiglione Off presso Civico 111, con un sentiero che attraversa installazioni fotografiche e artistiche, proiezioni video e visioni di una Gela che verrà.