21 ottobre 2024

Uomo e natura, un solo ritmo: l’installazione di Giovanni Ozzola nel Monregalese

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Landandart presenta l’installazione permanente di Giovanni Ozzola a Mondovì: nel territorio del Monregalese, un’opera d’arte che mette in dialogo l’uomo e la natura, in un unico ritmo

Giovanni Ozzola, Atto unico - campane, veduta dell'installazione, Mondovì, 2024, ph. Silvia Mangosio
Giovanni Ozzola, Atto unico - campane, veduta dell'installazione, Mondovì, 2024, ph. Silvia Mangosio

Atto unico –  campane è l’installazione permanente di Giovanni Ozzola nel Bosco della Nova di Mondovì (CN). L’opera si inserisce nel progetto pluriennale Landandart – andar per arte, dedicato alla valorizzazione del territorio del Monregalese. Ideato dall’Associazione culturale VIA si è arricchito, da questo capitolo, della collaborazione con l’Associazione Arte Continua.

Per comprendere meglio la seconda tappa del progetto Landandart – andar per arte, dedicato all’opera di Giovanni Ozzola (Firenze, 1982) nel bosco della Nova, è ideale partire dallo storico quartiere Piazza di Mondovì. Situato nel punto più alto della collina, si raggiunge con la funicolare. Tra ristoranti stellati e una vista panoramica sulla città si trova il Museo della Ceramica, sito nel settecentesco Palazzo Fauzone di Germagano, nato nel 2010 dalla volontà di Marco Levi, importante imprenditore, filantropo monregalese. Il museo custodisce la sua collezione di ceramica e celebra i due secoli di produzione e commercio di questo materiale che hanno caratterizzato la storia di Mondovì.

Atto unico – campane di Giovanni Ozzola è un omaggio al territorio del Monregalese e si compone di cinque campane di terracotta installate permanentemente nel Bosco della Nova, bosco urbano nella collina di Mondovì. L’opera site specific nasce da un attento studio del territorio, con la volontà di coinvolgere la comunità attraverso «Un pensiero stabile in un luogo», dichiara l’artista. Ozzola mette in connessione i ritmi della natura con l’essere umano attingendo a materiali che provengono dalla terra, realizzati attraverso l’elemento primordiale del fuoco. Le sculture, composte da calce e sabbia, verranno plasmate dal vento, dall’acqua e dal tempo. Allo stesso modo l’artista fiorentino invita ad accettare il cambiamento e prendere consapevolezza della mortalità terrena.

Giovanni Ozzola, Atto unico - campane, veduta dell'installazione, Mondovì, 2024, ph. Silvia Mangosio
Giovanni Ozzola, Atto unico – campane, veduta dell’installazione, Mondovì, 2024, ph. Silvia Mangosio

Giovanni Ozzola decora l’interno di una campana con un cielo stellato che simboleggia un infinito di possibilità trasformandola in una metafora della nostra interiorità. È necessario «Guardare dentro di noi per incontrare l’altro», afferma. Una seconda campana simboleggia l’incontro tra due persone. Quando questa viene fatta vibrare nasce una tensione, la stessa che si crea nell’incontro. Atto unico – campane è un invito ad ascoltare la parte più profonda di noi stessi, requisito fondamentale per diventare membri consapevoli di una comunità.

Giovanni Ozzola, Atto unico - campane, veduta dell'installazione, Mondovì, 2024, ph. Silvia Mangosio
Giovanni Ozzola, Atto unico – campane, veduta dell’installazione, Mondovì, 2024, ph. Silvia Mangosio

L’installazione permanente è situata all’interno della Cascina della Nova, circondata da un secolare castagneto. È singolare che l’artista, dopo aver individuato questo spazio, abbia scoperto che nel 1100 ci fosse eretta una chiesa, poi andata distrutta. Le sue campane hanno trovato dimora dove altre campane, anticamente, già risiedevano.

Per questo luogo è previsto un progetto di riqualificazione intento a rispondere alla sua vocazione ambientale, culturale e turistica. Il recupero del Bosco della Nova, promosso dalla Cooperativa Sociale Proteo, contribuirebbe alla definizione di un nuovo polo culturale al servizio della collettività.

Giovanni Ozzola, Atto unico - campane, veduta dell'installazione, Mondovì, 2024, ph. Silvia Mangosio
Giovanni Ozzola, Atto unico – campane, veduta dell’installazione, Mondovì, 2024, ph. Silvia Mangosio

Atto Unico – campane è stato realizzato a seguito delle collaborazioni attivate sul territorio dall’Associazione Via con Associazione Ceramica Vecchia Mondovì, Ecat Orologi e Campane, Proteo Società Cooperativa Sociale, Istituto Casati Baracco, Museo della Ceramica, Falegnameria Daniele Fulcheri, Mauro Tealdi, e a Torino Associazione Terra, Ceramica e Arte e Gipsoteca di Mondazzi Paolo & C.

Giovanni Ozzola, Atto unico - campane, veduta dell'installazione, Mondovì, 2024, ph. Silvia Mangosio
Giovanni Ozzola, Atto unico – campane, veduta dell’installazione, Mondovì, 2024, ph. Silvia Mangosio

Landandart nasce con il desiderio di far conoscere i suggestivi paesaggi delle colline piemontesi della Langa Monregalese, alla scoperta di luoghi storici attraverso interventi site specific realizzati da artisti attivi su scala internazionale. Dopo la prima tappa che ha previsto l’installazione dell’opera Miracle dell’artista Emilio Ferro (Alba, 1988) nella Cappella di San Rocco a Vicoforte, l’Associazione Via ha attivato un ponte con l’Associazione Arte Continua, realtà attiva dal 1990 con iniziative di arte pubblica in Italia e in Europa. Il prossimo progetto, in collaborazione, vedrà la partecipazione dei curatori Stijn Huijts e Nicolas Ballario.

Giovanni Ozzola, Atto unico – campane, veduta dell’installazione, Mondovì, 2024, ph. Silvia Mangosio

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