11 aprile 2001

Il restauro della Torre dell’elefante

 
Si è concluso a Cagliari il restauro della Torre medioevale dell’Elefante: sono stati riaperti antichi passaggi ed è stata ripristinata la scalinata in pietra calcarea che conduceva al suo interno...

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Le torri medioevali
Le torri medioevali di Cagliari risalgono al Medioevo, al periodo in cui i Pisani si insediarono nella città sarda: la rocca di difesa che edificarono venne fortificata con la costruzione di torri e mura; di queste si conservano le due più imponenti: la Torre di S. Pancrazio, sul lato nord del castello, eretta nel 1305, e la Torre dell’Elefante, costruita nel 1307 sul lato ovest. Esse, costruite in pietra calcarea, rappresentavano il perno delle strutture difensive pisane e sono uno dei migliori esempi di architettura militare medievale italiana, con pianta ad L ed un lato aperto.torre elefante Le torri pisane hanno tutte nel loro nome il riferimento ad un animale: la Torre di san Pancrazio è detta anche Torre del Leone, mentre la Torre dell’Elefante deve il suo nome ad una statua di marmo raffigurante un elefante – posta su di una piccola mensola a dieci metri di altezza, sulla sinistra dell’ingresso – a simboleggiare forse la solidità della torre. Originariamente, le due torri dovevano fungere da postazione di vedetta ma a partire dalla dominazione spagnola, e fino a metà Ottocento, ospitarono le carceri e le sale della tortura del castello.
La torre dell’elefantetorre elefante
Si è concluso dopo un lungo intervento il restauro della Torre dell’Elefante, a Cagliari. L’intervento ha reso possibile la riapertura di nuovi ingressi ed il ripristino della scalinata in pietra calcarea che conduce all’interno. Nel corso dei restauri sono stati rinvenuti interessanti reperti archeologici e parte dell’antica pavimentazione della costruzione, oltre ad un bassorilievo raffigurante un elefante. torre elefanteAl restauro hanno partecipato la Soprintendenza ai beni storici ed artistici della Sardegna e l’Assessorato alla cultura, nell’ambito di un’ampia campagna di interventi sulle Torri Pisane della città. La grande torre detta dell’Elefante, venne progettata agli inizi del XIV secolo dall’architetto Giovanni Capula – del quale resta il nome in una epigrafe – e venne completata nel 1307. Venne utilizzata come luogo di vedetta e di difesa, poi se ne ricavarono abitazioni e magazzini, finché nel XIX secolo venne definitivamente usata come carcere. Già restaurata nel 1906, la torre conserva tutte le caratteristiche dell’architettura militare medioevale, con quattro piani su soppalchi lignei aperti e la porta difesa da numerosi sbarramenti.


A cura diROL




[exibart]

2 Commenti

  1. Volevo segnalarvi che nelle’articolo ci sono due notizie non esatte:
    1 la torre di S. Pancrazio non è detta del Leone ma dell’Aquila da Brancasium (gesto dell’abbrancare), poichè Pancrazio deriva appunto da Brancasium;
    2 Il nome della torre non si deve all’elefantino ma al nome della via “Ruga Leofantis” dal nome di una famiglia di commercianti pisani. Saluti. Valentina Panzera.

  2. Non posso che darti ragione, Valentina, anch’io tempo fa segnalai l’inesattezza della notizia. Vorrei aggiungere che la Torre del Leone, i cui resti si trovano inglobati tra le mura di Palazzo Boyl, si trova in prossimità della Porta del Leone. A questo indirizzo troverai la notizia pubblicata in occasione della riapertura della Torre dell’Elefante con ulteriori dati: http://www.exibart.com/notizia.asp?IDCategoria=83&IDNotizia=2137
    Grazie dell’intervento

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