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Chiara Mu (Roma, 1974) è una performer che viene dalla scenografia, lei si definisce una “time-based artist” ovvero un’artista che tramite la sua presenza fisica crea delle pratiche relazionali fra il luogo, gli oggetti e i visitatori intervenendo sulla qualità del tempo di fruizione del lavoro in modo da mettere in crisi il ruolo di osservatore del visitatore e del tempo che questo dedica alla fruizione dell’opera. In occasione della sua prima personale romana nello spazio di AlbumArte, associazione culturale no-profit diretta da Cristina Cobianchi, l’artista ha indetto un crowdfunding sul sito Indiegogo offrendo esercizi di visione in cambio di donazioni. La performance per sua natura è effimera, dura il tempo dell’azione, si può documentare con filmati e foto che rimangono come memorie per la posterità, ma che non sono “l’opera” che viene appunto agita ed esperita nel momento della sua realizzazione. Offrire denaro per comprare tempo e spazio è questa la sfida messa in atto dalla Mu che, a seconda della cifra elargita, dona indizi via mail o via telefono fino ad arrivare a vendere una passeggiata al suo fianco. Quindi, si compra non solo il tempo dell’artista ma anche il suo corpo che partecipa all’azione performativa, con cui vedere attraverso i suoi occhi.
Vendere oggetti è la base del commercio, ovviamente anche di quello “alto” che riguarda l’acquisto di opere d’arte, ma, vendere un prodotto non-oggettuale come il tempo è una sfida che però ben rientra nella pratica artistica di questa artista che usa il suo corpo come ponte fra lo spettatore e il mondo esterno. L’idea del crowdfunding è nata per trovare i finanziamenti necessari per la postproduzione di From here to Eternity titolo della performance creata per lo spazio di AlbumArte in cui l’artista, coadiuvata da altri attori, fra cui due bambini, ha offerto al pubblico una lettura molto particolare della geografia emotiva dello spazio espositivo. Raccontare le scale, il letto, il soffitto, il camino, l’albero del giardino, il muro e ogni volta per ogni visitatore una storia diversa, un dialogo intimo a tu per tu in una sorta di seduta psicoanalitica in cui mettersi in gioco cercando di abbattere le normali resistenze e gli infiniti pudori che ci attanagliano quando siamo sospesi fra identificazione e terrore di essere ridicoli.
Ogni angolo è stato passato ai raggi x di una lettura emotiva ed emozionale a tratti tenera, a volte coinvolgente e forse per alcuni disturbante, prendere la mano dell’artista, lasciarsi portare in un viaggio diverso può far paura a chi vive nell’ansia del controllo perenne, e tutti ci siamo dentro fino al collo chi più, chi meno…lasciarsi andare, ritornare innocenti come bambini che ascoltano una favola o che giocano dicendo “…allora facciamo che eravamo…” e quando il racconto del fiume che forse scorreva sotto il letto installato ad AlbumArte ci turba per la sua irrealtà provare a ritornare a quegli anni in cui in fondo niente ci sembrava impossibile.
Esercizi di visione per lasciarsi andare ed acquistare un bene immateriale che è il sentire in modo diverso e forse riuscire anche a vedere in modo diverso, magari dei luoghi noti ma che proprio perché noti non vediamo veramente più.
Lo spazio performa, parla e noi performiamo con lui, attori inconsapevoli di una storia più grande.
Paola Ugolini
mostra visitata il 18 febbraio 2014
Dal 18 febbraio al 01aprile 2015
Chiara Mu, From Here to Eternity
AlbumArte
Via Flaminia 122
Info: 06 3243882, info@albumarte.org, www.albumarte.org