Chi erano i piceni? Erano un popolo guerriero formato da diverse stirpi che diede vita tra il IX ed il IV secolo a. C. ad una civiltà originale, che occupava un’area che oggi farebbe parte delle Marche e dell’Abruzzo.
I piceni hanno vissuto su un lembo di costa adriatica in un periodo coevo a quello degli etruschi, di cui rappresentano, con le dovute differenze, il parallelo sul versante adriatico. La mostra, allestita in due ampie sale ed arricchita da un filmato che illustra la storia ed più importanti ritrovamenti fatti nelle necropoli picene, offre al pubblico tutta una serie di importantissimi reperti venuti alla luce nelle recenti campagne di scavi.
Tra i tesori più importanti, il corredo funerario della Regina di Numana, la cui tomba figura come il più grande sepolcro rinvenuto sino ad oggi. Nella tomba, che ha un diametro di più di 40 metri ed è circondata da un fossato circolare di oltre 4 metri, sono stati rinvenuti più di 2 mila pezzi, ossia un tesoro tra i più importanti della sua epoca in Europa. Bellissimi i gioielli esposti, tra cui i raffinati pettorali e le numerose fibule che servivano a fermare i vestiti.
Degna di nota anche la grande raffinatezza delle ceramiche e dei bronzi accanto alle numerose statue che costituiscono una delle attrattive della mostra, tra cui il famoso calco del guerriero di Capestrano del VI secolo a. C., proveniente dal Museo Archeologico Nazionale di Chieti e diverse steli figurate e con iscrizioni incise.
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