Visio: il nuovo volume sull’immagine in movimento, dal 2010 a oggi

di - 18 Ottobre 2024

Gli autori e le opere, le ricerche, le visioni e le suggestioni, le tecniche e le tecnologie che hanno contribuito alla trasformazione delle immagini in movimento, dal 2010 a oggi, raccontati da un punto di vista privilegiato, immerso nel contesto di riferimento:Lo Schermo dell’Arte annuncia la pubblicazione di VISIO – Moving Images in Europe since the 2010s, volume a cura di Leonardo Bigazzi, che raccoglie l’esperienza dell’omonimo programma di ricerca e produzione dedicato a questo linguaggio e arrivato, quest’anno, alla tredicesima edizione. La presentazione si terrà in concomitanza con la quindicesima edizione del festival Lo Schermo dell’Arte, il 28 ottobre, a Palazzo Strozzi di Firenze, partner della manifestazione dal 2015 e già sede di due mostre di VISIO, Moving Images After Post-Internet (13 novembre – 1 dicembre 2019) e Next Generation Moving Images (17 novembre – 20 dicembre 2015).

After Colossus di Timoteus Anggawan Kusno (Indonesia 1989), opera realizzata grazie al supporto del VISIO Production Fund 2023 coprodotto con Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci

VISIO, come cambiano le immagini in movimento

«Questo libro vuole essere un’occasione di riflessione sui processi di cambiamento che hanno interessato le immagini in movimento nell’ultimo decennio e sulle metodologie critiche interdisciplinari sviluppate durante le prime dodici edizioni di VISIO European Programme on Artists’ Moving Images, progetto di ricerca e residenza che ho fondato a Firenze nell’ambito dello Schermo dell’arte con l’obiettivo di intercettare le istanze e le necessità della generazione di artisti nativi digitali», ci ha raccontato Bigazzi.

«Il volume raccoglie 12 contributi originali commissionati a 23 autori che hanno tutti preso parte negli anni al progetto. La prima parte del libro riflette la natura teorica e discorsiva del programma alternando saggi e conversazioni scritte o registrate tra il 2022 e il 2023. Nella seconda è raccolto l’archivio delle prime 12 edizioni di VISIO e dei suoi progetti espositivi organizzati a Firenze», ha proseguito il curatore, entrando nello specifico dei contenuti, realizzati da Antonia Alampi, Erika Balsom, Andrea Bellini, Federica Bueti, Beatrice Bulgari, Barbara Casavecchia, Sophie Cavoulacos, Manuel Cirauqui, Ilaria Gianni, Hassan Khan, Oliver Laric, Maria Lind, Andrea Lissoni, Philippe-Alain Michaud, Han Nefkens, Emily Pethick, Julian Ross, Aura Satz, Hito Steyerl, Bianca Stoppani, Robert Trafford, Valentine Umansky, Francesco Urbano Ragazzi, oltre che dallo stesso Bigazzi.

«I testi sono spesso approfondimenti di seminari, mentoring sessions o tavole rotonde tenute dagli autori durante il programma. Le scelte tematiche manifestano l’attenzione sul contesto europeo e toccano visioni, esperienze e trasformazioni che sono state determinanti nello sviluppo del linguaggio delle immagini in movimento a partire dal 2010».

Quali sono dunque i temi approfonditi nei contributi? Amplissimo il raggio degli argomenti. che vanno dalla messa in pratica all’elaborazione teorica e intrecciano varie discipline: «Le disillusioni che hanno ridefinito l’identità europea; l’accessibilità e la funzione delle istituzioni accademiche e delle residenze; il cambiamento del ruolo delle immagini nell’era digitale; il virtuale come spazio espositivo e territorio di ricerca; l’influenza delle pratiche documentarie sulla produzione contemporanea; l’ascesa dell’estetica investigativa e la mostra come mezzo per rinegoziare la veridicità; la mercificazione delle immagini digitali e il loro impatto sul consumo di energia; gli sconfinamenti curatoriali tra spazio fisico e virtuale; un focus sulle pratiche degli artisti della generazione di VISIO; come le istituzioni pubbliche e private commissionano e collezionano le immagini in movimento».

Il design del volume è a cura di Lorenzo Mason Studio ed è pubblicato da Lenz. Il libro può essere ordinato sull’e-shop di Lenz, qui.

Flowering and Fading di Andro Eradze, opera realizzata grazie al supporto del VISIO Production Fund 2023 e alla co-produzione con Fondazione In Between Art Film

Il programma di VISIO 2024

Anche quest’anno VISIO ha lanciato la sua call. A essere selezionati, otto artisti under 35 di base in Europa, la cui ricerca riguarda le immagini in movimento. I vincitori saranno invitati a Firenze per sviluppare una nuova produzione in dialogo con curatori e produttori internazionali, in un programma intensivo di sessioni di mentoring, tavole rotonde e incontri individuali. Le opere saranno poi presentate a Firenze, nell’ambito della 17ma edizione dello Schermo dell’arte – Festival di cinema e arte contemporanea, diretto da Silvia Lucchesi, che si svolgerà dal 13 al 17 novembre 2024.

Il programma di VISIO 2024 è strutturato in quattro sezioni. Conversation Room comprende tavole rotonde e incontri individuali dove i partecipnti potranno incontrare artisti, curatori, critici, produttori e direttori di istituzioni internazionali. C’è poi Streaming, in cui un’opera di ciascuno dei partecipanti al progetto sarà presentata online sul canale digitale Lo schermo dell’arte con MYmovies ONE.

Gli artisti partecipanti sono poi invitati a prendere parte alle proiezioni, agli incontri e alle conferenze previste dal programma dello Schermo dell’arte: in questa edizione saranno proiettati i lavori, tra gli altri, di Garrett Bradley, Sergio Caballero, Diego Marcon, Rosalind Nashashibi e Agnieszka Polska, oltre alle opere prodotte attraverso il VISIO Production Fund 2023 dagli artisti Andro Eradze, Timoteus Anggawan Kusno e Valentin Noujaïm.

Infine, Con le Mentoring Sessions si svolgeranno sessoni critiche e incontri individuali con l’obiettivo di sviluppare i progetti presentati dagli artisti partecipanti. Mentori di questa edizione sono Fernanda Brenner, direttrice artistica di Pivô a San Paolo e lead advisor di Kadist a Parigi, e Valentine Umansky, curatrice alla Tate Modern di Londra. Coinvolti anche i rappresentanti delle istituzioni partner del progetto: Etienne Bernard, direttore FRAC Bretagne Rennes, Stefano Collicelli Cagol, direttore Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, Alessandro Rabottini, direttore artistico Fondazione In Between Art Film di Roma.

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