È il 25 giugno 1575, un giorno di prima estate come un altro, e nessuno a Venezia può immaginare con quale drasticità la propria esistenza sia in procinto di cambiare. Il primo contagio porta la peste a Venezia, e il morbo inizia a diffondersi. La terribile epidemia, che imperversa per due anni, viene diligentemente descritta e raccontata dalla penna del notaio Rocco Benedetti in una serie di lettere a un amico, l’ambasciatore Jacopo Foscarini, di stanza a Malta. Il resoconto è una testimonianza preziosa dell’evoluzione del disastro e del modo di pensare di un uomo dell’epoca; lo scritto offre uno spaccato straordinario sul sistema di credenze e valori di una società messa duramente alla prova dalla distruzione e morte causate dal contagio. È a partire da questo testo, pubblicato da Cierre edizioni con il titolo Venezia 1576 La peste, che l’artista Sara Grilli ha sviluppato il progetto artistico Viral Human, installazione site-specific diffusa virtualmente tra gli edifici storici della città. Unendo letteratura, storia, arte, musica, e coinvolgendo una serie di competenze e di istituzioni diverse, dal Conservatorio alla Scuola Grande di S. Rocco, Viral Human è la seconda tappa del più grande progetto di MiRNArte, azienda che si occupa di progettazione, produzione e sviluppo di lavori d’arte contemporanea.
Tramite l’applicazione appositamente realizzata MiRNArte, il fruitore si lascia guidare dalla voce del notaio Benedetti per i luoghi più significativi della peste del 75-76, lungo un percorso di nove tappe attraverso il centro storico di Venezia. La passeggiata per le calli diventa così un viaggio, dove spazio e tempo, passato e futuro, si mescolano in maniera profonda e immersiva. Viral Human offre un parallelismo storico tra l’epidemia di peste e quella di covid19, mettendo a confronto le calli deserte della città cinquecentesca con quelle di qualche anno fa. Il progetto, tramite la raccolta e rilettura di materiali del passato, offre così una lettura del presente dal respiro ampio e distaccato, soprattutto in rapporto all’intensità e ansietà mediatica con cui il mondo ha vissuto e raccontato la recente pandemia.«L’arte contemporanea per vocazione deve scendere nella comunità, nei luoghi fisici della nostra città» sottolinea Sara Grilli.
«L’arte ha il potere di creare degli spazi contemplativi che aiutino a ricomporre quella soggettività che, ultimamente, è assente.» Nello stesso solco si colloca il passo successivo nel percorso pianificato da MiRNArte, che consiste in una mostra collettiva virtuale, ospitata sulla stessa app di Viral Human, in cui sono ospitate fino al 2 novembre 2023, 68 opere di arti visive e musica contemporanea selezionate tramite il bando Arte Pubblica e Metaverso, tra le numerosissime adesioni da parte di artisti nazionali e internazionali. Di questi numerosi artisti, 30 nomi scelti da MiRNArte verranno seguiti da Cryptoartitalia nella creazione e vendita delle loro opere sotto forma di NFT. Il bando di partecipazione all’esposizione ha ricevuto applicazioni da tutto il mondo, portando artisti molto diversi tra di loro a relazionarsi con un luogo denso di storia.
Nell’applicazione è presente una mappa in cui ogni opera è contrassegnata da un marker, offrendo così al fruitore un percorso alternativo per scoprire il centro storico della città. I temi affrontati sono variegati, esistenziali, politici, sociali: nelle parole di Grilli, «all’isola di Venezia è arrivato un esercito di artisti che combatte in difesa della città contro un male incurabile». Con le armi dell’arte, della musica, della scultura, della poesia. A seguito della conclusione del progetto il 16 novembre 2023, una giuria conferirà ai primi tre artisti classificati i premi finali e la possibilità di esporre i propri lavori all’interno di una mostra finale negli spazi del CREA Cantieri del Contemporanea alla Giudecca, dal 30 novembre al 30 dicembre 2023.
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