05 novembre 2003

fino al 10.I.2004 David Tremlett Roma, Valentina Bonomo

 
Lui è quello dei wall drawings a pastello. Inconfondibili per le forme semplici, geometrie essenziali, colorate direttamente con le mani. Questa volta ha scelto i toni caldi della terracotta. Per ridisegnare lo spazio come fosse il diario di un viaggio…

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David Tremlett è un artista speciale. Senza nazionalità. Viaggiatore d’eccezione, ha attraversato gli angoli più inusuali del globo guardandoli con l’occhio dell’antropologo e dell’etnologo. Ha fotografato, guardato e vissuto in luoghi lontani dall’ habitat occidentale. Ma soprattutto ne ha assorbito le forme, i colori, l’essenza. Ed ecco la sua arte: dagli immensi murales ai deliziosi libricini cartonati (che meritano un occhio di riguardo per il packaging) passando per i quadri, il filo rosso è il sottile intento di riprodurre le sensazioni assorbite nei suoi viaggi attraverso la terra.
Da globe trotter minimalista qual’è, traspone nella sua arte quelle forme essenziali che ha raccolto in siti lontani, forme che riproduce con assoluta semplicità.
Dunque, i wall-drawings. Immensi, avvolgenti, realizzati anche a tutto campo, intervenendo su grandi spazi. I colori sono i pastelli: naturali e neutrali, come i toni della terracotta. Intervengono linee spezzate, forme geometriche: una linea, un triangolo, un cerchio.
C’è un qualcosa di preistorico nelle sue rappresentazioni, una semplicità che richiama alla mente i caratteri della cultura aborigena. Non solo pareti colorate, decorate, quindi, ma ricostruzioni di sensazioni provate. Perché Tremlett conduce una ricerca degli spazi. Il suo modo di lavorare è altrettanto inconsueto. I wall drawings sono creazioni eseguite direttamente sulle pareti, lavorando direttamente con le mani: viene riprodotta la fisicità del rapporto che l’artista ha instaurato con la natura.
Lo spettatore è coinvolto in questo gioco, in cui le uniche regole sono l’alienazione dagli spazi quotidiani e il totale assorbimento nelle forme avvolgenti della sua arte. Un autentico ritorno alle origini che comunica quanto l’essenzialità sia una delle maggiori proprietà dell’arte.
Il suo è un lavoro sistematico: linee geometriche e studio del linguaggio, pastelli e toni naturali sono gli ingredienti che utilizza per cristallizzare l’essenza delle cose. Disegni su carta e wall-drawings sono la sua arte.
E lui ha detto: On some surfaces an addition, on some taken away and others untouched, the result an unfinished balance.

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David Tremlett
Valentina Bonomo arte contemporanea, via del Portico d’Ottavia 13 (ghetto ebraico) 066832766, v.bonomo@libero.it, www.galleriabonomo.com , lun-sab 15,30-19,30 o per appuntamento


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