Videocittà 2023: torna a Roma il festival dedicato al mondo dell’audiovisivo

di - 1 Giugno 2023

Dal prossimo 13 luglio torna a Roma Videocittà, il festival dedicato all’audiovisivo e ai linguaggi digitali, nel contesto culturale nazionale e internazionale. Ideato da Francesco Rutelli, con la direzione creativa di Francesco Dobrovich, il festival si svolgerà presso la più grande area di archeologia industriale d’Europa: il Gazometro di Roma. Il tema di questa edizione sarà quello della transizione intesa come «Processo partecipato, condiviso e basato su scelte pragmatiche e concrete, rendendo il festival anche un veicolo di valori etici e civici», come si legge dal comunicato stampa dell’evento.

Dalla sua nascita, Videocittà ha accolto oltre 350 artisti di fama internazionale coniugando abilmente tradizione e innovazione. Con Eni, main partner, il contributo di MiC, Regione Lazio, il Comune di Roma e in collaborazione con ANICA, l’evento si svolgerà in quattro giorni con un fitto programma che prevede creazioni immersive, videoarte, talk, live musicali e av performance, che ridisegneranno l’intero complesso per portare il pubblico al centro di un’esperienza collettiva che travalica il mondo reale per sfociare in quello digitale.

A dare il via a questa sesta edizione del fortunato festival, sarà la monumentale opera site-specific intitolata Mater Terrae e firmata dallo studio artistico Sila Sveta (tra i principali produttori di spettacoli multimediali all’avanguardia, uno su tutti la cerimonia di chiusura della Fifa World Cup Qatar 2022) che travolgerà il cilindro metallico più grande del Gazometro con un turbine di proiezioni video in stretto dialogo con uno dei più innovativi protagonisti del panorama musicale italiano: il produttore e compositore Mace.

Un’ulteriore creazione site-specific valorizzerà invece il cosiddetto Altoforno che sarà al centro di un intervento curato da None Collective, con una serie di contenuti video sul tema della transizione, che faranno da quinta immateriale ai live e ai dj set. Fra questi, il duo francese di musica elettronica The Blaze, il pioniere della musica house Dixon, Lyra Pramuk, gli italiani Bawrut, Ginevra Nervi, Bnkr44, Ginevra ed Elasi.

Frame da Mater Terrae di Sila Sveta

L’Altoforno accoglierà poi anche Futura, un’esposizione collettiva che riunisce gli artisti, nazionali ed internazionali, più emblematici del panorama dell’arte digitale e della motion graphic contemporanea. Attraverso opere di tipografia cinetica ogni artista selezionato comporrà un messaggio che esprime il tema di questa edizione. Fra gli artisti coinvolti, solo per citarne alcuni, l’inglese Tina Touli, considerata tra i 15 migliori giovani designer del mondo, la designer computazionale Vera van de Seyp, l’illustratore e animatore cinese Zipeng Zhu ma anche Federico Leggio, Studio Mistaker e Gianluca Italiano.

Sempre nell’area del Gazometro, l’Opificio 41 accoglierà un ricco programma di live performance audio-video fra cui quella di Nivva (realizzata in collaborazione con il Centro Ceco) in cui un avatar digitale mette lo spettatore di fronte all’onnipresenza degli algoritmi nelle nostre vite per riflettere sugli scenari futuri delle intelligenze artificiali; quella di Bromo (in collaborazione con l’Ambasciata di Spagna) con un progetto di digital art che utilizza i codici cinematografici; e, infine, quella del Piove, producer e cantante dall’identità segreta che, fra estetica futuristica, 3D art, glitch e hyperpop, indaga gli orizzonti del transumano.

Anche quest’anno, il festival riserva particolare attenzione alla videoarte, con una rassegna dedicata a cura di Damiana Leoni e Rä di Martino. Protagonista della prima serata, sarà la giovane artista greca Janis Rafa (1984), che esporrà i suoi lavori più rappresentativi degli ultimi 10 anni. Fra questi, l’opera Lacerate, presentata durante l’ultima Biennale d’arte di Venezia. Seguirà al termine della proiezione un talk con l’artista in dialogo con Leonardo Bigazzi, produttore e dal 2020 curatore della Fondazione In Between Art Film.

Nella seconda serata è in programma una rassegna di opere video provenienti dalla ricca collezione di videoarte del MAXXI- Museo nazionale delle arti del XXI secolo. Una collezione con lavori di autori internazionali soprattutto italiani, che copre un arco temporale che va dagli anni Settanta fino al presente, rappresentando la grande varietà di forme espressive e contenuti che caratterizzano gli artisti che lavorano con l’immagine in movimento.

Al centro della terza serata ci sarà l’ultimo capitolo di Black Med, un progetto di Invernomuto, personalità artistica generata nel 2003 da Simone Bertuzzi (1983) e Simone Trabucchi (1982).

