Dal 20 al 23 febbraio si terranno a Roma due convegni paralleli dedicati a tematiche storico-artistiche di grande interesse.
Il primo si intitola Materiali e tecniche nella pittura murale del Quattrocento. Storia dell’arte, indagini diagnostiche e restauro verso una nuova prospettiva di ricerca. La sede è l’Odeion del Museo dell’arte classica (Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi “La Sapienza”, piazzale Aldo Moro 5, info tel. 06 49913019). Ha un programma molto fitto di interventi messo a punto dagli organizzatori: la Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte Medioevale e Moderna, la Soprintendenza per i beni artistici e storici di Roma e Lazio, l’Icr, l’Enea, i Musei Vaticani e l’Opificio delle Pietre Dure. Il fine è quello di fare il punto di due decenni di restauri e indagini diagnostiche su opere pittoriche del primo Rinascimento. Di mettere in dialogo tra loro competenze diverse per capire più a fondo questo periodo, in cui lo sperimentare nuove tecniche (basti pensare alla pittura ad olio) è uno dei punti decisivi su cui si fonda un nuovo atteggiamento nei confronti dell’arte. Dopo una prima giornata, quella del 20, dedicata a problemi generali di carattere metodologico, seguiranno due giornate in cui verranno analizzati, seguendo l’ordine cronologico da Masolino a Signorelli, cantieri specifici, con particolare attenzione a opere di Pinturicchio.
Il secondo convegno, che si terrà sempre a Roma nei medesimi giorni (in più il giorno di sabato) ma in altre sedi, ha titolo Fonti e documenti per la storia del collezionismo in Italia e in Europa Centrale (info. tel. 06 8076220). Anche qui autorevoli promotori: nuovamente la Soprintendenza di Roma e Lazio, la professoressa Silvia Danesi Squarzina dell’Università di Roma “La Sapienza”, il Kunsthistorische Museum di Vienna, l’Istituto Storico Austriaco di Cultura a Roma. Si inaugura il 20 mattina, ma solo a inviti, a palazzo Giustiniani, si prosegue nel pomeriggio e il 21 a palazzo Rospigliosi e il 22 all’Istituto Storico Austriaco di Roma. Gli interventi pongono l’attenzione sui collezionisti romani specie del Seicento e del Settecento: Giustiniani, Aldobrandini, Borghese, Barberini, Montalto-Peretti, Colonna con particolare approfondimento di alcune opere di Caravaggio un tempo in loro proprietà.
Due convegni in contemporanea. Ma purtroppo nessuno possiede il dono dell’ubiquità.
sara magister
[exibart]
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