09 gennaio 2001

Anno 2001, un nuovo secolo ed un nuovo millennio

 
Roma esulta e saluta il Novecento con ben quattro grandi esposizioni: Il ‘900 Scolpito, da Rodin a Picasso; Novecentodonna; Italie 1880-1910. Arte alla prova della modernità; infine, Novecento. Arte e Storia in Italia...

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Roma 2001. Sono ben quattro le mostre che nella capitale celebrano e raccontano il secolo appena trascorso: Il ‘900 Scolpito, da Rodin a Picasso; Novecentodonna; Italie 1880-1910. Arte alla prova della modernità; infine, Novecento. Arte e Storia in Italia.
Agli albori del nuovo secolo e del nuovo millennio la città di Roma volge un ultimo e attento sguardo al ‘900. La scultura italiana ed europea è di scena al Museo del Corso. Il ‘900 scolpito presenta il rifiorire di un’arte che, nel corso del XIX secolo, aveva smesso di comunicare, troppo chiusa in forme obsolete e intrappolata da intenti puramente encomiastici. La pittura risveglia la scultura, la conduce per mano lungo i viali del rinnovamento. Una nuova vitalità crea forme nuove, fresche, fortemente comunicative ed espressive. Sono tanti e autorevoli gli scultori presenti alla mostra patrocinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal Comune di Roma. Ne ricordiamo solo alcuni: da Rodin, considerato il padre della scultura del Novecento, a Medardo Rosso, Picasso, De Chirico, Ernst, Giacometti, Fontana, Manzù, Arp, Calder fino ad Arman e Klein.
Balla
Il secondo appuntamento è la mostra fotografica Novecentodonna, allestita presso l’ex Carcere Minorile di San Michele. E’ totalmente dedicata alla donna nel suo crescere e affermarsi nella società italiana tra difficoltà e pregiudizi, un lungo percorso illustrato dalle figure femminili più significative del secolo. L’iniziativa, curata dalla giornalista Elena Doni, è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna ospita nelle sue sale l’esposizione ITALIE 1880-1910. Arte alla prova della modernità. Un intervallo di tempo lungo trenta anni è al centro dell’approfondimento dei curatori della mostra. L’attenzione si focalizza sul momento del salto, spiccato e definitivo, verso l’arte moderna che vede il nascere e l’affermarsi delle avanguardie artistiche. Da Parigi all’Italia si muove una violenta ondata di rinnovamento con conseguenze irreversibili. La mostra è presentata dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, dal Musèe D’Orsay di Parigi in collaborazione col Ministero degli Affari Esteri.
L’ultimo appuntamento, Novecento. Arte e Storia in Italia., è il più sfolgorante e grandioso dei quattro e si assume un compito più complesso: trovare un nesso tra arte e storia nel ‘900 in Italia. I curatori sono, non a caso, un critico d’arte, Maurizio Calvesi, ed uno storico, Paul Ginsborg. Un itinerario tematico unisce la storia all’arte mettendo in luce i momenti cruciali degli ultimi cento anni. Opere di celebri artisti narrano la storia d’Italia, svelano gli umori di una società in continua crescita, nonostante le pesanti battute d’arresto che subisce. Il percorso tematico si avvia dalle esperienze post-impressioniste e simboliste di inizio secolo (Scuderie Papali) e, percorrendo il futurismo, l’arte informale, l’astrattismo e l’espressionismo, si conclude con la sezione intitolata Immagine immateriale (Mercati Traianei) dedicata alle sperimentazioni multimediali e interattive degli ultimi anni. L’esposizione nasce dall’idea di Gianni Borgna, Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Roma.
E’ doveroso a questo punto richiamare l’attenzione sui promotori di tali iniziative. Il dato che emerge è l’assenza di una volontà comune alla base di queste grandi esposizioni. Il mancato coordinamento delle quattro mostre toglie l’eccezionalità che ciascuna di esse, in modi e in misure diverse, ha in potenza. Sarebbe stato senz’altro utile e interessante realizzare un circuito all’interno del quale ogni singola esposizione potesse valere sia come manifestazione a sé, che come parte di un tutto ancora più grande e maestoso. Un’altra occasione persa per la capitale, la possibilità di offrire al pubblico un evento unico e irripetibile, data l’eccezionalità del momento e dei mezzi, che a quanto pare non mancano, sfuma inesorabilmente e per sempre.
Spesso si dimentica che al centro di ogni iniziativa deve essere posto il pubblico e, nonostante gli sforzi celati dietro alla grandiosità delle manifestazioni presenti a Roma in questi giorni, tali mancanze sono imperdonabili.

Archivio fotografico

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Daniela Bruni





[exibart]


1 commento

  1. ottima l’iniziativa dell’archivio fotografico….BRAVI! Si può fare una cosa del genere anche per gli altri articoli? se si…sarebbe carino davvero

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