None Collective

Nell’intera programmazione del festival, un ruolo centrale sarà riservato a momenti di approfondimento attraverso una serie di talk sulle grandi tematiche della comunicazione attuale. Nell’ambito del rapporto fra new media e creators digitali, The Jackal e Onemore Pictures presenteranno il progetto The Jackal Meta show, un live show che unisce le più moderne tecnologie applicate all’audiovisivo e al metaverso. Il rapporto fra informazione e new media sarà invece al centro di tre incontri con esperti del settore guidati dal giornalista Alessandro Luna mentre lo studioso di arte contemporanea applicata ai media Nicolas Ballario sarà il maestro di cerimonie di un ciclo di incontri sul tema intrattenimento e video.

La conduttrice radiofonica, blogger e autrice Daniela Collu si occuperà invece degli incontri con gli artisti in programma al festival. Sempre all’interno del ricco palinsesto di talk, l’ADCI (Art Directors Club Italiano) accompagnerà il pubblico nell’esplorazione delle nuove frontiere dei linguaggi pubblicitari: in particolare si parlerà di Fashion Communication con Paola Cantella (creative strategy director di Cosmic), di musica e video con Francesco Taddeucci (creative director di Superhumans) e di intelligenza artificiale con Massimiliano Maria Longo (innovatore digitale, #CancerHacker e direttore creativo).

A completare il variegato e poliedrico quadro dei talk, Andrea Schiavoni di Veracura, (acceleratore d’impatto sociale e ambientale) e Martina Rogato di Human Rights International Corner approfondiranno le nuove modalità di consumo digitale e il conseguente impatto sull’ambiente.

Fra i momenti più rilevanti di questa edizione di Videocittà, c’è sicuramente Forme e colori di una scoperta il videomapping realizzato da Luca Agnani Studio a cura dall’Istituto Nazionale Fisica Nucleare per celebrare il decennale della scoperta del bosone di Higgs, avvenuta nel 2012 al CERN di Ginevra e premiata con il Nobel per la Fisica nel 2013. Uno degli edifici del complesso del Gazometro assumerà i colori e le sembianze di quegli strumenti costruiti per realizzare questa impresa scientifica: dal più potente acceleratore di particelle al mondo a rilevatori grandi come cattedrali, basati su tecnologie estremamente avanzate.

Di fondamentale importanza anche il palinsesto di Agorà, il programma professionale di Videocittà pensato per l’internazionalizzazione e il rafforzamento sui mercati esteri dell’industria creativa italiana dell’audiovisivo contemporaneo. Fra i tanti temi affrontati si parlerà anche di digital culture, di motion graphic, intelligenza artificiale e metaverso, coinvolgendo alcune delle più rilevanti professionalità e istituzioni culturali nazionali e internazionali, fra cui Silvio Salvo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Antonia Folguera curatrice di Sonar+D (Spagna), Martin Posta fondatore di Signal Festival (Repubblica Ceca), Arianna Esposito curatrice del MIRA Festival (Spagna).

Il programma di Agorà prevede inoltre una serie di masterclass dedicate al cinema 3.0, realizzata in collaborazione Anica Academy e l’Unione Editori e Creators Digitali di Anica. Si parlerà anche di servizi e agevolazioni per i professionisti del settore con la collaborazione con Rete DOC.

Grande novità di questa edizione è invece Agorà EXPO: per la prima volta, professionisti e aziende del settore creativo mostreranno progetti e prodotti in una nuova area espositiva allestita al piano terra del Gazometro G3, per condividere anche con il grande pubblico i propri contenuti e le proprie esperienze. Tra i lavori esposti in quest’area, una serie di cortometraggi in realtà virtuale prodotti da Rai Cinema, le creazioni di aziende leader a livello nazionale e internazionale e delle accademie creative italiane, ma anche Still Life, un virtual reality artwork di Chiara Passa, a cura della Fondazione Mondo Digitale in collaborazione con Meta.

Janis Rafa

Videocittà 2023 inoltre supporta due progetti esterni al festival. Il primo è Sinfonie Urbane a Torbellamonaca, un formato innovativo che rappresenta il primo esempio di docu-mapping, realizzato nei luoghi e con le persone di Tor Bella Monaca, il quartiere dove sarà proiettato.

Il secondo è Extravillae. Metamorfosi in bellezza, un nuovo evento cinematografico in programma nella splendida cornice di Villa Adriana e Villa d’Este a Tivoli dedicato al tema della bellezza, che ospiterà la performance Transient dello Studio Quayola in una speciale serata speciale di raccordo tra i due Festival: la chiusura di Videocittà 2023 e l’apertura della manifestazione diretta da Remigio Truocchio.

Infine, Videocittà Awards, il premio dedicato alle nuove frontiere dell’audiovisivo. I prestigiosi premi, presentati dalla giornalista Sonia Serafini, saranno assegnati alle realtà più innovative e ai talentuosi professionisti del settore.

Videocittà 2023 si presenta dunque come un evento imperdibile non solo per gli addetti ai lavori, ma per chiunque voglia sapere di più riguardo all’affascinante mondo dell’audiovisivo e dei nuovi linguaggi digitali. Per il programma completo del festival, potete cliccare qui.

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