17 novembre 2000

Carabinieri Tutela Patrimonio Artistico recuperano 962 reperti archeologici

 
Una inchiesta nata nel 1992 ad opera dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Artistico ha portato alla restituzione di 962 reperti archeologici al nostro paese.

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Una inchiesta nata nel 1992 ad opera dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Artistico, e condotta in concerto con diverse collaborazioni, dalle soprintendenze alle polizie di Germania e Svizzera, alle ambasciate d’Italia a Washington e degli Stai Uniti in Italia, ha portato alla restituzione di 962 reperti archeologici al nostro paese.
Le indagini sono nate quando nel 1992 i Carabinieri hanno scoperto un traffico illecito di vasi etruschi ed apuli tra l’Italia e gli Stati Uniti. Identificati 266 reperti, tra Los Angeles e Atlanta, e i responsabili del traffico, sono stati necessari quasi otto anni per far tornare in Italia i pezzi.
Il responsabile è stato condannato anche a risarcire il “danno scientifico”, per aver sottratto i reperti agli studi e dai luoghi originari. E’ questo un riconoscimento importante, perché si tiene conto della specificità dell’opera d’arte o del reperto archeologico, il cui valore va al di là di quello meramente economico, anche se alto.
Moneta Argento
Sempre nell’ambito di queste indagini, ma dal fronte tedesco, è stato recuperato una Kylix a figure rosse, del 460 a.C , immesso sul mercato da una casa d’asta, ma rubata nel 1994 dalla Necropoli di Poggio Sommavilla (RI). Per esportarla senza destare sospetti la Kylix è stata addirittura ridotta in pezzi e poi riassemblata!
Dal fronte svizzero invece torna a casa una moneta d’argento databile tra il III e il II a.C.
Sono stati poi recuperati in altre operazioni circa 730 reperti.
Questi ritrovamenti costituiscono purtroppo, la punta dell’iceberg del traffico illegale di reperti provenienti dall’Italia. Il traffico è sempre più gestito da organizzazioni “specializzate” nel settore, che fatturano diversi miliardi con questo tipo di operazioni, mentre migliaia di reperti svaniscono nel nulla.



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Silvia Giabbani



[exibart]

1 commento

  1. Intanto intanto bisognerebbe che le forze dell’ordine monitorassero gli annunci economici di Ibazar.it, il sito d’aste italiano. Più di una volta spuntano annunci di gente che vende anfore, statue pescate in mare, monete, monili, testine di bronzo ecc.
    Credo sarebbe facile incastrare questi criminali.

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