Il VideoArt Festival di Locarno, uno degli appuntamenti di rilevanza mondiale per l’arte video, si caratterizza fin dai suoi esordi per la particolare attenzione riservata alla riflessione teorica sul rapporto tra l’arte e le nuove tecnologie. L’ideatore e realizzatore dei convegni che annualmente hanno accompagnato le edizioni del festival è René Berger, presidente onorario di AICA (Associazione Internazionale Critici d’Arte) e di AIVAC (Association Internationale pour la Vidéo dans les Arts et la Culture). Dal 1997, in occasione del
L’edizione di quest’anno, grazie a ExibArt e alla comunità virtuale che ha saputo creare attorno a sé, si trasforma in un cyberflusso non preordinato, una sonda nelle potenzialità creatrici del Tempo Aperto, dell’alea, della curiosità e della voglia di partecipare di tutti. Il tema è dato da un brillante testo di René Berger, “Divenire i primitivi del futuro?”, che viene pubblicato nella traduzione italiana. Quella di Berger è una sfida lanciata agli artisti, ai videoartisti, ai critici, pensatori, amanti dell’arte, in un momento cruciale dell’evoluzione dell’umanità. Il mito del progresso lineare deve essere abbandonato per rendersi conto invece che l’umanità si trova, grazie alla rivoluzione tecnologica, ad un bivio, a una biforcazione fondamentale, una differenza di natura e non solo di grado. Il futuro deve essere costruito e non subito, e ne sarà capace solo chi saprà diventare un “primitivo del futuro”. E’ un ossimoro strabiliante quello creato da Berger, che congiunge in un creodo le istanze della più sofisticata tecnologia con l’esigenza di un ritorno al primitivismo. Primitivo del futuro è colui che saprà risalire alle origini del pensiero occidentale e saprà rimetterne in discussione i principi di base: la logica della rappresentazione e della separazione tra oggetto e soggetto. Primitivo del futuro è colui che riscopre la logica della partecipazione, dell’intima unione con la natura, con l’universo, con tutti gli altri esseri viventi e inorganici, e in questa comunione ritrova le origini della sua creatività. Una rete fluida di infinite relazioni e processualità si sostituisce alla visione di un mondo solidificato in sostanze non comunicanti. Per questo la scrittura di Berger si apre al flusso-exibart, nella speranza che il seme cresca e prenda una vita rizomatica, i cui sviluppi non sono preordinati e sono affidati alla responsabilità di ciascuno di noi.
Il cyber-flusso dilata la nozione “umana troppo umana” del tempo cronologico, ma si nutre di contatti reali tra le persone, a dispetto della paventata smaterializzazione che le nuove tecnologie comporterebbero. Dopo l’incontro del 4 agosto a Orta san Giulio nell’ambito del videofestival, un momento importante del convegno si svolge a Belgrado, nell’ambito di Real Presence-Generation 2001, un progetto ideato da Biljana Tomic e da Dobrila Denegri, che coinvolge moltissime Accademie di Belle Arti di tutta Europa. Dal 27 agosto al 8 settembre oltre 300 partecipanti, giovani e studenti provenienti da 16 paesi (Albania, Austria, Bulgaria, Bosnia, Czech Republic, Denmark, Estonia, Germany, Holland, Hungary, Italy, Macedonia, Romania, Slovenia, Sweden, Switzerland, Yugoslavia), presentano le loro opere e ricerche in un workshop multimediale che si svolge nelle maggiorni istituzioni culturali di Belgrado. L’intenso programma prende avvio il 27 agosto con la conferenza di Harald Szeemann, direttore della Biennale di Venezia, che è un’occasione per confrontare le istante globalizzatrici portate dalle nuove tecnologie con il multiculturalismo della platea dell’umanità.
La conclusione del convegno avverrà nell’ambito di Arte & Comunicazione III, la Biennale internazionale delle Arti Elettroniche, della Televisione di qualità,
Tutti gli interventi, i testi e i commenti di chi vorrà partecipare al cyberflusso verranno infine pubblicati in una raccolta ragionata degli atti del convegno, che cercherà di trarre un bilancio dell’esperienza del Tempo creativo e plurale.
IL FORUM ON LINE – ‘divenire primitivi del futuro’
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Observatoire pour l’Etude de l’Université du Futur (0EUF)
Lavinia Garulli
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Finalmente!!! Evviva! Evviva! Evviva!
Sono un Primitivo del Futuro dal 1990 anno in cui gemellandomi alla Trasmutante Razza Aborigena Australiana,insieme alla mia compagna di Viaggio,Totale-Anarco-Primitiva Maria Luisa Abbate (Santella),abbiamo dato vita alla nostra Terra Parallela,Dream's Theory,Multimediale e Multiculturale,dove naturalmente ogni Azione/Distrazione/Reazione del Presente Permanente Fisico/Metafisico viene Vampirizzata dal Video per potersi finalmente liberare dalla leggerezza del Fare
Il VideoArt Festival di Locarno, con la sua particolare attenzione risevata alla riflessione teorica sul rapporto tra l'arte e le nuove tecnologie, grazie a Exibart e alla comunità virtuale che ha saputo creare intorno a se, ha reso evidente il riscoprire, nell'unione con la natura, con l'Universo, con tutti gli esseri viventi e inorganici,le origini della creatività.
Lavinia Garulli, che desidera diffondere la cultura video ed accorciare le distanze spaziali e temporali, ha presentato l'argomento in modo stupendo, reso chiaro e comprensivo dal suo stile e dalla sua cultura.
Grazie cara Lavinia, complimenti.
Maria
Caro Michele mi scuso per l'errore nello scrivere il mio cognome, per sbaglio ho messo Gentile invece di Pezzica.
Scusami e gradisci cari saluti.
Maria Pezzica
Caro Michele
ti prego di essere più chiaro nel tuo messaggio perchè non lo capisco, sono stata anch'io in Australia ,nel Nord Quisland, per una lunghissima vacanza e conosco bene quei luoghi, vi sono molti italiani, sono luoghi che ricordo bene dove persone di tutte le Nazioni vivono insieme e dove vengono rispettate le varie idee.
Tu ora sei a Napoli da quanto mi risulta dai tuoi commenti, perchè parli sempre dell'Australia e mai del tuo paese?
In merito al tuo commento alla notizia 3055 ti prego ancora di dirmi cosa vuoi dire ,desidererei saperlo perchè non mi è chiaro.
Lavinia Garulli è una persona degna di rispetto, ti prego di essere più chiaro almeno per lei.