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Ai visitatori sarà possibile seguire personalmente le fasi del restauro, come già succede – questa volta su Internet –per il recupero del Mosè, l’altro capolavoro di Buonarroti.
Il David
Nel 1501, la città di Firenze commissionò all’ancora giovane Michelangelo la realizzazione di una scultura che rappresentasse David, l’eroe biblico che aveva sconfitto il gigante Golia, che il popolo fiorentino aveva scelto come simbolo della città e della sua invincibilità. Per tre anni Michelangelo lavorò il marmo che gli era stato fornito e tradusse in una prospettiva unica l’immagine dell’eroe biblico, creando il simbolo dell’ideale rinascimentale dell’uomo, rappresentato dal giovane David posto di fronte al suo nemico, nel momento di massima tensione e coraggio. La mano e la testa di David, leggermente più grandi rispetto alle proporzioni del corpo, sottolineano l’importanza assegnata alla forza, evidenziata dalla tensione delle vene delle mani e del braccio, ed all’intelligenza. La posizione policletea degli arti mostra un David proiettato in avanti, al momento del lancio della pietra che ucciderà Golia.
Il restauro
Non sarà nascosto dai ponteggi: durante tutto l’intervento di restauro – che inizierà nel mese di settembre – il David di Michelangelo resterà al suo posto, nella Galleria dell’Accademia e sarà ripulito sotto gli occhi dei visitatori. Riccardo Nencini, presidente del Consiglio Regionale – sponsor unico del delicato restauro – ha dichiarato che l’opportunità di lasciare libera la visione del restauro potrà essere un’utile ed emozionante via per accostarsi al grande capolavoro michelangiolesco. Il restauro durerà quattro anni e nell’Accademia sarà allestito, intorno alla statua, un vero e proprio set, grazie al quale i visitatori seguiranno direttamente i movimenti del particolare macchinario con il quale sarà restituita alla statua la luce originaria e saranno estromessi alcuni frammenti di gesso che oggi movimentano la superficie. Insieme al David saranno restaurate, sempre a spese del Consiglio Regionale, altre nove opere segnalate dalla Soprintendenza ai beni artistici di Firenze, una per ogni provincia toscana. Il restauro del David inizia mentre è ancora in corso l’intervento sul Mosè conservato nella chiesa di San Pietro in Vincoli, che si presenta come un vero evento culturale e mediatico: è infatti possibile seguire le fasi del recupero all’indirizzo Internet www.progettomose.it.
A cura di
[exibart]