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Sembra essersi fermato, l’orologio di Sebas Velasco (Burgos- Spagna, 1988 vive e lavora a San Sebastian), incapace di scavalcare il millennio, continua a scorrere in un tempo infinito tra la fine degli anni ottanta e gli anni novanta. Un tempo che l’artista non ha vissuto se non nell’infanzia ma che ritrova in una passione nata dai videogiochi e da una strana curiosità per la Jugoslavia, la nazione polverizzata dall’ultimo grande conflitto che ha attraversato l’Europa e che ha segnato l’immaginario delle generazioni nate alla fine del secolo. “Nobody’s home” è la prima personale italiana dell’artista spagnolo, fortemente voluta da Massimo Scrocca della Galleria Varsi, che ha confermato il suo fiuto con un grande successo di pubblico e vendita. Una mostra che si scrive in questo solco segnato dalla mancanza di radici, da periferie prese in prestito, da volti stranieri che diventano familiari come una seconda pelle. In tempi di difesa identitaria della cultura, Velasco rovescia i paradigmi facendosi come adottare dall’Europa dell’est, così diversa ma così vicina alla cultura spagnola. E si lascia prendere dalla natura spigolosa degli spazi e degli oggetti, rappresentati con rigore prospettico ed ottima capacità grafica, giocando sulle campiture di colore come elemento che conferisce un’anima struggente alle sue raffigurazioni. Finestre che si illuminano, lampioni che si accendono, freddi ma tremendamente vitali, “rendendo esplicito il paradosso delle grandi città moderne, siano esse il prodotto di un sistema socialista o di quello capitalista, in cui la vicinanza fisica si traduce in distanza emotiva”. In mostra si alternano soggetti e formati, con una varietà quasi spaesante, mostrando come l’immaginario dell’artista sia randomico, fittizio, ma proprio perché tale, più vero del vero. Una visione che l’artista porta, fin dalla sua adolescenza, anche nello spazio urbano, elemento che accomuna tutti gli artisti selezionati dalla ormai nota galleria romana che, con una scelta piuttosto originale, approfondisce il legame tra la produzione artistica outdoor e indoor, senza strizzare l’occhio alle mode.
Mariangela Capozzi
mostra visitata il 26 giugno 2018
Dal 9 giugno al 1 luglio 2018
Sebas Velasco NOBODY’S HOME
VARSI
Via di Grotta Pinta, 38 – 00186 Roma
Orario: mar-sab 12-20, dom 15-20
Info: tel 06/68309410 info@galleriavarsi.it www.galleriavarsi.it