Ancora una volta il digitale viene in soccorso della situazione pandemica e di chiusura forzata con un nuovo database online completamente dedicato a Vincent Van Gogh, il Van Gogh Worldwide, lanciato da un gruppo di musei olandesi, tra cui due grandi istituzioni. Questa volta i musei si sono fatti trovare preparati al nuovo lockdown imposto nel Paese e hanno reagito prontamente, rispondendo a pieno alla loro missione. A creare il database online del Van Gogh Worldwide è stato il Kröller-Müller Museum di Otterlo, in collaborazione con il Van Gogh Museum di Amsterdam e l’RKD – Neherlands Institute for Art History.
Van Gogh Worldwide è un sito web che contiene tutto ciò che riguarda l’artista e la sua esistenza inquieta: non solo i dati tecnici e le informazioni storico-artistiche su un migliaio di opere, ma anche le tante lettere scritte da Vincent van Gogh, in particolare quelle che scambiò con il fratello Theo, che riservano numerosi aneddoti e informazioni sulla vita e sulla personalità dell’artista (a proposito, qui scrivevamo dei risultati recenti di una interessante ricerca sul suo quadro clinico). Obiettivo della piattaforma è quello di rendere accessibile gratuitamente i numerosi dati relativi alle opere realizzate dall’artista nel corso della sua vita: dalle caratteristiche tecniche alla collezione, collocazione, formato, note curatoriali e letteratura riguardante le singole opere d’arte, fino a riuscire ad ammirare il retro di alcuni dipinti.
Delle circa 2mila opere archiviate, sono indicati anche i luoghi di esposizione, in Olanda e nel mondo, e si possono ripercorrere le località in cui Van Gogh condusse la sua esistenza tormentata e raminga, tra 20 città e 4 Stati. Attualmente nel database è inserita circa la metà della produzione di Van Gogh, tra dipinti e opere su carta, che vanno dalla sua prima produzione alle sue opere più famose, passando per quelle poco conosciute. Viene messo in rilievo come egli non sia stato soltanto un grande pittore, ma anche un prolifico disegnatore. I suoi disegni meritano grande attenzione, rappresentando paesaggi, figure e scene di vita quotidiana tipici del suo stile.
Insomma, si tratta di un portale che contiene tutto lo scibile del geniale e tormentato artista e arricchisce le nostre conoscenze. Non è definitivo ma in continua evoluzione: per adesso contiene solo le opere conservate dalle istituzioni olandesi ma sono in corso dei piani per ampliarlo nel 2021, coinvolgendo altre collezioni e musei di tutto il mondo che custodiscono altri lavori.
Nel sito, tramite una apposita barra, si può avviare una ricerca precisa, trovando subito l’opera di proprio interesse tramite il titolo, l’anno di realizzazione, la collezione o l’istituzione in cui è conservata, oppure visionarle tutte insieme. Le opere sono classificate per periodo e tipologia (Paintings, Drawings, Prints). Ognuna di esse è corredata da dati specifici che ne raccontano la storia e la realizzazione, quali la bibliografia, le varie mostre in cui era presente, la provenienza e le lettere che la riguardano.
Sul sito si legge che la piattaforma non si vuole presentare come catalogo ragionato autorizzato dell’artista ma come una risorsa aperta, accessibile e in continuo aggiornamento di dati sia per gli studiosi che per gli amanti dell’arte. La fonte di partenza delle informazioni per il database è la pubblicazione di J.B de la Faille, The works of Vincent van Gogh. His Paintings and Drawings, risalente al 1970. Oltre ai dati raccolti nell’autorevole catalogo ragionato, sono stati aggiunti lettere, disegni e opere che non erano presenti, insieme a nuove attribuzioni di opere scoperte recentemente.
È rilevante come si cerchi di creare iniziative per trovare conforto nella bellezza e nell’arte, per far sì che possa raggiungere le persone nonostante la situazione di chiusura forzata. Cercando anche di coinvolgere l’intera popolazione e non solo gli esperti del settore o gli studiosi. Infatti, ora gli appassionati d’arte di tutto il mondo possono godere delle opere dell’artista senza spostarsi di casa.
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