01 marzo 2001

Il restauro della Tomba di S. Pietro

 
Nasce da una collaborazione tra Fabbrica di S.Pietro ed Enel il restauro della Tomba del primo papa...

di

La Tomba di S.Pietro – Il restauro – L’illuminazione

La Tomba di S.Pietro
Gli interventi di restauro nella necropoli vaticana di Roma sono iniziati nel 1998, con l’obiettivo di conservarne le strutture murarie, gli affreschi e gli stucchi e di valorizzare gli ambienti della tomba del Santo e degli altri edifici sepolcrali sui quali era sorta la Basilica di S.Pietro, centro della cristianità e meta di continui pellegrinaggi. La necropoli vaticana si trova al di sotto del livello delle grotte che si sviluppano sotto la navata principale della Basilica di S. Pietro: la tomba del Santo si trova esattamente in corrispondenza dell’altare di Clemente VIII, l’altare centrale della Basilica, ornato dal baldacchino seicentesco realizzato da Bernini. I lavori di restauro, eseguiti in due anni con la collaborazione dell’Enel, si sono resi necessari per contrastare il degrado delle strutture murarie, degli stucchi e degli affreschi e soprattutto per realizzare le migliori condizioni di fruizione del luogo da parte del pubblico, nel pieno rispetto delle condizioni di conservazione della necropoli.
Mausoleo necropoli Vaticana dopo il restauro, part., Città del VaticanoIl restauro
L’intervento di restauro è stato preceduto da un’indagine conoscitiva che ha permesso, grazie all’analisi dello stato di conservazione e all’individuazione delle principali cause di degrado, di procedere ad un restauro corretto e non invasivo che tenesse conto in particolare delle condizioni microclimatiche dell’ambiente ipogeo della necropoli. Per preservare il delicato equilibrio tra temperatura ed umidità degli ambienti interni ed esterni, sono state realizzate delle porte di cristallo che di fatti isolano le diverse aree della necropoli, mentre periodiche immissioni di aria filtrata e umidificata contrastano l’azione climatica di riscaldamento dovuta alla presenza dei visitatori. Nell’ambito del risanamento biologico, accurate indagini hanno permesso l’individuazione di forme batteriche, microfunghi ed alghe che sono stati eliminati con programmi biocidi che insieme ad interventi di natura fisico-chimica dovranno essere periodicamente ripetuti per salvaguardare la conservazione della necropoli. Questo lungo lavoro ha affiancato il restauro architettonico e di recupero di affreschi, stucchi e mosaici.
L’illuminazione
In occasione dei festeggiamenti per il Grande Giubileo del 2000 l’Enel ha partecipato al restauro della tomba di S.Pietro presentando un progetto di illuminazione per la necropoli. Il progetto di restauro e quello di illuminazione in questa occasione sono praticamente cresciuti insieme: le analisi preliminari al restauro hanno infatti fornito tutte le indicazioni sulle modalità di illuminazione che evitassero nel tempo danni alla struttura e alle sue decorazioni. Sono stati realizzati regolatori di flusso per impedire una concentrazione eccessiva di luce e calore sulle opere, in particolare quelle pittoriche e decorative, e tutti gli impianti sono stati opportunamente nascosti per conservare l’armonia del luogo. Per evitare che gli impianti di illuminazione posti nell’umido ambiente ipogeo favorissero la formazione di alghe, sono state scelte fonti di luce che, grazie ad appositi filtri, impediscono e contrastano i processi di fotosintesi clorofilliana. L’impiego di fibre ottiche infine ha permesso di posizionare le fonti di luce lontano dalle aree interessate, per evitare i danni provocati dalla prolungata esposizione alla luce ed al calore.


Fonte: opuscolo Enel sul restauro della Necropoli


A cura diROL



[exibart]

1 commento

  1. Ma, mi chiedo, l’Enel ha partecipato gratis et amore Dei, al progetto di resturo o è stata assegnataria della commessa per l’illuminazione?
    In altri termini, ha sponsorizzato l’inizitiva, fruendo dei suoi introiti (e questo spiegherebbe la lievitazione delle bollette del consumo di energia elettrica), ovvero è stata remnunerata (e questo non spiegherebbe la pubblicità che l’articolo gli dedica)?
    “Colgo l’occasione” per segnalare l’ermeticità dell’articolo per la presenza di “paroloni magici” che non consentono al “lettore medio” (diffidente nei confronti dell’Enel, in quanto fruitore di bene di consumo erogato in regime di monopolio) l’esatta percezione e l’adeguatezza del progetto di illumiazione e, in definitiva, la bontà dell’intervento.
    Nel ringraziare, saluto tutti. Lita

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